[PR] M. Berrettini b. [6] A. Shevchenko 6-2 6-1
Esordio vincente per Matteo Berrettini nell’ATP 250 di Marrakech: il tennista italiano, attualmente numero 135 del ranking mondiale e in tabellone grazie al ranking protetto, ha sconfitto in due set il numero 53 Alexander Shevchenko con il punteggio di 6-2 6-1 in un’ora e 14 minuti di gioco, approfittando degli errori gratuiti del kazako. Matteo torna così a vincere un match nel circuito ATP dopo quasi 7 mesi: il 27enne romano era infatti rientrato in campo a metà marzo nel Challenger di Phoenix (dove aveva raggiunto la finale) dopo una lunga pausa che durava dallo US Open dello scorso settembre (infortunio alla caviglia), per poi perdere con Andy Murray al primo turno del Masters 1000 di Miami. Il Grand Prix Hassan II di Marrakech è il terzo torneo disputato da Matteo sulla terra rossa nel corso degli ultimi tre anni: nel 2022 aveva giocato solamente a Gstaad in estate mentre nel 2023 solamente a Montecarlo. Al secondo turno affronterà lo spagnolo Jaume Munar (numero 73 del ranking ATP), un avversario probabilmente meno talentuoso di Shevchenko ma sicuramente più solido: il match con lo spagnolo potrà fornirci indicazioni più chiare precise sullo stato di forma di Berrettini, che oggi non è stato stuzzicato dal kazako né dal punto di vista tecnico né tantomeno dal punto di vista fisico. I piedi di Matteo sono sembrati tutto sommato abbastanza brillanti ma la valanga di errori gratuiti di Shevchenko ha di fatto impedito lo sviluppo di una partita vera.
Primo set: Shevchenko commette troppi errori gratuiti, Berrettini ne approfitta
Il 23enne russo, che da un paio di mesi ha cambiato nazionalità passando ufficialmente al passaporto kazako, si mette subito nei guai nel primo game dell’incontro, regalando il break da 40-15: è solo l’inizio del calvario di Shevchenko, che fatica a trovare il ritmo del suo tennis, commettendo un errore non forzato dietro l’altro. Berrettini si limita a giocare un tennis ordinato, costruendo il punto con una prima solida o attendendo l’errore gratuito e puntuale dell’avversario. Nel terzo game Shevchenko annulla due palle del doppio break grazie ad altrettante prime vincenti ma la scintilla del suo tennis non riesce proprio ad accendersi. Il kazako, irretito dagli slice subdoli dell’italiano, continua a macinare regali: il dritto non funziona, il rovescio lungolinea incide ma solo fino ad un certo punto, i gratuiti non si contano più. Il tennis frenetico e falloso di Shevchenko non mette alla prova la brillantezza dei piedi dell’avversario, Matteo è tranquillo e mette a segno un altro break (4-1) prima di chiudere il set con il punteggio di 6-2 in 46 minuti di gioco dopo aver annullato con freddezza le prime palle break della partita nel corso dell’ottavo game (da 15-40).
Secondo set: continua il dominio di Berrettini, che chiude rapidamente la partita
Shevchenko prova ad entrare finalmente in partita salvandosi nel game di apertura da 0-30 grazie a quattro punti consecutivi ma l’illusione kazaka dura poco e nel terzo game Shevchenko cede la battuta combinando un vero e proprio disastro sulla palla break (smash clamoroso buttato via in tribuna dopo una generosa difesa dell’italiano, che si porta sul 2 a 1). E’ di fatto l’epilogo anticipato del match: Berrettini continua a giocare un tennis solido e ordinato, gestendo con tranquillità i turni di servizio e attendendo pazientemente i regali dell’avversario. Shevchenko non c’è più e in pochi minuti perde altre due volte il servizio con Matteo che chiude rapidamente l’incontro con il punteggio di 6-2 6-1 in un’ora e 14 minuti di gioco.