Dalla West Coast alla East Coast, per un regno sul quale non possa mai tramontare il sole. Chi proverà a vestirsi da Luigi XIV con la racchetta in mano sarà sicuramente Carlos Alcaraz. Reduce dalla vittoria a Indian Wells contro Daniil Medvedev in finale, lo spagnolo volge lo sguardo alla seconda tappa della sua ambiziosa campagna, con l’ATP di Miami alle porte. Con l’assenza del numero uno al mondo Novak Djokovic, sarà il nostro Jannik Sinner a ostacolare la possibile doppietta dell’iberico. In attesa del sorteggio del tabellone principale, previsto per le ore 18:00 nostrane, ecco cosa ci riserverà il secondo Master 1000 della stagione, con un piatto molto succulento.
Non è un fulmine a ciel sereno ma l’assenza di Novak Djokovic fa comunque specie, soprattutto per chi detiene insieme ad Andre Agassi il maggior numero di successi all’ATP di Miami. Nonostante i sei trionfi non è la prima volta che il serbo è assente alla competizione, anzi, è dal 2019 che non vi prende parte quando venne eliminato agli ottavi di finale da Roberto Bautista Agut. Un campanello d’allarme per un fuoriclasse che scricchiola nel tenere a bada la verve della nuova generazione. Leader di questa nouvelle vague è sicuramente Carlos Alcaraz che, dopo alcuni mesi di appannamento, sembra ritornato nella sua versione stellare apprezzata ad Indian Wells, torneo dove si è riconfermato campione. Il successo in California gli regala la quinta gioia in un Master 1000 e lo lancia come favorito per Miami.
Proprio in Florida, il nativo di Murcia aveva posto il primo sigillo in questa categoria nel 2022 e, a due anni di distanza, una nuova affermazione lo farebbe entrare nel gotha dei 7 uomini in grado di completare il Sunshine Double, l’accoppiata Indian Wells-Miami nella stessa stagione. Chi non rimarrà di certo a guardare sarà Jannik Sinner che si presenterà all’appuntamento con una grande voglia di rivalsa. L’altoatesino non solo cercherà una rivincita contro Alcaraz, ma ha un conto aperto con il secondo 1000 della stagione. Le due finali nel 2021 e 2023 perse rispettivamente con Hubi Hurkacz e Daniil Medvedev che gridano ancora vendetta.
Proprio i carnefici dell’azzurro, oltre ad Alcaraz e Murray, sono gli unici tennisti in attività iscritti all’albo d’oro di questo torneo con il polacco e il russo che si presentano rispettivamente all’edizione di quest’anno come numero 8 e numero 3 del seeding. Oltre all’assenza di Djokovic non c’è nessun altro forfait nei primi dieci del ranking, tutti regolarmente in campo all’Hard Rock Stadium. E’ ancora in entry list, invece, Lorenzo Musetti fresco di paternità. In caso di rinuncia ci sarà comunque una nutrita pattuglia ad onorare i colori azzurri che annovera, oltre al detentore dell’Australian Open, anche Matteo Arnaldi, Lorenzo Sonego, Flavio Cobolli, Luciano Darderi e il redivivo Matteo Berrettini, in tabellone grazie al ranking protetto. Dovranno passare invece per le qualificazioni Andrea Vavassori e Luca Nardi.