È un giorno speciale oggi per il ventiseienne americano Tommy Paul che ha battuto in appena 1 ora e 15 il numero 4 del mondo Daniil Medvedev, candidandosi ad essere un protagonista di questi Internazionali BNL d’Italia. Il tennista statunitense ha giocato una grande partita, forte di una tattica studiata perfettamente: “Abbiamo usato le stesse tattiche dell’ultima volta che abbiamo giocato contro e le abbiamo messe in questo match, come giocare a rete il più possibile. Oggi il campo era veramente duro, c’era qualche avvallamento quindi la rete era più alta del normale, è stato strano. Ma sì sicuramente abbiamo preso tanto dall’altra volta”.
Un giocatore sicuramente non avvezzo alla terra rossa, ma che sembra adattarsi perfettamente alla superficie: “Sicuramente mi sento bene, soprattutto dopo questa partita. Sono molto contento di come sto giocando sulla terra quest’anno. È una cosa nuova per me essere qui, sulla terra, in questo periodo della stagione ma sono molto felice”. Questo nonostante da junior abbia addirittura vinto un Roland Garros: “Sì ma le cose da junior a pro cambiano molto (ride). Lo scorso anno non ho vinto neanche un match sulla terra rossa e penso che avrei voluto vincere il Roland Garros junior anche quell’anno”. Un miglioramento a vista d’occhio sul mattone sbriciolato frutto di un grande lavoro in allenamento: “Mi permette di lavorarci, ho un allenatore con cui ci lavoro che è davvero un bravo giocatore sulla terra. Quindi ci lavoriamo tanto, in modo diverso per essere a mio agio sulla superficie. Insomma è sempre tennis, è diversa la superficie ma è sempre tennis e credo di essere un giocatore abbastanza bravo”.
Un risultato questo che sugella un notevole percorso di crescita che passa anche dai match contro i migliori del Tour: “Se vuoi arrivare ad essere fra i migliori, ad arrivare alla seconda settimana di ogni torneo non puoi non giocare contro i più forti. Quindi penso che mi darà tanta esperienza giocare contro giocatori top 5 contro cui non ho mai giocato ed è bello. La prima volta che mi è successo è stato a Parigi ma ora succede regolarmente”. Un match da grande, ma a quanto dice non ancora perfetto: “Penso che il mio picco di prestazione sia migliore di questo. Devo ancora lavorare sul gioco da fondocampo”.
Ora ad attenderlo ai quarti di finale c’è un altro giocatore temibile, Hubert Hurkacz: “Contro Hurkacz sarà sicuramente un match diverso, lui ha una grande potenza di fuoco e il miglior servizio del Tour. Non ho visto niente della sua partita di oggi, ho visto solo che al primo set e poi so che ha fatto una grande rimonta“. Ora toccherà all’americano interrompere la corsa del polacco. Giovedì, sul Centrale del Foro Italico.
Michele Larosa