Non svegliate Danielle Collins. Questo è uno dei migliori sogni della sua vita. Tutto reale però, perché la nativa di St. Petersburg in Florida ha disposto comodamente di Ekaterina Alexandrova nella semifinale del Miami Open. Entrambe a caccia della loro prima finale in questa categoria di tornei, le due sono scese in campo un po’ contratte, ma a spuntarla con esperienza è stata la 30enne di casa, vittoriosa in questa sfida inedita con un comodo 6-3 6-2 in settantacinque minuti. Prima finale 1000 quindi per la finalista dell’Australian Open 2022, che diventa così la quarta tennista più anziana ad arrivare in una finale di una competizione di questo calibro.
“Ho trascorso un paio di anni buoni qui a Miami” afferma Collins. “Questo però è il più memorabile. È davvero speciale: sono nel mio stato e ho qui la mia famiglia, i miei amici e il mio cane”. Tempo anche per qualche parola sull’incontro con Alexandrova e sul suo encomiabile torneo, nel quale ha sconfitto tra le altre la numero 1 al mondo Iga Swiatek e Jessica Pegula. “Ho guardato tutte le sue partite (di Alexandrova, ndr) e mi diverto proprio a vederla giocare. Abbiamo uno stile di gioco simile ed è complicato quando è così. Proprio per questo ho dovuto concentrarmi ancora di più e mi ha costretta a tirare fuori il mio 100%. È un risultato davvero grande per me”.
Perfezionato dunque il miglior risultato a Miami per Collins, che nel 2018 si era fermata al penultimo atto. Sarà di sicuro un +25 nella classifica per lei da lunedì: infatti, passerà dal 53esimo al 28esimo posto, mentre Alexandrova potrà consolarsi comunque con il best ranking a numero 15. Dovesse portare a casa il trofeo, la statunitense salirebbe alla piazza numero 22. Davanti a lei, però, ci sarà la finalista uscente Elena Rybakina, quarta forza del seeding che in semifinale ha sconfitto pur soffrendo una tenacissima Vika Azarenka. Sarà il quinto scontro diretto tra la kazaka e l’americana – diventata la seconda tennista con il ranking più basso in finale a Miami -, con la nativa di Mosca in vantaggio per 3-1 nei testa a testa.
Prima di un’eventuale ciliegina sulla torta però, occorre mettere in evidenza il percorso di Collins in questo torneo. Dopo aver perso il primo set all’esordio contro la connazionale Bernarda Pera, la 30enne della Florida ha rifilato alle sue sfidanti tutti parziali vincenti con al massimo 3 game concessi per frazione. Devastante. Leitmotiv continuato poi in semifinale dove, dopo aver ceduto il servizio nel terzo gioco, ha risvegliato la combattente che è in lei surclassando da ogni lato del campo Alexandrova, terminando quindi l’incontro con ottime percentuali al servizio e in risposta sulla seconda della sua avversaria. Per una che a fine anno appenderà la racchetta al chiodo qualunque cosa accada, non si può dire altro che chapeau.