[13] D. Collins b. [24] V. Azarenka 6-4 6-3
Non sarà stata una partita pregevole da un punto di vista della qualità tecnica e tattica, ma il Centrale degli Internazionali BNL d’Italia ha comunque potuto assistere a un altro incontro del tabellone femminile all’insegna dell’agonismo e dell’intensità. Questo è stato lo spettacolo che hanno offerto Danielle Collins e Victoria Azarenka in un match che è stato praticamente sempre nelle mani dell’americana, vittoriosa in due set e in un’ora e 45 di gioco.
La numero 15 del mondo ha impiegato due game e mezzo per entrare in partita ma dopo questo avvio complicato ha messo in chiaro i valori in campo. Ed è stato solo per alcuni momenti in cui ha tirato fin troppo la corda (sia nei colpi che nell’atteggiamento) che il match è stato tutto sommato aperto fino alla fine.
In ogni caso Collins ha dimostrato per l’ennesima volta di valere anche più della sua attuale classifica ed è riuscita a rendere ancora più evidenti i problemi al servizio di Azarenka. Senza la prima in campo, è stata quasi una mattanza per la bielorussa che ha realizzato solo 6 punti su 22 con la seconda. In generale, Vika ha stuzzicato fin troppo il dritto di Collins che in questo momento è al livello delle primissime del mondo. Già a Madrid, Danielle ha confermato di potersela giocare anche contro una di loro come Sabalenka e la sua avversaria in semifinale sarà proprio Aryna: l’unica che è stata in grado di batterla (in tre set) nelle ultime 20 partite disputate dall’americana.
Primo set – Collins si riprende dopo una partenza difficile e chiude con rischio annesso
Tornano ad affrontarsi dopo ben quattro anni Danielle Collins e Victoria Azarenka e ad uscire meglio dai blocchi è la bielorussa che nel primo game, in risposta, recupera da 40-15 e mette a segno il break alla seconda occasione utile trovando grande profondità e incisività con il primo colpo. L’americana reagisce in maniera nervosa e nel game successivo butta via quattro risposte che fanno sì che Vika confermi il vantaggio. Poco dopo Danielle si ritrova sotto 0-30 sul suo servizio e il set sembra già vicino a uno snodo cruciale. Con grande controllo di sé, la numero 15 del mondo ritrova però calma e concentrazione e infila quattro punti consecutivi senza praticamente far toccare palla all’avversaria. La pressione e il nervosismo si spostano allora su Azarenka che nel quarto gioco commette tre doppi falli consecutivi: il controbreak per Collins è quindi una pura formalità.
Dopo i primi due game (e i primi due quindici del terzo) in cui sembrava che in campo ci fosse solo Vika, adesso è esattamente il contrario. Sul 3-2, l’americana approfitta dei servizi troppo teneri dell’avversaria e sfonda in risposta sia con il dritto che con il rovescio. Ecco allora altre tre palle break: questa volta Azarenka non rimane spettatrice ma non riesce comunque a salvare il turno. Con la risposta di dritto Collins fa sempre male e se anche Vika riesce a rimandare la palla dall’altra parte lo fa in maniera troppo difensiva per giocarsi il punto. Nel game successivo la bielorussa trova però una chiave tattica interessante: le variazioni di ritmo e altezza sul rovescio dell’americana. Anche così l’ex numero uno del mondo si procura ben quattro palle break, ma in nessuna di queste occasioni Danielle viene tradita dal servizio e men che meno dal dritto con cui l’americana riesce a fare qualsiasi cosa voglia.
Azarenka rischia allora di perdere il set già al servizio perché il problema doppi falli persiste, ma, dopo essersi salvata, riesce addirittura a brekkare: i doppi falli contagiano infatti anche Collins che perde decisamente la calma. I colpi di scena non sono però finiti: sul 30-pari – con Collins ancora avanti 5-4 – Vika non fa in tempo a togliere la racchetta su un passante dell’avversaria che sarebbe finito comunque fuori. Danielle ha così in mano il set point che trasforma dopo 50 minuti di gioco.
Secondo set – Solo Collins tiene in partita Azarenka ma la superiorità dell’americana è netta
Azarenka, rientrata negli spogliatoi, si fa attendere per l’inizio del secondo set e poi riparte meglio di Collins. Ha infatti immediatamente due palle break ma, come capitatole spesso nel primo parziale, non riesce a trasformarle lasciando l’iniziativa in mano all’avversaria. Sicuramente più cinica la giocatrice della Florida, ma sul 2-1 il break le viene consegnato direttamente da un doppio fallo. Il servizio non è però l’unica questione irrisolta nel gioco di Vika che cambia troppo spesso e troppo presto in lungolinea invece di tenere la diagonale (specie quella sinistra dove sarebbe tutt’altro che svantaggiata) facendo così un favore all’avversaria.
La bielorussa pare sull’orlo di una crisi di nervi e a farne le spese è il suo coach che deve subire qualche urlaccio rivoltogli dalla sua giocatrice. Limitandosi a raccogliere gli errori di Azarenka, Collins si ritrova sulla racchetta due palle per il 5-1 ma, seppur in maniera disordinata e discontinua, Vika riesce per il momento a tenersi in partita. In suo aiuto arriva poi la stessa Collins che, inspiegabilmente nervosa (e litigiosa con il pubblico), gioca un game orribile fatto di soli errori (persino con il dritto) e si fa brekkare a zero.
Confermando l’andamento a strappi del match, Danielle si riprende subito e torna a martellare con il dritto in risposta. A volte esagera andando fuori giri ma tutto sommato il gioco vale la candela visto che arriva il break che la porta a servire per il match. Azarenka prova ad aggrapparsi alla risposta di rovescio ma sul secondo match point pasticcia con la palla corta e l’americana può festeggiare. E’ 6-4 6-3 dopo un’ora e 45 minuti di gioco.