[6] G. Dimitrov b. M. Fucsovics 6-4 7-5 (Fabio Barera)
Torna in campo a meno di 24h dal successo contro il nostro Lorenzo Sonego nell’ATP 500 di Rotterdam e non sembra accusare la fatica dal giorno precedente Grigor Dimitrov, che supera 6-4 7-5 l’ostico Marton Fucsovics, oggi in ottima giornata, ma poco cinico quando ha avuto l’opportunità di dare una svolta al match. Il bulgaro si qualifica così ai quarti di finale, dove affronterà il vincente del match tra Alexander Shevchenko ed Holger Rune.
“Sin da bambino mi piaceva svegliarmi presto la mattina quindi non è stato un problema per oggi giocare alle 11. Mi sveglio presto comunque. Anzì ti dirò di più: ormai ho scoperto il segreto per restare sveglio super tardi la sera e comunque svegliarmi presto” così il bulgaro rispondendo alle domande del direttore Scanagatta. Mentre sul possibile re-match contro Rune (recente finale di Brisbane vinta da Dimitrov) nei quarti di finale queste le sue parole: “Mi crederesti se non ricordi granchè? Mi ricordo tante cose del contorno che non hanno a che fare con la partita, come mi sono preparato, l’atmosfera, i miei parenti che hanno lasciato l’hotel, la premiazione, e altri dettagli, ma poco dell’incontro. Perché credo che ogni tennista sia in grado di produrre un gioco diverso ogni giorno – insomma è come dire: “Ogni partita fa storia a sè” n.b. di Paolo di Lorito-, non c’è bisogno di aggrapparsi a cose del genere nei confronti del gioco; ovviamente ci sono piccoli dettagli che ti tornano in mente se ci pensi bene”.
Primo Set: Fucsovics ha un solo momento di blackout, Dimitrov ne approfitta
Vinto il sorteggio Grigor Dimitrov decide di partire al servizio, per provare a mettere subito pressione al suo avversario odierno, Marton Fucsovics, dimostrando sin dai primi scampoli di match grande solidità. Dall’altra parte della rete, però, trova un tennista sempre ostico da affrontare e si trova costretto a fronteggiare – ed annullare – già nel terzo game due palle break, nate soprattutto dall’aggressività in risposta del magiaro. Se da una parte il n. 6 del seeding fa cantare, come sempre, il suo rovescio e allo stesso tempo fa correre molto bene anche il dritto, non è da meno il suo dirimpettaio, bravo soprattutto in battuta e ad aprirsi il campo con angolazioni interessanti. A partire dal settimo gioco, quando i punti cominciano a pesare, gli scambi si fanno sempre più interessanti e il primo ad arrendersi è il 32enne ungherese, che prima affossa in rete la più facile delle volée e poi non contiene la propria potenza su un lungolinea. A quel punto, per il n. 13 del ranking ATP, è un gioco da ragazzi chiudere al servizio il primo parziale in 33’.
Secondo Set: Fucsovics e Dimitrov danno spettacolo, ma ad avere la meglio è il bulgaro
Nelle prime fasi del secondo set tanto Grigor Dimitrov quanto Marton Fucsovics sembrano voler dare grande spettacolo al pubblico presente alla Rotterdam Ahoy, con scambi entusiasmanti in cui rispolverano tutte le armi a disposizione del proprio arsenale. L’ungherese, addirittura, tenta un improbabile tweener a rete, segno che comunque la giornata è quella buona per divertirsi e divertire, mentre la testa di serie n. 6 del seeding prova ad essere più risolutivo e viene assistito da un rovescio quanto mai carico. I turni di battuta, in questo modo, volano via lisci fino al settimo game, quando il nativo di Nyiregyhaza incappa in una serie di errori non forzati e di scelte sbagliate, concedendo due palle break al suo avversario, annullate entrambe con grande maestria. Il bulgaro, persa questa occasione, è molto bravo prima a non perdere la bussola e ad annullare un set point e poi a rubare il servizio all’avversario. Come nel primo parziale, poi, non ha grandi problemi a chiudere la pratica, al di là del fatto che è costretto ai vantaggi, e si qualifica così ai quarti di finale.