La grandezza di un atleta non si misura solo in base ai numeri, ma quelli di Novak Djokovic sono spaventosamente esplicativi per trasmettere la portata di questo fenomeno tennistico. Mancava solo l’Australian Open, quello a lui tanto caro per scrivere un altro record e innalzarlo sempre di più nel gotha di questo sport. Questa volta non si tratta del conteggio Slam, lì è da tempo in cima alla classifica, ma del numero di presenza in tutti e 4 i tornei Major. Il 3-0 rifilato all’argentino Martin Etchverry non comporta solo l’approdo per la sedicesima volta in diciannove partecipazioni agli ottavi di finale a Melbourne ma suggella anche la presenza numero 100 nel primo Slam dell’anno, diventando l’unico giocatore nell’Era Open a toccare questa cifra in tutti i principali tornei. Sono 108 al Roland Garros, 103 a Wimbledon e 101 allo US Open. Lo stakanovismo del serbo è inversamente proporzionale alla sua percentuale di vittoria negli Slam: l’85% a Parigi è la percentuale di successo più bassa mentre il 92% in Oceania è figlio, manco a dirlo, delle dieci volte in cui l’uomo di Belgrado ha sollevato il trofeo in finale. Nole non smette mai di stupire.
Manuel Ventriglia