Esordi superati a pieni voti quelli di Gael Monfils e Naomi Osaka al 2024 BNP Paribas Open. Anche perchè non scontatissimi alla vigilia. L’istrionico transalpino (37enne nell’anno dei 38 e numero 54 ATP) ha schiacciato tennisticamente il sempre insidioso Max Purcell lasciandogli la miseria di tre giochi. Il punteggio narra un severissimo 6-1 6-2 ai danni del giocatore aussie, che non è mai riuscito a scalfire il muro eretto dal suo avversario. Troppi 21 gratuiti, troppo pochi 5 vincenti e non all’altezza il 50% di prime in campo insieme al 30% di conversione con la seconda per l’australiano, bombardato invece dai 10 ace di Monfils e dalla sua resa in battuta decisamente migliore (78% e 57% di realizzazione rispettivamente con prima e seconda, una sola palla break concessa, poi annullata).
Vale lo stesso discorso per la giapponese (26enne attualmente in risalita nel ranking,dove si trova alla piazza numero 287), che sì ha un po’ faticato a inizio match contro la sempre combattente Sara Errani, ma con il passare del tempo ha acquisito sempre più confidenza nei propri mezzi sino a chiudere la contesa con lo score di 6-3 6-1 in settanta minuti di gioco, stessa durata dell’incontro del transalpino. Nonostante i 9 doppi falli e un modesto 52% di prime palle in campo, Osaka ha fatto valere la sua potenza contro l’azzurra (9 ace e 75% di punti vinti con la prima), troppo morbida quando era lei a dover contare sul colpo di inizio gioco. Due punti su dieci con la seconda in campo e neanche la metà quando poteva contare sulla prima. Troppo pochi. Per l’ex numero 1 al mondo ora ci sarà nel suo cammino Liudmila Samsonova, mentre Monfils se la dovrà vedere con l’ottava tds Hubert Hurkacz. Ma non è ancora il momento di arrivarci a questi incontri, perché i due convincenti successi del francese e della tennista del sol levante hanno ancora qualcosa da raccontarci…
Non per la partita in sé, ma per ciò che questa vittoria rappresenta per loro. E non solo a livello di fiducia – di cui comunque entrambi hanno bisogno per diversi motivi -, perché c’è altro. Infatti, il recente semifinalista a Doha con questo successo raggiunge quota 95 affermazioni nei 1000 su cemento, staccando così Richard Gasquet – recentemente uscito dalla top 100 dopo quasi 19 anni – e salendo quindi nello scalino più alto del podio per quanto riguarda il numero di successi di un tennista francese in questa categoria di tornei su cemento (ATP Masters 1000, istituita nel 1990).
Per quanto riguarda la neomamma rientrata da poco nel circuito, anche lei con la propria vittoria ha raggiunto un numero importante: la 50esima vittoria sugli hard courts nei WTA 1000, pareggiando quindi curiosamente la sua sfidante Sara Errani allo stesso numero di successi in queste competizioni. Con ciò, Osaka diventa la terza tennista asiatica a raggiungere questo traguardo dall’istituzione di questa categoria di tornei nel 2009. E, conoscendo le sue ambizioni insieme al fatto che di anni di tennis davanti a sé ne avrà con molta probabilità ancora parecchi, possiamo azzardare che queste prime 50 vittorie saranno solo le fondamenta per la casa che costruirà da qui in avanti giorno per giorno. Perché è così che fanno i campioni.