Fa due su due il tennis italiano in quel di Marrakech. Sale dunque a cinque il numero di nostri rappresentanti che saranno al via del tabellone principale dell’edizione 2024 del Grand Prix Hassan II, torneo ATP 250 che si svolge in Marocco.
A Berrettini, Sonego e Cobolli si aggiungono Fabio Fognini e Matteo Gigante che escono indenne dalle fatiche dei due turni di qualificazione. Nella domenica di Pasqua Fognini ha avuto bisogno di tre set per regolare il francese Barrere, stesso numero di set impiegati da Gigante per rimontare la wild card marocchina Bennani.
Si passa da Pasqua a Pasquetta ma la musica non cambia. Vittoria in tre set per entrambi i tennisti italiani che strappano quindi il pass per il main draw.
[1] F. Fognini b. L. Miedler 3-6 6-3 6-2
Sembrava un compito facile quello di Fabio Fognini, numero 100 al mondo e testa di serie numero 1 del tabellone di quali, opposto al doppista di professione Lucas Miedler, entrato in tabellone come alternate e attuale numero 1082 del ranking ATP.
Brutta partenza dell’azzurro, un po’ contratto e sorpreso dall’ottima prestazione al servizio e non solo dell’austriaco Miedler. L’attuale numero 42 del ranking di doppio nel primo set viaggia con percentuali dell’80% di punti vinti sia con la prima sia con la seconda, mettendo a referto anche 7 ace. A sorprendere è anche la capacità di tener lo scambio che lo porta nel sesto gioco a piazzare il break che decide il set.
Archiviato un primo set sotto tono e dopo un trattamento del fisio, Fognini cambia marcia. Nel secondo set vi è subito lo scatto sul 4-0 con due break arrivati con apparente facilità. Miedler non sembra essere in grado di incidere come prima col servizio, anche se con la complicità di Fabio recupera uno dei due break di svantaggio.
Chiuso il secondo set sul 6-3 il terzo parziale veleggia nella direzione del tennista ligure seppur con il brivido. Nel secondo game, infatti, Fognini è chiamato ad annullare palla break, compito ben eseguito con un gioco di spinta in attacco che piega la difesa dell’austriaco. Superato l’ostacolo arriva un parziale di 4 gioco consecutivi, derivanti dalla crescita di Fabio soprattutto col dritto e dagli errori di Miedler. In particolare pesano gli errori con il rovescio in back dell’austriaco che, col passare dei minuti, si rivela sempre più traballante.
[4] M. Gigante b. [8] R. Molleker 7-6(5) 0-6 7-6(4)
È un match dall’andamento bizzarro quello tra Matteo Gigante, numero 145 ATP, e il tedesco Rudolf Molleker, numero 183 delle classifiche mondiali. Due set equilibrati decisi al tie-break , durati rispettivamente un’ora e cinquantaquattro minuti, intervallati da un secondo set dal sapore di bagel scivolato via in meno di mezz’ora.
L’italiano gioca una partita di grande combattività con giocate diversi metri dietro la linea di fondo e tanti chilometri percorsi. Il servizio ad inizio match regala qualche grattacapo ma mentre Gigante annulla le due occasioni, nel primo e terzo game, Molleker capitola con il romano che scappa via sul 3-0. Comodamente avanti, 4-2 30-0 e servizio, Gigante si disunisce e commette qualche errore di troppo che gli costano il break.
Il match si regala pure un’interruzione sul 4-4 per problemi al tablet del Chair Umpire per poi scivolare via verso il tie-break. Nel gioco decisivo Gigante è il primo a piazzare il mini break e complessivamente colui che gioca meglio. Sul 5-4 una palla di Gigante vicina alla linea porta il tedesco a discutere con l’arbitro. Quella palla diventa però set point e l’italiano chiude per 7-5.
Il secondo set diventa troppo brutto per essere vero. Molleker fa il suo mentre Gigante sbaglia tutto per un 6-0 difficile da commentare, se non per il medical time out chiamato dall’italiano sotto 5-0.
Nel terzo set Gigante sembra ritornare il giocatore coriaceo che ha dato battaglia al tedesco nel primo set. Molleker continua nel suo gioco di spinta e di discese a rete, Gigante prova a variare maggiormente, con maggior utilizzo della palla corta. La chiave dell’incontro è rappresentata dal decimo game. L’italiano, sul 5-4 Molleker, si trova avanti 30-0 quando arrivano tre errori gratuiti di dritto: il primo in lunghezza, il secondo a rete, il terzo spedito in corridoio. Errori che si tramutano in match point per il tedesco. Nella prima occasione è bravo l’italiano ad annullare in spinta, ma il tedesco se ne procura un’altra che però sciupa malamente con un comodo appoggio a rete spedito in corridoio.
Superata la paura Gigante riesce a portare il match al tie-break che rivela un assolo dell’italiano. Vittoria finale che suggella la prima qualificazione in un main draw ATP per Gigante. Il tennista romano dà seguito ad un ottimo inizio di stagione che lo ha portato a vincere a livello Challenger sia a Nonthaburi (qui la nostra intervista post successo in Thailandia) sia a Tenerife.