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Ne avevamo già scritto in precedenza: Mattia Bellucci è stato ad un passo dall’impresa nella gara disputata contro Francis Tiafoe – numero 26 del mondo e talentuosissimo tennista statunitense – nel secondo turno del Roland Garros. L’atleta di Busto Arsizio, infatti, ha mancato di pochissimo la chance di vincere la sua prima gara in uno Slam, in due incontri complessivi. Tuttavia, il suo è stato un match in cui ha dimostrato grande coraggio e voglia di gettare il cuore oltre l’ostacolo. Finché le gambe e il fisico hanno retto, naturalmente. Detto ciò, al termine della gara, Bellucci è apparso piuttosto sereno. Così come si evince, del resto, dalle dichiarazioni rilasciate ai giornalisti presenti a Parigi.
D: C’è più soddisfazione per il percorso fatto sin qui o più rammarico per com’è finita la gara con Tiafoe?
Mattia Bellucci: “No, assolutamente. C’è tanta soddisfazione per il percorso che mi ha portato fin qui. Arrivavo a Parigi con poca preparazione su terra, quest’anno e nella vita in generale. Diciamo che non sono mai stato uno specialista della terra battuta e, per questo motivo, significa davvero tanto. Sono anche contento di aver giocato tre buoni match di qualificazione, nonché l’ultimo prima di Tiafoe, che è stata una vera e propria lotta e che non mi aspettavo di vincere perché ero sotto 4-0 al tie-break e si era messa parecchio male. Tenere testa ad un giocatore di esperienza, che è top30, è comunque gratificante. Naturalmente, c’è del rammarico. Mi sono reso conto di aver avuto tante occasioni e anche lui ne ha avute diverse. Del resto, in una gara così lunga, è difficile non avere oppurtunità da entrambe le parti. Quindi, sì, un filino di rammarico c’è, ma sono contento del mio atteggiamento“.
D: Di solito queste gare fanno scattare una sorta di click: hai avuto la conferma che puoi lottare alla pari con un Top 30…
Mattia Bellucci: “Sì, assolutamente. Poi, è chiaro, magari lui non sta attraversando uno dei suoi momenti migliori. Anch’io ho avuto i miei problemi. Ma, a prescindere da questo, sono piuttosto soddisfatto. Sto iniziando un percorso anche mentale e credo che quello sia il prossimo passo per gestire al meglio anche alcuni momenti della partita. Credo di essermi espresso veramente ad un buon livello“.
D: Il tuo percorso, del resto, evidenzia ancora una volta il buon momento che sta attraversando il tennis italiano…
Mattia Bellucci: “Assolutamente. A tal proposito ci tenevo anche a dire che su Sinner, in riferimento ad alcune mie interviste del passato, io volevo sottolineare che uno dei suoi punti di forza è l’etica per il lavoro e per me non rappresenta altro che un modo per ispirarmi. Siamo dello stesso anno, lo conosco da parecchio tempo e per me è una fonte di ispirazione. Sono contento di far parte di questo gruppo di italiani e di aver fatto parte di questo torneo. Spero di disputarne ancora tanti altri in futuro.“
D: Quali saranno i tuoi prossimi step prima di Wimbledon?
Mattia Bellucci: “Disputerò dei tornei Challenger. L’erba è la superficie che mi piace di più, mi diverte e vedremo come andrà“.