Nessuna sorpresa nei primi quattro incontri di martedì al Rolex Montecarlo Masters; molto bene Sebastian Korda, sarà lui il primo avversario per Jannik Sinner.
S. Korda b. A. Davidovich-Fokina 6-1 6-2
Korda torna a calcare la terra rossa per la prima volta dopo lo scorso Roland Garros ed esibisce immediatamente un ottimo feeling con la superficie; rimane in posizione arretrata in risposta ma già nelle prime occasioni impatta correttamente la battuta di Davidovich, costringendolo spesso in posizione difensiva. L’iberico si trova costretto a spostarsi in fretta e a provare recuperi ardui che spalancano il campo al colpo finale dello statunitense. Davidovich spinge con consueto vigore quando ha il tempo necessario per farlo, ma soffre il palleggio profondo e le variazioni di velocità di Seb, che utilizza lo slice di rovescio per annoiare il rivale ancora di più.
Il figlio di Petr spazia a tutto campo e si concede anche alcune uscite nei pressi del net, con risultati di buon valore. L’atleta andaluso forza cercando aperture in diagonale ma trova il corridoio, proprio perché l’avversario copre ogni zona del campo, palesando una buonissima condizione fisica. Contro un Korda così equipaggiato pensare di vincere solo con la forza diventa difficile e anche Alejandro tenta qualche fuga in avanti, ma la sua mano è meno avvezza al tocco e i risultati lo dimostrano.
L’americano ottiene due break consecutivi e vola fino al 5-0 e 30-40, ma il primo setpoint svanisce e Fokina si prende il game che evita il cappotto. Lo spagnolo si procura anche una chance per il 2-5 nel game successivo ma Korda sta anche servendo bene e sventa la minaccia prima di prendersi il set con una battuta vincente. Poco più di mezz’ora di gioco, dodici colpi vincenti per Sebastian contro solo tre per Alejandro, che commette nove errori non forzati. Cinque ace per chi ha vinto il parziale, contro zero per chi lo ha perso.
Nell’ultimo game del primo set Davidovich prova a proporre lo slice di rovescio staccando la mano sinistra e a mettere in gioco la palla corta per aprirsi meglio il campo. I risultati sono alterni ma lui decide di tentare, anche perché con la battuta non riesce a creare preoccupazioni e solo a tratti tiene il comando dello scambio giocando di potenza. Nel terzo game però vengono a galla i limiti di tocco dello spagnolo dalle origini russe: Korda subisce un paio di discese a rete ma le incerte conclusioni del rivale gli danno l’appiglio per operare il passante e incassare l’errore con la seconda volée.
Davidovich effettua un buon dropshot ma lo statunitense lo raggiunge e ingaggia una schermaglia morbida che vede l’atleta europeo inetto al compito soccombere con una demivolée che supera la linea di fondo. Korda toglie di nuovo la battuta a un Fokina che non sa più a quali espedienti fare ricorso di fronte ad un avversario vieppiù sicuro dei propri mezzi. Lo spagnolo si trova presto attardato nel punteggio, che dice 1-4 e doppio break: a questo punto approfitta di un momento di pausa del rivale e recupera uno dei due break, mettendo finalmente a segno un buon lungolinea di rovescio.
Nel game seguente Korda riparte con l’attenzione posta fino a poco prima e di nuovo Fokina deve difendersi dalle stoccate in risposta dell’avversario: l’iberico inizia bene con una palla corta vincente ma finisce per rimanere impigliato nelle trame lucenti del talento americano e deve di nuovo cedere il servizio. Korda serve sul 5-2 e chiude agevolmente: Sinner avrà da lavorare al meglio per contenere l’americano nella sua partita inaugurale.
Z. Zhang b. M. Giron 6-4 3-6 6-3
Il momento più importante della prima partita lo si ha nel secondo game: Giron ha appena subito il break a freddo nel gioco iniziale e spinge a fondo per recuperare subito. L’americano si procura sei occasioni per pareggiare il conto dei game ma le fallisce tutte e deve rimandare i sogni di riequilibrio dello score. Da quel momento in poi nel primo set il cinese ritrova l’efficacia del servizio e si accontenta di controllare i rari frangenti di difficoltà, tenendo il servizio sempre con buona sicurezza. Il set scorre fino al 6-4 finale senza sorprese. Zhang prosegue a spingere e, complice un Giron che serve malissimo la prima palla, nel terzo game ritorna in vantaggio di un break.
La partita cambia dal gioco successivo: Zhang perde la misura dell’affondo e la sicurezza del dritto, inaugurando una serie di errori che riammettono nel set l’americano. Giron prende coraggio vedendo l’asiatico perdere in sicurezza e, sospinto da pochi ma assai rumorosi fan con tanto di bandiera sulle gambe, inanella un poker che lo porta sul 5-2 e poco dopo sul 6-3 che pareggia il conto dei set. Ben tredici errori non forzati per Zhang nella frazione, di cui sette con il dritto. Il terzo set è equilibrato come il primo e si decide su un unico break, che nel sesto game premia le sortite del cinese; nel nono game ZZZ serve un doppio fallo sul primo matchpoint ma si redime con una volée smorzata di dritto alla seconda occasione. Per lui ora c’è il quattordicesimo favorito Ugo Humbert.
[Q] R. Bautista-Agut b. [LL] F. Diaz-Acosta 6-2 6-4
Vicinissimo al suo trentaseiesimo compleanno, che festeggerà proprio il giorno della finale, Roberto Bautista Agut si regala, dopo il passaggio delle qualificazioni, anche l’ingresso al secondo turno del Rolex Montecarlo Masters, torneo che disputa per la decima volta. Bautista si impone al lucky loser Diaz-Acosta rispolverando virtù quali la preparazione atletica, un servizio non straordinario ma costante nell’efficacia e che perde solo nelle prime fasi del secondo parziale, dopo che era già riuscito a togliere la battuta all’argentino. Diaz-Acosta si lascia travolgere dalle geometrie e dalla disciplina dell’iberico, che con cura contiene le offensive del ventitreenne sudamericano e si porta sul 5-1 nel primo set pur concedendo tre palle-break nel quinto game.
Bautista chiude il set 6-2 in quarantadue minuti e come detto opera il break in apertura di secondo parziale, che però riconsegna immediatamente. Diaz si difende meglio che non nella frazione precedente ma ha poco aiuto dalla prima palla, mentre lo spagnolo continua a metterla in gioco nell’80% dei casi. Diaz si porta a rete in una decina di occasioni per spezzare il palleggio che vede favorito il rivale ma i risultati sono alterni; l’argentino combina buone cose con errori mentre cerca di uscire dallo scambio, che Bautista pilota con buona autorità. Il break decisivo per lui arriva nel nono game; poco dopo c’è il 6-4 che premia il veterano iberico e lo manda all’incontro di secondo turno con Draper oppure Hurkacz.
[11] A. De Minaur b. [WC] S. Wawrinka 6-3 6-0 (Paolo Pinto)
62’ bastano a De Minaur per chiudere la pratica Wawrinka punito 6-3 6-0. L’australiano fa fatica a mettersi in moto, poi quando comincia ad aumentare il ritmo mette in affanno lo svizzero. Primo turno sereno per l’australiano che avanza rapidamente in tabellone pronto a sfidare Griekspoor.
Tra i due non ci sono precedenti che possano aiutare a inquadrare la faccenda sportiva. Di certo è che per De Minaur si tratta del debutto su terra battuta, per Stan, l’ennesima apparizione dettata dalla voglia di provare ad avere qualche acuto prima del “canto del cigno”. Presente, nell’angolo dello svizzero, Benjamin Ebrahumzadeh, che aveva rivelato in un’intervista a Sky tedesca che lo svizzero vuole giocare ancora per dieci anni.
L’inizio di gara non è molto stimolante per gli appassionati di tennis perché l’australiano ha problemi al servizio con la prima che rimane al 47% nei primi due turni di battuta, e con il dritto dello svizzero non pervenuto.
La prima palla break è in favore dello svizzero, cancellata dalla tenacia dell’australiano. Poi le parti si invertono con due errori di dritti consecutivi di Stan che portano al primo break del match: il primo colpo finisce lungo sul fondo, il secondo è affossato in rete. L’australiano pasticcia nel turno di battuta successivo con un doppio fallo che gli vale il 30-30 e altri due gratuiti che rimettono tutto in parità. Wawrinka affossa in rete uno smash ed è il preludio al break, malgrado abbia, nel game, una chance per il 3-2. Lo svizzero continua a steccare di dritto e, lo scambio più lungo fino a quel momento del match, è chiuso dall’ennesimo suo errore che gli costa il servizio (3-2 per l’australiano).
De Minaur sale in cattedra e non trema quando è chiamato a salire 4-2. Il break di vantaggio lo tranquillizza, anche se le condizioni pesanti della terra lo condizionano un attimo. Stan fa fatica a reggere i ritmi di De Minaur che, appena può, accelera sul lungolinea e sposta molto l’avversario. Lo svizzero regala lampi di classe come quando chiude a rete una volée a campo aperto e ringrazia quando l’australiano gli concede due quindici di fila affossando due dritti in rete, per accorciare sul 4-3.
De Minaur sale col rendimento della prima di servizio e tiene agevolmente il suo turno al servizio. In risposta mette pressione al suo avversario e sono guai per Stan. Arrivano tre set point consecutivi conquistati con personalità dall’australiano, aggressivo nei colpi e bravo a trovare il lungolinea muovendo lo svizzero. Arriva un errore di De Minaur sul primo setpoint, mentre è Wawrinka a vincere lo scambio sulla diagonale di rovescio con cui trova profondità e costringe all’errore il suo avversario. Lo svizzero si apre benissimo il campo anche sulla terza opportunità per chiudere il set, ma il suo errore di dritto mentre era in avanzamento è sciagurato e gli costa il 6-3.
Secondo set a senso unico che si chiude anche abbastanza rapidamente. Malgrado un De Minaur da 43% con la prima di servizio, Wawrinka fa tanta fatica a reggere i ritmi del suo avversario che sale velocemente 3-0. Altro turno di battuta sereno per De Minaur che poi affossa lo svizzero con il quinto break di giornata. Sono due i match point consecutivi per l’australiano: basta il primo con un dritto vincente che vale il 6-0 finale.