A 48 ore di distanza dal doppio successo su Fritz e Auger-Aliassime ad Acapulco, Matteo Arnaldi e Flavio Cobolli sono tornati in campo, nuovamente quasi in contemporanea. L’esito è stato però diametralmente opposto: il risultato finale è stato infatti uguale per entrambi ma questa volta si è trattato di sconfitta. E dispiace molto perché, nonostante partissero di nuovo da sfavoriti, i due giovani azzurri sono riusciti a fare partita pari per ampi tratti dei loro incontri al cospetto di due avversari di livello come Shelton e Tstitsipas. L’americano ha prevalso dopo tre set e due ore e mezzo di gioco su Arnaldi, mentre il greco ha rischiato di essere costretto anche lui al parziale decisivo ma ha comunque fatto suo il tie-break del secondo set evitando guai peggiori.
E allora cosa rimane dopo questi due turni disputati in Messico dagli italiani? La consapevolezza di essere molto vicini – più di quanto dica la classifica – a completare un altro step verso i vertici del tennis mondiale. In più, Arnaldi potrebbe eguagliare il suo best ranking al numero 38, mentre Cobolli lo aggiornerà sicuramente: al momento è virtualmente numero 62 (+7).
B. Shelton b. M. Arnaldi 7-6 (1) 3-6 6-3
Guardando all’andamento della partita, l’unico vero rimpianto su cui potrà crucciarsi Arnaldi è costituito dal primo set nel quale l’azzurro ha potuto contare solamente sul 39% di prime in campo. Nonostante questo handicap reso ancora più rilevante dal 78% di Shelton nella stessa statistica, il sanremese è riuscito ad arrivare al tie-break e chissà quindi come avrebbe potuto svilupparsi il parziale con un rendimento diverso in battuta. Non tanto per quanto riguarda il tie-break in sé, giocato magistralmente dall’americano, ma per il fatto che era stato proprio Matteo il primo a rompere l’equilibrio, immediatamente ristabilito da Ben al termine di un game – il quarto – da sei parità. Un’idea di come sarebbe potuto andare il primo set ce l’ha data il secondo: dopo un turno di risposta fenomenale che gli è valso il break, l’azzurro non ha mai rischiato di essere controbrekkato, gestendo con autorevolezza fino al 6-3.
Poco da recriminare invece nel parziale decisivo: Shelton ha infatti trovato la forza per mettere subito pressione all’avversario, aggredendo le sue seconde e strappandogli così il servizio alla prima occasione utile. Arnaldi non ha assolutamente mollato la presa e, sull’1-3, ha fatto suo un game dal contenuto spettacolare elevatissimo che avrebbe potuto cambiare l’inerzia del set. Il numero 17 del mondo ha però reagito da campione, affidandosi quasi testardamente al serve and volley, eseguito sempre perfettamente. Dopo uno scambio di break conclusivo, Ben ha quindi chiuso sul 6-3 e gli applausi di un pubblico entusiasta hanno fatto da sfondo al bell’abbraccio tra i due contendenti. Ai quarti di finale dell’Abierto Mexicano Telcel, l’americano affronterà Ruud, già battuto da Ben nel corso del suo primo grande exploit nel circuito maggiore a Cincinnati nel 2022.
[5] S. Tsitsipas b. [Q] F. Cobolli 6-3 7-6 (6)
Un’ora prima e sul Centrale, era iniziata la sfida tra il numero 11 del mondo Tsitsipas e il nostro 2002 Cobolli. Flavio ha disputato una partita solida, priva di sbavature rilevanti nonostante ritmi sostenuti. A decidere il primo set è stato il break realizzato dal greco nel quarto gioco, in cui l’azzurro ha sprecato due palle game dopo essersi salvato sulle prime due chance concesse all’avversario. Il fiorentino ha poi rischiato di subire un secondo break ma ha anche impensierito Stef sul 2-4 quando è andato a un passo dal riaprire il parziale.
Ancora più combattuto è stato il secondo set, in cui è calato – seppur non in maniera eccessiva – il rendimento in battuta dell’ex numero 3 del mondo. Anche per questo motivo, Tsitsipas non è riuscito a chiudere le ostilità quando sul 5-4 ha potuto servire per il match. Cobolli ha così prodotto il massimo sforzo nei minuti successivi tanto da portarsi fino al 5-2 nel tie-break. Lì, però, l’azzurro ha pagato la sua inesperienza, mentre il greco è rimasto calmo e non ha regalato nulla a Flavio, costringendolo ad andare a prendersi il terzo set. Il classe 2002 non ci è riuscito, rimontato anche a causa di un doppio fallo sul 6-6. Stef si è quindi guadagnato i quarti di finale dove se la vedrà, per l’undicesima volta in carriera, con De Minaur: nei primi dieci incontri nel circuito maggiore ha sempre vinto il greco, l’ultima volta nella finale di Los Cabos dello scorso anno.