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Avvio di Roland Garros strepitoso per il tennis italiano. Al partito dei vincenti si è iscritto con grande personalità Luciano Darderi, l’italo-argentino entrato nei Top100 in questa stagione e ora n. 40 del mondo, che a 22 anni ha conquistato la sua prima vittoria in un tabellone Slam e lo ha fatto da giocatore navigato, superando in tre set l’australiano Hijikata.
“E’ stata una partita difficile – ha dichiarato Luciano – era la prima volta in un tabellone di uno Slam e non era facile. Avevo delle aspettative alte, perchè sono arrivato qui dopo l’ottima stagione giocata. Sono contento anche se in qualche fase sono stato abbastanza nervoso. Poi mi sono sciolto e ho cominciato a conquistare anche le occasioni di break. Sono felice di aver vinto questa gara e di essere al secondo turno”.
Di cosa sei fiero: stai giocando con grande personalità e tranquillità, ma cosa ti inorgoglisce?
“Sono fiero del fatto che do sempre il massimo in ogni situazione. Anche quando sono nervoso provo sempre a dare il cento per cento. Essere un po’ contratto all’esordio a Parigi in tabellone era prevedibile, ma sapevo che avrei lottato fino alla fine e sono felice di quello che ho portato a casa“.
Quando è avvenuto il salto di livello? Quando è scattato il “clic”?
“Non succede tutto all’improvviso. E’ stata una cosa graduale: prima a livello fisico e poi mentale. E ora non vedo l’ora di continuare a crescere ancora“.
A chi dedichi questo successo?
“A mia nonna che non c’è più: mi ha sempre appoggiato nella mia carriera. Lei era argentina e mi ha sempre spronata. Dedico a lei questo mio primo successo in uno Slam”.
Qual è l’obiettivo prossimo di Darderi? Pensi all’opportunità di poter entrare tra i primi 32 del mondo per poter essere testa di serie in uno Slam?
“Prima di cominciare il 2024 volevo entrare tra i Top100 al mondo, ora sono entrato tra i Top50 e continua a sognare di poter entrare tra i primi 10 al mondo. Essere n. 40 al mondo è una cosa importante, visto il livello del tennis attuale. Considero anche che sono all’inizio della mia carriera: sono felice del mio percorso raggiunto a 22 anni”.
Pensi alle Olimpiadi di Parigi?
“Questo è l’ultimo torneo per qualificarsi e tutti noi conosciamo i punti che abbiamo. L’obiettivo è giocare le Olimpiadi e la Davis, finendo la stagione tra i primi 30 al mondo“.
Sei uno che guarda i tabelloni? Cosa pensi del tuo prossimo avversario?
“Sono uno che guarda molto i tabelloni. Non conosco Tallon Griekspoor, il mio prossimo avversario. Non lo conosco tanto bene e domani vedrò un pò di partite su YouTube. Spero di fare una bella partita e di vincere“.
Bene con la prima di servizio a ottenere il 77% di punti, abile a pescare 10 aces e ad accorciare gli scambi. Sulle palle break servirà un leggero ripasso, perchè ne ha sprecate ben 14 delle 18 avute. Chiude con un gap di 45 vincenti e 24 errori non forzati, numeri che la dicono lunga sul fatto che abbia sempre voluto avere lui in mano l’inerzia dello scambio. Non ha mai rifiutato lo scambio, ma ha sempre trovato soluzioni che hanno messo in difficoltà il suo avversario. Davvero applausi per lo spirito mostrato da questo ragazzo che vince la sua prima gara Slam in carriera.