Dopo una settimana fantastica e culminata con il successo sul ritrovato Grigor Dimitrov, si ferma agli ottavi di finale l’avventura di Nuno Borges in questo Australian Open 2024. Il lusitano si trova di fronte un Daniil Medvedev solido dal punto di vista mentale, bravo a non risentire dei due match point non sfruttati. Il russo si qualifica così ai quarti di finale, dove affronterà uno tra Hubert Hurkacz. Il polacco ha superato in tre set la sorpresa del torneo, la wild card francese Arthur Cazaux. La cronaca dei due ottavi di finale.
[9] H. Hurkacz b. [WC] A. Cazeaux 7-6(6) 7-6(3) 6-4
La favola di Arthur Cazaux in questo Australian Open vissuto da wild card è arrivata alla fine. Sulla John Cain Arena, il giovane francese che ha lanciato la sua carriera giungendo alla seconda settimana di un torneo dello Slam ha tenuto testa a un giocatore esperto e di grande calibro come Hurkacz per oltre due ore, ma alla fine è venuta fuori la sua mancanza di abitudine a giocare match così importanti contro atleti sicuramente più esperti e navigati.
La sua grande fatica nel contrastare il servizio del polacco, che ha fatto registrare il 91% di conversione sulla prima palla e il 76% sulla seconda, denota che probabilmente queste velocità di palla non gli appartengono ancora, ma il fatto che sia comunque riuscito a fare partita pari nonostante una così deficitaria prestazione in risposta lascia ben sperare per il prosieguo della sua carriera.
Dal canto suo, Hurkacz ha svolto egregiamente il suo dovere, recuperando prontamente lo svantaggio iniziale nel primo set ma soprattutto mettendo il proprio stampo sul tie-break del secondo set (quattro punti consecutivi) e scappando subito 2-0 nel terzo, decretando così di fatto la fine del match.
Primo set – Cazaux paga l’inesperienza
Partenza a razzo del giovane transalpino che, strappando il servizio a Hurkacz alla prima occasione disponibile, si porta subito sul 3-0 con un bruciante parziale di 11 punti a 2. Cazaux sembra perfettamente a suo agio nello scambio con il più quotato polacco, e non disdegna l’occasionale accelerazione da fondocampo che lascia ferma l’avversario.
Aumentato il ritmo dopo la lenta uscita dai blocchi Hurkacz recupera subito il break di svantaggio impattando per il 3-3. Da lì i servizi prendono il controllo del match, nel quale entrambi i protagonisti lasciano le briciole all’avversario nei propri game di battuta: soli tre “quindici” lasciati per strada dal n. 1 polacco, un paio in più per Cazaux che arriva anche a parità sul 5-5 senza però concedere palle break.
Anche il tie-break segue lo stesso paradigma del resto del set: Hurkacz va subito avanti con un minibreak (3-2) approfittando di una seconda del francese e attaccando con un diritto anomalo. Si va avanti seguendo i servizi fino al 6-4 e due set point per Hubert, il quale però sbaglia un diritto incrociato su un cross molto stretto di Cazaux. Si arriva al nuovo cambio campo sul 6-6 quando Hurkacz mette in rete una difficile volée di rovescio, ma subito dopo il transalpino si consegna all’avversario mettendo in rete un errore gratuito di diritto che più gratuito non si può. In 53 minuti Hurkacz mette in cascina il primo set per 8-6 al tie-break, tirando probabilmente un sospiro di sollievo per aver conquistato il temporaneo vantaggio in una partita forse più complicata del previsto.
Secondo set – Hurkacz si prende il tie-break di forza
Nonostante l’aderenza alla regola dei servizi il match non è comunque eccessivamente scarno: i due protagonisti riescono spesso e volentieri a entrare nello scambio, anche se è quasi sempre Hurkacz a trovare una posizione più vicina alla linea di fondo, con Cazaux costretto a correre di più e a tentare soluzioni vincenti da fuori dal campo.
Ancora una volta l’inesperienza costa cara a Cazaux, che sul 2-3 si incarta in tre errori gratuiti piuttosto banali dal 15-0 e concede due palle break, le prime del set. Dopo averle annullate con due vincenti si trova a doverne fronteggiare altre tre, respingendo gli attacchi di un Hurkacz improvvisamente accesosi. Nel game più lungo e certamente più spettacolare del match fino a quel momento, Cazaux riesce comunque a cavarsi d’impaccio dopo un game di 16 punti agguantando il 3-3.
Si arriva anche in questo set al tie-break con i game di servizio di Hurkacz che filano via molto più lisci di quelli del francese, spesso incapace di contrastare le prime dell’avversario. Nel “gioco decisivo” all’inizio è il polacco che fa e disfa, vanificando con un doppio fallo il minibreak ottenuto nel terzo punto dopo un lungo scambio. Ma sul 3-3 un’altra accelerazione di Hurkacz è quella decisiva: un poderoso diritto anomalo, due prime vincenti e un attacco di diritto concluso da uno smash regala al polacco anche il secondo set per un vantaggio di 2-0 dopo un’ora e 48 minuti di gioco.
Terzo set – Break immediato e fuga fino alla fine
Dopo un medical time out richiesto da Cazaux nella pausa tra i set si riprende con Hurkacz che piazza lo strappo decisivo subito all’inizio approfittando di tre errori gratuiti del transalpino nel suo game di servizio iniziale: parziale di 8 punti a 1 ed è subito 2-0 per la testa di serie n. 9. Fino alla fine del set il polacco perderà solamente tre punti nei suoi game di servizio, conducendo in porto il match senza ulteriori patemi e conquistando così il suo secondo quarto di finale in un torneo dello Slam, il primo in Australia. Il suo avversario sarà Daniil Medvedev, contro cui ha vinto tre dei precedenti cinque confronti diretti, anche se due di queste tre vittorie sono venute sull’erba, superficie sicuramente molto più favorevole a Hurkacz che al russo.
Dopo una settimana fantastica e culminata con il successo sul ritrovato Grigor Dimitrov, si ferma agli ottavi di finale l’avventura di Nuno Borges in questo Australian Open 2024. Il lusitano si trova di fronte un Daniil Medvedev solido dal punto di vista mentale, bravo a non risentire dei due match point non sfruttati. Il russo si qualifica così ai quarti di finale, dove affronterà uno tra Arthur Cazaux e Hubert Hurkacz.