Dopo essere stato ostacolato dalla pioggia salvifica, venuta in soccorso del campione agli sgoccioli, ai fini “della partita” lunedì sera – come a Ginevra, anche a Lione diversi match sono stati fermati e rimandati in campo martedì – quando il punteggio recitava in suo favore 7-5 4-1, Yannick Hanfmann non ha voluto perdere tempo ed energie ulteriori vincendo due dei tre games giocati nella prosecuzione dell’incontro con l’ex n. 1 del mondo Andy Murray. Al tedesco sono bastati due singoli turni di servizio per chiudere la pratica dopo quasi un’ora e tre quarti di gioco “effettivo”. Il trentaduenne di Karlsruhe non ha subìto alcun break sia nel primo che nel secondo atto della sfida, ottenendo alla fine la sua decima vittoria nel 2024. Per i vecchi nostalgici, l’affermazione del classe ’91 teutonico vuol dire una cosa ed una soltanto: infrangere i sogni di poter ammirare il trentasettesimo confronto della rivalità tra il 37enne di Glasgow e Novak Djokovic. Perché il prossimo avversario del n.° 85 ATP sarà proprio il serbo, sovrano della classifica mondiale.
Decisamente più emozionante sul piano strettamente agonistico, la partita fra Denis Shapovalov e Federico Coria. Il canadese ha infatti ottenuto il successo in rimonta, inseguiva 4-1 nel primo set prima di ribaltare completamente tutto e vincere per 7-5 6-0 con uno straordinario parziale di 11 games a 1 che ha scritto la parola fine sulle possibilità argentine al termine di 1h24‘. L’ex Top Ten di origini ucraine e russe, nato a Tel Aviv, in ottavi di finale affronterà la sesta testa di serie dell’ATP 250 svizzero: l’olandese Tallon Griekspoor, vittorioso con lo score di 6-4 1-6 6-3 dopo quasi un’ora e cinquanta di scontro in una sfida da botte da orbi con il 28enne di Atlanta Christopher Eubanks.
Nel derby fra qualificati che vedeva scontrarsi il newyorchese Nicolas Moreno De Alboran e il veterano dal tennis pulito David Goffin, invece, a spuntarla nettamente è stato l’americano per 6-2 6-1 in un’ora e dieci di gioco. Si tratta della quarta vittoria a livello ATP per il ventiseienne statunitense, al prossimo turno attende il ceco Tomas Machac che ha fatto fuori l’ottavo favorito Jack Draper con il punteggio di 7-6(6) 6-1, maturato sfiorando le due ore di partita.
Il finalista uscente di Newport Alex Michelsen ha trovato appena il suo quarto sigillo sul rosso in carriera, dopo aver battuto il connazionale – ma di padre serbo e madre bosniaca, i genitori sono stati professionisti della disciplina sportiva volgarmente definita ping pong – di sei anni più grande Aleksandar Kovacevic (entrato in tabellone dalle qulificazioni) rimontando per 3-6 6-3 6-4 in 1h58‘. Il diciannovenne californiano agli ottavi dovrà avere a che fare con un altro incrocio fratricida: la testa di serie n.° 3 Taylor Fritz.