N. Borges b. [15] A. Bublik 6-4 6-4
Esordio da dimenticare agli Internazionali BNL d’Italia 2024 da parte di Alexander Bublik, uscito mestamente sconfitto dal match contro Nuno Borges per 6-4. Il kazako non ha mai dato dimostrazione di continuità nel corso della sfida, alternando colpi sopraffini (pochi) ad errori marchiani (tanti) sia sul piano sportivo che tattico. Per il portoghese al prossimo turno ci sarà uno tra Tallon Griekspoor e Francesco Passaro
Primo Set: Bublik a corrente alternata, Borges si porta in vantaggio
Comincia subito alla grande il match tra Alexander Bublik e Nuno Borges. Il kazako vince il sorteggio e decidere di partire al servizio, mettendo subito a segno un ace e deliziando il pubblico con una palla corta col contagiri. Non è da meno, però, il lusitano, che chiamato a rete dal suo avversario trova uno strettino di pregevole fattura. I turni di battuta, nonostante lo spettacolo offerto nei singoli punti, non vengono tenuti sempre con tranquillità da entrambe le parti. Il n. 15 del seeding alterna grandi colpi a doppi falli nei momenti più pericolosi e sull’1-1 a trovare il primo break del match è proprio il suo avversario. I due continuano a divertirsi e a far divertire il pubblico, più schierato dalla parte del tennista esteuropeo, che però continua ad essere estremamente discontinuo.
Dopo una serie di break e contro break in cui ad esprimersi meglio è il giocatore in risposta, Borges ha cercato l’allungo decisivo sul 4-2. Mentre dall’altra parte della rete un Bublik in una delle ‘sue’ giornate prima ha spaccato una racchetta, la prima della partita, e poi ha offerto l’accoppiata servizio da sotto/passante al bacio per chiudere il game a suo favore. Il n. 53 del ranking ATP gli offre anche delle possibilità di rientrare in corsa per il set, con uno smash malamente sparato in corridoio, ma il kazako non ne approfitta e il parziale si chiude dopo 39′.
Secondo Set: Borges contiene il ritorno di Bublik e vola al secondo turno
Sulla scia dell’andamento del primo parziale, Alexander Bublik concede il break in apertura di secondo set a Nuno Borges. Se da una parte sicuramente il lusitano incide sia con il dritto che con il rovescio, dall’altra il kazako lo chiama troppo spesso a rete, senza grande successo, e soprattutto commette tanti errori non forzati. Lo stesso copione, purtroppo per lui e per il pubblico che in larga parte lo sostiene, si ripete anche nel game successivo, con doppi falli in serie e una valanga di scelte sbagliate anche sul piano tattico.
Nonostante ciò riesce comunque a tenere il servizio, evitando un gap più pesante e anzi, approfitta di un blackout totale del suo avversario per riportarsi in parità. Ebbene, nonostante l’andamento del set fosse apparentemente a favore di Bublik, quest’ultimo è tornato a commettere errori marchiani trovando pochi colpi sopraffini, permettendo al suo dirimpettaio di rimettere la testa avanti. Non solo, perché nel game successivo subisce il secondo break e si concede letteralmente a Borges. Quest’ultimo vede dimezzato il suo vantaggio, anche perché il n. 15 del seeding a quel punto non ha potuto far altro che tentare il tutto per tutto, ma alla fine chiude al primo match point a sua disposizione.
[8] G. Dimitrov b. Y. Nishioka 7-5 6-4 (Giuseppe di Paola e Paolo Pinto)
Inizio di match senza scossoni, si segue l’andamento del servizio e si assiste anche a scambi di media lunghezza con bei punti alternati a qualche errore di troppo, soprattutto del bulgaro. Il primo ad andare sotto pressione è Nishioka che da 40-15 prima si fa sorprendere da una risposta profonda sui piedi di Dimitrov e poi commette un errore di dritto. Il dritto mancino del nipponico comincia ad andare fuori giri nel tentativo di forzare ed ecco che arriva la prima palla break dell’incontro.
L’occasione viene sprecata da Dimitrov nel tentativo di forzare un rovescio lungolinea. L’approccio di Dimitrov al match è chiaro: aggredire l’avversario. Il risultato che ottiene è una pioggia di vincenti ma anche tanti errori gratuiti. Il servizio del bulgaro è un fattore, arrivano ace su ace con Nishioka che non riesce mai ad andare oltre il “30”. Il nipponico in risposta è sempre posizionato diversi metri oltre la linea di fondo campo sia sulla prima sia sulla seconda e non trova mai la chiave per scardinare le bordate del bulgaro.
Nishioka non trova una significativa percentuale di prime ma complice un Dimitrov pasticcione in risposta e una buona gestione dello scambio trova il modo di gestire i propri turni. Quando il set sembrava avviato verso il tie-break, tre punti consecutivi di Dimitrov (una gran palla del bulgaro, un cattivo rimbalzo e un errore di Nishioka) portano il numero 8 del seeding a set point. Un lungo scambio vede Nishioka andare fuori giri e cedere il punto e il set. 20 vincenti e 21 gratuiti danno l’idea del gioco aggressivo di Dimitrov, 2 vincenti e 9 non forzati per il nipponico che si spegne sul più bello.
Secondo set quasi perfetto per Dimitrov che al servizio perde solo tre punti sulla seconda, malgrado una percentuale di prime palle messe in campo deficitaria pari al 30%. L’unica palla break del parziale è in favore del bulgaro ed equivale al set point con cui Dimitrov chiude i conti, 6-4, e avanza in tabellone. Ora sfiderà Atmane che ha beneficiato del ritiro di Musetti nel secondo turno.
[12] B. Shelton b. P. Kotov 4-6 6-3 6-4 (Paolo Pinto)
In rimonta Ben Shelton supera Pavel Kotov e avanza in tabellone. L’americano tira un sospiro di sollievo per esser riuscito a trovare una breccia nella fortezza costruita dal russo.
Gara che si è chiusa in due ore e 40′ e ha consegnato al terzo turno Shelton che se la vedrà contro Zhang. Chiave del match è stata la risposta di Shelton che, con il passare della gara, non ha più concesso break point al suo avversario e, anzi, lo ha messo in difficoltà quando Kotov ha servito seconde palle (russo che con la seconda ha raccolto solo il 52% di punti).
Shelton ha subito il break nel non gioco del primo set, dopo aver sprecato, a sua volta, un break point nell’ottavo game. Nel secondo set, il n. 14 del mondo ha piazzato il break nell’ottavo gioco, alla seconda occasione, perdendo solo quattro punti al servizio in tutto il set. Molto tirato il terzo set: Kotov salva un break point nel quinto gioco, altri due nel nono, ma al terzo tentativo del game, Shelton passa e chiude poi 6-4.