[4] F. Cerundolo b. D. Lajovic 3-6 6-4 6-4 (a cura di Fabio Barera)
Dopo due sconfitte consecutive all’esordio nei tornei di Cordoba e Buenos Aires arriva il terzo successo al Rio Open 2024 per Francisco Cerundolo, che ha battuto 3-6 6-4 6-4 Dusan Lajovic, qualificandosi in semifinale. L’andamento dei primi due set di questo match è stato pressoché simile e, soprattutto, all’insegna del cinismo: nel parziale d’apertura il serbo ha trovato l’allungo nel primo game e ha annullato successivamente una palla del possibile pareggio immediato, trovando infine il doppio break in conclusione. Stesso copione, come detto, anche nella seconda frazione, anche se in questo caso a parti invertite: pronti via è la forza n. 4 del seeding a portarsi avanti nel punteggio e a salvarsi dal possibile ritorno del suo avversario, nonostante un medical time out per problemi respiratori che lo ha di fatto costretto a giocare il resto del set – comunque vinto – da fermo. Il terzo parziale, infine, ha visto quattro occasioni di allungo per il n. 58 del mondo e, poco dopo, il break dell’argentino che, dopo aver contenuto il tentativo di ritorno impetuoso del suo avversario, ha chiuso la pratica in 2h e 24’.
[5] S. Baez b. T. Monteiro 6-4 1-6 6-2 (a cura di Fabio Barera)
Continua la caccia alla prima finale stagionale sull’amata terra rossa per Sebastian Baez, che nelle ultime settimane non era mai riuscito ad inanellare più di due successi consecutivi su questa superficie e qui raggiunge la semifinale grazie alla vittoria in 6-4 1-6 6-2 contro Thiago Monteiro. Il primo set di questo match è stato piuttosto equilibrato, con palle break per entrambi, sebbene a risultare decisivo sia stato l’allungo maturato nel quarto game da parte dell’argentino, che lo ha poi mantenuto fino alla fine. Il secondo parziale è stato, almeno nelle fasi iniziali, letteralmente dominato dal padrone di casa, che si è portato sul 5-0 ed ha poi amministrato l’ampio vantaggio. Sulla scia dell’ottimo momento, il brasiliano ha trovato anche il break in apertura di terzo set, subendo poi l’immediata reazione del n. 5 del tabellone, che ha poi piazzato l’allungo nel sesto gioco e ha chiuso i conti con un doppio break e al secondo match point a sua disposizione.
Norrie continua la difesa del titolo, si conclude la favola da sogno di Fonseca
La testa di serie numero due del Rio Open Presented by Claro Cameron Norrie, dopo le agili vittorie sul boliviano Hugo Dellien e sul cileno Tomas Barrios vera, ha dovuto affrontare il suo primo vero test nella difesa del titolo conquistato nel 2023. Il mancino britannico ha gestito però alla perfezione e con grande autorità la spavalderia del beniamino di casa Thiago Seyboth Wild, spinto dal tifo incessante del pubblico brasiliano. Il campione del Masters 1000 di Indian Wells 2021 ha così saputo resistere efficacemente alla reazione avversaria, e al conseguente tentativo di rimonta del classe 2000 sudamericano, maturata nel secondo set.
Il 28enne nativo di Johannesburg ha infine ottenuto il pass per ritornare nuovamente in semifinale, ad un anno di distanza, al quinto match point con il punteggio finale che recita 6-1 3-6 6-2 in suo favore al termine di poco più di due ore di partita. E’ la prima semifinale ATP per Cameron dallo scorso maggio, quando raggiunse il penultimo atto dell’ATP 250 di Lione.
“Sono davvero orgoglioso di come abbia combattuto duramente. Le condizioni di gioco non erano per nulla facili, c’era così tanta umidità che ha richiesto veramente un grandissimo sforzo fisico. Alla fine però sono riuscito a trovare il break decisivo nel terzo set andando 3-0 e lì di fatto ho chiuso il match, perciò non posso che essere molto orgoglioso di me stesso e di quello che ho fatto. È un risultato enorme essere ritornato in una semifinale del Tour, soprattutto perché venivo da un periodo molto difficile vissuto sul finire della passata stagione. Ciononostante sono rimasto forte mentalmente, non mi sono abbattuto e quando poi raggiungi certi traguardi ti accorgi come facciano la differenza e quanto contino” ha commentato Norrie a caldo, subito dopo la vittoria.
Giunto alla 24esima semifinale nel circuito principale, con un bilancio di 14 vinte e 9 perse, il n. 23 del mondo è solamente il terzo campione in carica del 500 brasiliano a qualificarsi per la semifinale nell’edizione successiva al trionfo. Ci erano già riusciti Rafa Nadal, nel 2015 (messo al tappeto da una prestazione superlativa di Fabio Fognini) dopo il titolo del 2014, e Carlos Alcaraz la stagione passata – sconfitto in finale proprio dal semifinalista di Wimbledon 2022 – vincitore del torneo due anni fa.
Adesso tuttavia l’appetito vien mangiando, e allora ecco che l’ex n. 8 ATP può diventare il primo ad alzare per due stagioni il fila il trofeo di Rio De Janeiro in dieci anni di torneo – ricordiamo che nel 2021 l’evento non si disputò a causa della Pandemia da Covid 19. Dal 2014, anno dell’edizione inaugurale, infatti hanno conquistato l’alloro carioca la bellezza di 9 diversi tennisti: in ordine cronologico dell’albo d’oro, Nadal, Ferrer, Cuevas, Thiem, Schwartzman, Djere, Garin, Alcaraz e Norrie.
Peraltro soltanto El Peque e l’allievo di Ferrero sono stati in grado di giocare due finali, per l’argentino quella vinta nel 2018 su Fernando Verdasco per 6-2 6-3 e la più recente persa da Carlitos nel 2022.
Inoltre per il n. 1 di Gran Bretagna l’affermazione maturata nei quarti di Rio rappresenta anche l’ottava vittoria del 2024 a fronte di tre sole sconfitte, con un bottino che sulla terra battuta dal luglio del 2021 dice 33 match portati a casa e appena 3 lasciati per strada contro avversari classificati fuori dalla Top 50.
Dopo aver subito un calo nel secondo parziale, il tennista di Sua Maestà – cresciuto in Nuova Zelanda, ad Auckland, e formatosi alla Texas Christian University di Fort Worth – si è portato rapidamente sul 5-1 nella frazione finale senza dover fronteggiare neppure una palla break. A quel punto Seyboth, spronato a tutta da suoi connazionali, ha recuperato uno dei due break di ritardo strappando la battuta avversaria (per la prima volta dal sesto game del secondo) e cancellando ben tre match ball di cui evidenziare uno in particolare, annullato attraverso uno straordinario passante fluttuante che ha tagliato meravigliosamente la metà campo britannica.
Le ultime energie profuse per allungare l’incontro e vincere un game fiume da 14 punti, abbinate all’enorme dispendio di questa settimana – Thiago è sempre andato al terzo, anche nei precedenti scontri con Tabilo e Munar – hanno finto per fiaccare definitivamente il n. 82 ATP che non è riuscito a risalire dalla buca dello 0-40 nel settimo gioco.
Cameron in semifinale affronterà il 22enne qualificato argentino Mariano Navone (n. 113 ATP), che ha posto fine alla favola da sogno del 17enne Joao Fonseca – n. 655 ATP, il primo della classe anagrafica 2006 a vincere un match a livello ATP – rimontandolo con lo score di 2-6 6-3 6-3 in oltre due ore e venti di lotta. Entrambi oltre ad aver ottenuto la loro prima affermazione in un incontro del circuito maggiore, in quel di Rio uno opposto all’altro hanno anche disputato il loro primo quarto di finale. Grazie al suo ottimo cammino in Brasile, che per giunta non si è ancora concluso, il classe 2001 albiceleste a partire da lunedì farà il suo ingresso in Top 100 sfondando il muro dei primi 80.