S. Bolelli/A. Vavassori b. R. Bopanna/M. Ebden 6-2 6-4
La vendetta è un piatto che va servito freddo. Sono serviti cinque mesi, con in mezzo anche la sconfitta ai sedicesimi di Miami, a Simone Bolelli e Andrea Vavassori per prendersi la più classica delle rivincite sulla coppia numero 2 del seeding formata da Matthew Ebden e Rohan Bopanna. Storia ben diversa rispetto alla finale dell’ultimo Australian Open, con gli azzurri che volano ai quarti dell’ATP 1000 di Roma surclassando il tandem australiano-indiano con un perentorio 6-2 6-4 con una prova maiuscola, facilitati da un primo set davvero sottotono degli avversari che hanno stentato nell’entrare in partita. Ora il bolognese e il piemontese affronteranno la coppia testa di serie numero 7, il croato Nikola Mektic e l’olandese Wesley Koolhof.
Primo Set: Bopanna ed Ebden non pervenuti, gli azzurri dominano
Gli azzurri vincono il sorteggio e scelgono di rispondere, scelta che si rivelerà azzeccata. Ebden a freddo sbaglia la volèe, un doppio fallo di Bopanna e un lob completamente fuori misura regalano le prime due palle break. L’indiano è più croce che delizia nel game di apertura: servizio vincente per annullare la prima, ma la seconda è quella buona per capitolare con una risposta al fulmicotone di Vavassori. E’ subito 1-0. Uno degli sporadici scambi prolungati lo porta a casa Bolelli nel duello con il quarantunenne asiatico, a certificare una partenza a rilento della coppia numero due del seeding. Il tandem italiano ne approfitta e conferma il break. La coppia India-Australia sebbene non sembri essere entrata in partita, tiene il turno di battuta e rompe il ghiaccio. Il servizio di Bopanna fatica a dare fastidio e i rivali non si fanno pregare ed entrano facilmente in risposta, trovando altre due occasioni di break. Come nel turno di servizio precedente, non riescono a dare un’altra zampata sul deciding point. I turni al servizio degli italiani vengono incamerati agevolmente, con il bolognese e il piemontese che sentono l’odore del sangue. Detto fatto, la smashata risolutiva di Bolelli nello scambio tra Vavassori e Ebden produce le ennesime opportunità, dove l’australiano concede un altro regalo con un doppio fallo che conferma la superiorità degli avversari. Il set game è sulla racchetta di Andrea: turno a 15 e un 6-2 schiacciante che fa balzare gli azzurri 1-0.
Secondo set: Bolelli è sugli scudi, Ebden e Bopanna si arrendono
Il primo punto del secondo set è di rara bellezza: il passante di dritto di Bolelli è scintillante, a testimonianza della grande forma fisica di entrambi gli italiani che provano ad essere ancora aggressivi. Disastro in volèe di Ebden e ancora pericolo per la coppia numero uno al mondo costretta a fronteggiare due palle break, ormai di prassi. L’australiano è ancora una volta imperfetto nel fondamentale a rete e sortisce di nuovo il break in apertura per gli azzurri, come nel primo parziale. Quando il trend del match sembra chiaro, c’è un’inaspettata flessione della coppia in vantaggio con Bolelli al servizio con gli avversari che non solo arrivano per la prima volta a 30 in risposta, ma hanno anche una palla break a disposizione. Seconda del bolognese, che con un dritto cerca il vincente ma finisce di poco fuori con Ebden e Bopanna che trovano dal cilindro un break che potrebbe scuoterli dal torpore.
L’australiano tiene il turno di battuta e dopo 40′ di gioco è la prima volta che la coppia mette il naso avanti nel punteggio salendo 2-1. Il primo punto del quinto game è la fotografia tragicomica del match del tandem India-Australia: Bopanna colpisce con un dritto la schiena di Ebden facendo spuntare qualche sorriso sul Pietrangeli. Vavassori sfodera il dritto delle grandi occasioni e si va al deciding point, dove la volèe del bolognese fa gasare il pubblico di casa. E’ di nuovo sorpasso. I testa di serie numero due del tabellone hanno un moto d’orgoglio, l’australiano trova la soluzione vincente di dritto che regala due palla del contro break. Lo storico partner di Fognini annulla la prima scivolando bene da una parte all’altra del campo per trovare il dritto risolutivo al termine di uno scambio reiterato con l’indiano. Vavassori a rete neutralizza la seconda. Pericolo scampato ed è 4-2. Break fallito e break subito con gli azzurri che hanno l’occasione di chiudere i conti. Sussulto finale dei vincitori dello scorso Australian Open che recuperano uno dei due break. Sul 5-4 questa volta non ci sono distrazioni, l’ace di seconda di Simone è la bolla papale che il tutto debba andare per il verso giusto, così la smashata perentoria di Andrea è il punto esclamativo su un 6-2 6-3 senza storia.