[17] T. Paul b. [LL] L. Nardi 6-4 6-3
Luca Nardi non sfigura ma si arrende alla testa di serie numero 17 Tommy Paul. Niente primo quarto di finale in un Master 1000 per lui quindi, mentre il vincitore taglia questo traguardo per la quarta volta in carriera, avendo vinto solo l’ultimo dei tre precedenti, lo scorso agosto in Canada contro Carlos Alcaraz. Il giovane italiano non esce ovviamente bocciato da questo confronto, che semmai ne conferma le capacità di giocare alla pari con i primi tennisti del mondo, ma il match ha certamente evidenziato una lacuna importante a questi livelli.
Paul ha lavorato per minare le certezze del nostro portacolori spingendo in risposta con continuità impressionante, essendosi anche accorto del valore del suo avversario odierno a campo aperto. Ha combinato sconquassi in risposta alla battuta di scorta di Luca, in particolar modo nel primo parziale, e ha tenuto alto il livello del proprio servizio difendendo con cura anche la seconda palla, molto ben lavorata e che si è rivelata coriacea per il nostro non altissimo rappresentante.
Luca ha scambiato con personalità e inventiva per tutto il primo set, poi è inevitabilmente sceso, scoraggiato dalla compattezza del concretissimo Paul e forse anche lievemente stanco dal punto di vista mentale, considerato il clamore della sua impresa contro Djokovic. Bravissimo Nardi e ancora di più quindi l’antidivo americano, che vince e punta dritto alla sfida contro un altro tennista molto concreto: il norvegese Casper Ruud.
Primo set: Luca gioca alla pari ma la differenza tra le due battute regala il set a Paul
Paul non intende commuoversi ascoltando la storia di Lucky Luke e prova a sfruttare la seconda palla tenera del pesarese. Il ventiseienne del New Jersey affonda in ben due occasioni nel game d’esordio e in entrambi i casi toglie il respiro all’italiano, che non recupera lo svantaggio nello scambio. L’americano conquista due palle per togliere subito la battuta a Nardi, ma in un caso sotterra in rete un passante di rovescio e nell’altro manda in corridoio un dritto a uscire.
Nel complesso Nardi approccia l’impegno apparentemente senza emozione e si lascia preferire per come colpisce la pallina, che viaggia e mette sovente in ritardo il rivale; Paul, tuttavia, prosegue a provocare il nostro portacolori sul servizio e trova punti molto importanti. Anche Luca arriva alla palla-break nel secondo ma non la trasforma perché il peso del colpo dell’avversario è notevole e gli piega il polso. Sullo score di 3-3 Tommy prova a essere meno aggressivo in risposta e ad azzardare qualche variazione in slice e la tattica sembra funzionare, portandolo ad un passo dal sottrarre la battuta al rivale. Luca serve bene e sorprende l’avversario con un cross di rovescio di altissima qualità, balzando così sul 4-3.
La differenza più evidente tra i due contendenti è nella consistenza del servizio, con l’italiano che incamera un punto su quattro con la seconda palla, mentre lo statunitense scrive sei su dieci. Nel decimo game Nardi mette in campo una prima su cinque e deve rassegnarsi a remare in fondo al campo; un doppio fallo in apertura e una volée di rovescio di Paul indirizzano il game verso il break. Il favorito numero 17 tiene in seguito la battuta con grande sicurezza e scendendo più di una volta dalle parti del net: 6-4 per lui con merito. In quarantadue minuti dodici colpi vincenti per chi ha vinto contro i cinque di chi ha perso; bravo Luca, ma al servizio ci vuole altro contro il Paul aggressivo di oggi.
Secondo set: Nardi cala alla distanza e due break per l’americano decidono la sfida
Il ventenne marchigiano deve quindi inventarsi qualcosa in battuta ma anche cercare di digerire il kick del rivale, che ha un rimbalzo molto impegnativo per lui. Gli scambi iniziali mostrano un Paul più disinvolto che non all’inizio del primo parziale e un Nardi più contratto e vittima della fretta; l’americano appare pronto a fuggire anche nella seconda frazione.
Il terzo game è durissimo: Nardi soffre in battuta la fisicità dell’americano e nel cercare angoli per metterlo in difficoltà perde in precisione e indirizza in corridoio tre rovesci incrociati e un dritto, anch’esso in cross. Ci sono tre palle-break: sulle prime due l’italiano si aggiudica altrettanti scambi costringendo il rivale all’errore, sulla terza il rovescio lo tradisce e mette la strada in discesa a Paul anche in questo parziale.
L’impresa tranquillizza Paul che sente di avere la partita in mano e allenta la pressione in risposta, contentandosi di dominare i propri game. Lo statunitense cede solo sei punti nei primi quattro turni al servizio e non concede spazi di recupero del servizio perduto all’italiano, che peraltro cala e non sembra crederci più; sul punteggio di 3-5 Luca annulla un primo matchpoint spingendo con il dritto ma perde il controllo del rovescio nel secondo. Giusto così, Nardi perde ma è una realtà.