Terminato l’Australian Open con la magica vittoria di Jannik Sinner, per il tennis maschile è già tempo di tornare in campo con l’ATP di Montpellier (Open Sud de France), che presenta un tabellone di tutto rispetto per essere un torneo di categoria 250. La prima giornata prevedeva le ultime quattro partite di qualificazioni e qualche scorcio di tabellone principale, e le due notizie sono l’eliminazione di Zeppieri a un passo dall’accesso nel main draw e la rimonta di un ritrovato Benoit Paire su Andy Murray. Ma andiamo a vedere come sono andate le sfide di questo lunedì 29 gennaio.
B. Paire b. [5] Andy Murray 2-6 7-6(5) 6-3
Partiamo proprio dal match di cartello. Quando entra in campo Paire ci si può aspettare di tutto, anche che proprio non entri con la testa giusta per disputare un incontro di tennis. Ma le volte in cui è focalizzato al 100% e ha voglia di lottare, ecco che nascono delle bellissime partite. Addirittura, possono nascere delle imprese, perché in pochi si aspettavano che uno che non vinceva una partita ATP da Washington 2022 contro Peter Gojowczyk – circa un anno e mezzo fa – potesse vincere contro un ex n° 1 del mondo, e invece è proprio quello che è successo, con una rimonta insperata dopo essere stato anche a due punti dalla sconfitta sul 2-6, 5-6, 40-40. E invece, 2-6, 7-6, 6-3 dopo 2 ore e 43 minuti e secondo turno contro Harold Mayot o Lucas Pouille.
Primo set: Murray va subito avanti di un break e controlla fino in fondo
L’inizio partita sembra promettere spettacolo. Paire nel secondo punto gioca una demi-volée vincente dopo uno scambio offensivo ben manovrato, e Murray risponde con un recupero vincente di dritto dopo essere stato chiamato avanti dal rivale. Ma dopo un game introduttivo tenuto a -30 dallo scozzese in battuta, il francese regala subito un break. Da un vantaggio di 40-15, infatti, commette un paio di errori di rovescio e poi soprattutto due più gravi con il suo colpo più debole, il dritto, finito due volte in rete. In più, un servizio esterno da sinistra che sarebbe stato vincente, viene chiamato erroneamente out dal giudice di linea, con Paire che si lamenta con l’arbitro ma deve necessariamente rigiocare il punto, perdendolo proprio sulla palla break.
Se già la fiducia era poca, quell’immediato allungo di Murray fa ancor più male al transalpino, costretto a rincorrere. Benoit rimane comunque in scia – cercando laddove possibile di abbreviare gli scambi anche con colpi in controbalzo – ma non riesce mai ad arrivare a palla break. E nel finale di parziale gioca un game sciagurato al servizio in cui commette 2 doppi falli e un errore con il back di rovescio in avanzamento. Così, Sir Andy non ha nemmeno bisogno di servire per accaparrarsi il set e si siede con un agevole 6-2 in 35 minuti.
Secondo set: Murray si incarta in avvio e nel tie-break, si va al terzo
Paire potrebbe subire il contraccolpo per il parziale appena malamente perso, e invece esce dai blocchi meglio rispetto allo start della sfida, procurandosi le prime chance in risposta e ottenendo il break. Un paio di rovesci lungolinea di qualità, una risposta aggressiva con il dritto e un bellissimo punto in chiusura di game con una volée smorzata gli consegnano l’allungo per l’esaltazione del pubblico, che tifa per il suo beniamino ma tifa soprattutto per la partita. Il francese sembra ringalluzzito dal vantaggio, tanto da confermare il break e da vincere i primi due game alla battuta concedendo due soli punti e portandosi sul 3-1.
Sembra tutto sotto controllo per il n° 112 ATP, ma sul 4-3 un altro game disastroso al servizio – due doppi falli e due gratuiti di rovescio – riporta Murray nel parziale. Lo scozzese, sul 6-5 in suo favore e 40-40, arriva nel gioco di risposta a due punti dal successo, ma come spesso gli capita ultimamente, si complica la vita con due risposte che non prendono il campo (su una doveva far meglio su una debole seconda del rivale). Si va così al tie-break, e il transalpino capisce che ha una chance più unica che rara di allungare la partita al terzo. Con un inizio strepitoso, sale subito 5-1, poi si fa rimontare perdendo due mini-break con due dritti di nuovo ballerini, ma trova un jolly sul set point, questa volta con un passante di dritto stretto che infila Murray. Si va al terzo.
Terzo set: Murray sembra più stanco e nervoso, vince Paire
In principio di terzo e decisivo parziale avviene uno scambio di regali. Paire tiene il suo turno di battuta d’apertura, poi strappa il servizio a un Murray estremamente passivo e lento in uscita dal servizio, ma riconsegna il break allo scozzese con uno dei soliti giochi poco ragionati (solo un vincente di Murray e tre gratuiti suoi). Si torna così on serve, ma la sensazione che Paire sia il più fresco tra i due c’è. Tuttavia, Murray si procura alcune chance, ma ancora una volta non le sfrutta a dovere, un po’ per la bravura del sempre aggressivo rivale, e un po’ per la sua passività nei punti che contano. Sul 2-2, sono addirittura 3 le palle break sprecate dallo scozzese, che non ne vuole proprio sapere di vincere questa partita.
Per di più, anche strategicamente, il pluricampione Slam non si comporta come dovrebbe, perché si gioca tutti e tre le chiamate di Hawk-Eye (occhio di falco) nei primi scampoli di set, non avendone più a disposizione su un passante di Paire reputato lungo dal n° 49 del mondo, ma considerato buono invece sia dal giudice di linea che dall’arbitro. Era la palla che sarebbe valsa il 4-4 per Murray, che si infuria e perde il servizio (3-5) consegnando di fatto il trionfo a Paire, sempre più sospinto dal pubblico. Anche nell’ultimo game, Murray avrebbe l’opportunità di rientrare, ma Benoit mette sempre la prima e conquista il secondo turno, mentre, dopo una beffa del genere, le incertezze di Andy sul suo futuro sono probabilmente destinate ad aumentare nei prossimi giorni.
M. Mmoh b. B. Bonzi 6-3 7-5
Nell’altro incontro di primo turno di giornata, successo piuttosto netto, nonostante le sole sette posizioni di discrepanza in classifica tra i due, dell’americano Michael Mmoh (n° 133) su uno dei tanti padroni di casa, Benjamin Bonzi (n° 126). Il match si è chiuso in due set, 6-3 7-5, a favore dello statunitense, che ha rischiato di andare sotto per primo in entrambi i parziali, ma è stato bravo nell’annullare le palle break che ha dovuto fronteggiare e nel strappare il servizio nei momenti giusti. Nel primo parziale, Mmoh si è salvato da 30-40 nel settimo gioco e in quello successivo ha rubato la battuta al rivale, mentre nel secondo Bonzi ha avuto addirittura un set point sul 5-4, ma Mmoh lo ha ben cancellato e ha piazzato ancora una volta l’allungo decisivo immediatamente dopo, sul 5-5. Per lui al secondo turno Antoine Escoffier o Alexandre Muller.
Qualificazioni: Zeppieri eliminato a un passo dal main draw
Tra i giocatori impegnati nell’ultimo turno di qualificazioni c’era invece anche il nostro Giulio Zeppieri – fresco di best ranking (n° 110) proprio in questo lunedì post Australian Open – ma l’italiano si è fermato a un soffio dall’accesso al tabellone principale a causa della sconfitta sul filo di lana con il ceco Dalibor Svrcina, n° 194 del mondo. Il punteggio finale recita 3-6 6-3 7-5, ma Zeppieri ha mancato addirittura quattro match point nel decimo gioco del set decisivo, quando al servizio c’era l’avversario. Non sfruttate quelle occasioni, in un gioco da 18 punti, l’azzurro ha perso il servizio a -30 (era avanti 30-0 anche qui) e ha capitolato nel gioco successivo. Svrcina accede dunque al main draw, dove affronterà il kazako Alexander Shevchenko, ma insieme a lui altri tre tennisti hanno superato le quali. Si tratta di Ugo Blanchet, vittorioso nel derby con Titouan Droguet (6-2 6-4), di Pablo Llamas Ruiz, che ha battuto un altro transalpino, Calvin Hemery, per 6-2 6-3, e infine del già citato Escoffier su Daniel Rincon, con un altro successo piuttosto netto in due parziali (6-1 6-3). Blanchet, Llamas Ruiz e Escoffier saranno opposti al primo turno rispettivamente a Grégoire Barrère, a Richard Gasquet e a Muller.