Un match che non ha avuto storia, anche se la storia meritava forse un finale diverso. E’ la storia di Rafa Nadal e probabilmente dell’ultimo suo match al Foro Italico, anche se lui smentisce. “Non ho mai detto che questa sarebbe stata l’ultima partecipazione a Roma. E’ la mia ultima partita qui a Roma al 98%, ma non ne sono sicuro al 100%”, che vuol dire quasi tutto e poco nulla in più. Hurkacz lo ha battuto concedendogli solo 4 game in tutta la partita.
“Ha servito bene e ho avute difficoltà a rispondere questo non mi ha mai permesso di rientrare nel match e creargli problemi. È stata una dura giornata, nonostante la partita fosse iniziata bene, è stata una giornata che mi ha dato cattive sensazioni perché avrei voluto dimostrare di più sul campo e questo mi crea dubbi. Devo accettare questa dura situazione soprattutto perché non sono stato in grado di mostrare me stesso in campo. A due anni dall’infortunio la situazione, non avendo giocato molto nell’ultimo periodo, è questa: imprevedibile. Troppi dubbi, troppe domande in diverse situazioni”
Il maiorchino continua in conferenza stampa: “Mi sono sempre sentito supportato durante la mia carriera e Roma non fa eccezione. Anche oggi i tifosi lo hanno dimostrato supportandomi con tanto tifo accresciuto anche perché erano consapevoli che potrebbero non esserci molte altre possibilità di vedermi giocare ancora qui e per questo è stato emozionante e triste perché si avverte la consapevolezza che una delle più importanti ere del tennis volte alla conclusione. Vorrei essere ricordato con quello che ho dimostrato nella mia carriera, come una persona positiva, una brava persona e un esempio per il rispetto e l’educazione che ho mostrato negli anni”.
“Si può vedere oggi quanto sia difficile per me stare in campo. Adesso ci sono due strade: una che porta alla decisione che sembrerebbe più scontata che no, non sono pronto per giocare al Roland Garros e un’altra che invece porta a dire che ci sono ancora due settimane di tempo per prepararsi. Come potete immaginare la scelta non è chiara ancora nella mia testa. Fisicamente ho alcuni problemi ma probabilmente non tali da dire che non giocherò nel torneo più importante della mia carriera. Di sicuro farò il possibile per essere al meglio e continuare a lottare per le cose per le quali ho combattuto negli ultimi 15 anni, anche se adesso sembra impossibile”.
Dopo la conferenza stampa, Nadal passando sul ponticello che collega il campo centrale con l’area giocatori ha ricevuto l’ovazione di un fiume di persone: Roma gli ha fatto sentire il suo affetto ancora una volta, forse per l’ultima, anche se non c’è stata alcuna cerimonia post partita.