Ma allora che cosa trasmetterà SKY e che cosa SuperTennis? Possibile che questo, dopo un anno dall’acquisizione dei diritti tv di tutto il tennis da parte di SKY (compagnia che da fine 2018 è di proprietà dell’americana ComCast, 186 mila dipendenti, 120 miliardi di dollari di entrate nel 2022) ancora non si sappia, quando i due massimi circuiti del tennis professionistico sono già ripartiti e fra una settimana ci sarà – fra vari tornei – l’appuntamento ATP500 di Rotterdam con Sinner, Medvedev e un bel po’ di altri campioni?
Proverò in questo articolo a tratteggiare lo scenario che considero più probabile. Sono infatti certo che a un accordo alla fine si addiverrà, in quanto hanno convenienza a raggiungerlo sia Sky Italia sia FITP-Supertennis. Ma sui dettagli dell’accordo si sta negoziando da tempo, a causa della rigidità di entrambe le parti e anche di una qualche mossa intempestiva e poco diplomatica della FITP che si è rivolta direttamente a ComCast negli USA provocando l’irrigidimento prima della controparte Sky Europa e poi di Sky Italia che non hanno apprezzato il tentativo di “scavalcarle”.
Trovare un accordo conviene a Sky Italia che ha il coltello dalla parte del manico a seguito dell’acquisizione di tutto il tennis a partire dal 2024 operato da SKY, ma al contempo non avrebbe nessuna intenzione di mettersi in carico la copertura e il commento di 5 o 6 tornei alla settimana fra ATP e WTA quasi da mattina a sera e a tutti i fusi orari possibili.
Già solo organizzare il tutto sarebbe un bel rompicapo e forse 30 commentatori distribuiti nell’arco di un’intera giornata potrebbero non bastare (fra ferie, domeniche, notti), neppure se anche alcuni canali venissero lasciati senza commento e con le sole immagini.
Trovare un accordo conviene anche a FITP perché altrimenti SupeTennis non saprebbe che cosa mostrare per 49 settimane l’anno, cioè tutte salvo quelle della United Cup e dell’US Open. Una pura questione di sopravvivenza, alla lunga. A trasmettere solo Challenger, ITF, campionato di serie A, l’audience di SuperTennis crollerebbe terribilmente, e così anche gli introiti pubblicitari che già oggi non coprono assolutamente le spese …e la FITP è costretta a fare buon viso a cattiva sorte di fronte al cronico deficit e al break-even che non ci sarà mai (contrariamente a quanto fu a suo tempo preannunciato, nel 2008: “Lo raggiungeremo nel 2011…”) perché Supertennis di certo contribuisce in modo importante a promuovere il tennis, come da compito istituzionale.
Ma che promozione sarebbe, soprattutto ora che è scoppiata la Sinnermania, se la gente vuol vedere soprattutto Jannik, si è abituata male e farà fatica perfino a seguire i vari Cobolli (senza offesa eh…, si fa per capirsi) nei tornei ATP250? Figurarsi i Challenger. Anche negli ATP500 non sarà facile vedere Sinner. Non li giocherà quasi più (tranne i quattro obbligatori per regolamento).
È chiaro che tocchi a Binaghi piegarsi alla volontà di SKY, gli piaccia o non gli piaccia, e andare quindi a Milano a parlamentare. Non potrà certo aspettarsi il contrario. Binaghi ha una unica carta da giocarsi: i diritti dell’US Open. O cede buona parte di quelli, riducendosi a ottenere più o meno quello che aveva concordato con SKY per Wimbledon, un match al giorno e i tornei junior, forse qualche doppio (con Vavassori-Bolelli in corsa per le ATP Finals dopo la finale all’Australian Open, però non è detto che li ottenga) oppure Sky potrebbe tenere SuperTennis e la FITP sull’albero a cantare.
Certo è che – per me – l’aspetto più strano di questa vicenda dei diritti tv e della negoziazione fra SKY e FITP-SuperTennis, è che si sia arrivati ai primi di febbraio 2024, senza che sia stato ancora raggiunto e annunciato alcun accordo quando ormai è da un anno che si è saputo che la casa madre di SKY, USA ComCast, aveva comprato tutti i diritti ATP e WTA.
Perché si è dovuto aspettare tanto? Forse qualcuno dei due ha impostato la negoziazione in modo troppo arrogante così da irritare la controparte? E’ soltanto una ipotesi. Se così fosse, e la situazione di stallo si prolungasse, sarebbe un peccato per tutti quei telespettatori di SuperTennis che vorrebbero sapere se possono continuare a cibarsi di un prodotto gratuito o se invece si devono rassegnare a comprarsi soluzioni pay-tv, italiane e non.
Nel frattempo Sky ha fatto una gran campagna pubblicitaria “Sky è la Casa del Tennis, tutta l’ATP, tutta la WTA”. Non la butteranno tutta nel cestino, SKY Europe non sarebbe certo d’accordo.
Ma vediamo un po’ cosa quale potrebbe essere l’accordo più verosimile, dal momento che come premesso, un accordo è auspicato da entrambe le parti in causa.
Intanto va chiarito un aspetto importante: tramite SkyEurope SKY Italia ha acquisito non solo i diritti internazionali, ma anche i diritti domestici, in pay e in chiaro. Quindi anche tutto ciò che concerne Roma e gli Internazionali d’Italia.
Il che significa che SKY può decidere di tenerli per sé, come di rivenderli a chi vuole, RAI, Mediaset, FITP, fermo restando che almeno un match al giorno del torneo maschile va mostrato in chiaro. Ma in chiaro dove SKY vuole. E per il torneo WTA Sky ha i diritti fino al 2025 compreso. Teoricamente tutto l’ambaradan SuperTennis,, studi televisivi, interviste, immagini, che per solito si vede al Foro Italico durante gli Internazionali, potrebbe non avere quasi nulla da mostrare.
Ma, tranquilli, questo non succederà.
È possibile che già prima dell’inizio di Rotterdam venga diramata una comunicazione ufficiale.
In linea di massima io mi aspetto che SKY valuti tutta la sua “mercanzia” intorno ai 10 milioni di euro – il doppio di quanto avrebbe voluto pagarla Binaghi – e in cambio di un US Open gestito da SKY e lasciando a FITP più o meno quanto concordato per Wimbledon (un match al giorno in differita, magari nel pomeriggio successivo dalle 14 alle 17 per poter mostrare un match della precedente sessione serale, i tornei junior, magari le leggende). 10 milioni meno 3 milioni per l’US Open…FITP se la caverebbe tirando fuori 7 milioni. C’è da chiedersi, a questo punto, se a SKY non sarebbe convenuto comprarsi anche i diritti dell’US Open, senza doverli poi negoziare con FITP. Però forse così ha risparmiato perché di fatto …finirà per pagarli un po’ meno di 3 milioni, mettendo tutto sullo stesso piatto della bilancia. E, come detto, a SKY faceva comunque comodo negoziare la cessione dei tornei WTA e ATP 250….
Infatti a FITP SKY cederà anche tutta o quasi la WTA – magari in simulcast SKY potrebbe tenersi i WTA 1000, anche per non “inimicarsi” i dirigenti del circuito femminile che non apprezzerebbero il declassamento a una tv minore – gli ATP250 e forse degli ATP500 quando ce ne sono due nella stessa settimana e negli stessi fusi orari. Evitando magari di cedere a FITP quelli in imminenza delle Finali ATP di Torino, perché quando c’è la corsa agli otto posti magari quei tornei SKY vorrebbe tenerli in esclusiva. In teoria SKY potrebbe accettare di cedere a FITP un match al giorno in differita anche dei Masters 1000-. anche se inizialmente lo si voleva escludere – perché in fondo anch’essi contribuiscono a promuovere il torneo trasmesso da SKY, ma forse ci sarà da combattere una lotta interna con NOWTV che avrebbe molta più facilità a vendere i propri abbonamenti se avesse una completa esclusiva. E le richieste di NOWTV, ora che Discovery Channel ha registrato record di audience grazie all’exploit di Sinner, dovranno essere tenute nella dovuta considerazione. NOWTV vorrebbe vendere infatti in esclusiva due Slam, Wimbledon e US Open e i Masters 1000. Ma SKY Italia vorrebbe anche mantenersi in buoni rapporti con FITP. E c’è anche la Coppa Davis che adesso non è più di SuperTennis e va negoziata. SKY qualcosa alla FITP per la gara appena vinta dopo 47 anni dovrà probabilmente concedere. C’è pure la strana situazione di un Volandri capitano di Coppa Davis che lavora per SKY…Solo differite? Credo che avrete presto tutte queste risposte. L’attesa è stata fin troppo lunga. E, tutto sommato, abbastanza ingiustificata, anche se chiaramente tutte e due le controparti credevano di dover tener duro. Ma hanno esagerato.