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P. Kotov b. S. Wawrinka 7-6(5) 6-4 1-6 7-6(5)
Grande cuore e grande fiato per il venticinquenne russo Pavel Kotov che vince in quattro set 7-6(5) 6-4 1-6 7-6(5) un match contro Stan Wawrinka che stava per mettersi davvero male. In una cornice di pubblico povera visto Sinner sul Centrale ma infuocata verso Wawrinka, Kotov riesce a vincere un match spettacolare.
Con lo svizzero, già vincitore dell’Open di Francia nel 2015, lo spettacolo è assicurato; ma anche il russo a dispetto delle apparenze si è dimostrato un giocatore capace di numerose finezze. Continuano i grandi miglioramenti di Pavel che segna un nuovo miglior risultato nei tornei del Grande Slam e che ora vede sempre più da vicino la top 50. Nel terzo turno ad attendere Kotov però uno sfida quantomai ardua, il nostro Jannik Sinner già mattatore del russo durante il 1000 di Madrid.
Primo set – Solo il tie break rompe l’equilibrio
Il primo parziale scorre via nell’equilibro più assoluto. Game molto veloci, pochi punti, scambi brevi e zero occasioni di break. Specialmente sul servizio di Wawrinka l’incisiva battuta dello svizzero lascia poco margine di manovra a Kotov riducendo i turni di battuta del trentaseinne a pochissimi scambi.
L’equilibrio si rompe per la prima volta durante il tiebreak, quando Kotov prende il minibreak al primissimo punto. Poi una palla corta perfettamente giocata dal russo gli regala due set point, il primo finisce a rete ma sul secondo Wawrinka spara alto il dritto ed è costretto a lasciare il set nelle mani di Kotov dopo oltre dieci minuti di tie-break.
Secondo set – Kotov allunga fra i buu
Wawrinka accusa il colpo, e all’inizio del secondo set fatica a chiudere i punti anche dal suo servizio. Se da un lato Kotov tiene i suoi primi due servizi a zero dall’altro lo svizzero deve faticare e non poco per non concedere break. Wawrinka appare nervoso, lancia i colpi con rabbia e quando sbaglia borbotta verso il suo angolo. L’ex numero 3 inoltre mette in campo molte meno prime e risulta meno incisivo sia con la prima che con la seconda.
La grande occasione per il russo arriva sul 4-3, quando con un bel punto a rete prima e un grande passante poi si guadagna l’occasione di servire per il set. La prima occasione fallisce, Wawrinka ritrova fiduca e lo fa correre per il campo riprendendosi il break, ma il russo non demorde e sul servizio del campione 2015 si prende il set fra i mugugni del pubblico.
Terzo set – Non è finita
Il tennista svizzero rientra negli spogliatoi sotto 2-0, ma all’uscita sembra rinato. Sull’uno pari Wawrinka centra subito la prima occasione di break inducendo l’avversario all’errore e mandando in visibilio lo stade Roland Garros. I colpi di Kotov scappano via e il trentasettenne riesce a prendere un altro servizio arrivando sul 4-1. Kotov ora è agitatissimo, il match in un attimo sembra essergli sfuggito di mano e cammina per il campo a testa bassa fra un punto e l’altro. Sul set point il venticinquenne azzarda una battuta dal basso che manda brevemente in confusione Wawrinka e attira, ancora di più, le antipatie del pubblico, ma il tentativo è vano e il set va a Wawrinka in poco più di mezz’ora.
Quarto set – Sulle montagne russe
Nel quarto parziale poi succede tutto e il contrario di tutto. I giocatori sono stanchi ma nessuno è convinto a mollare, i game si allungano a dismisura e proprio qui si concentrano i punti più belli e disperati. Prima è Wawrinka a tenere in mano la partita, Kotov è costretto a fare gli straordinari per tenere i primi turni di battuta e sull’1-1 è protagonista del più bel punto della partita con dei recuperi impossibili.
Ma lo svizzero continua a spingere con il suo rovescio ad una mano e il break è inevitabile. Il match sembrebbe indirizzato verso il quinto set ma una lunghissima battaglia ai vantaggi nel game successivo fiacca Wawrinka e permette il rientro del russo. Ore è l’ex numero 3, forte delle sue 37 primavere, ad avvertire la stanchezza.
Mentre Kotov continua a volteggiare per il campo come una trottola lo svizzero si trascina sulla linea di fonda, arrivando spesso troppo tardi sulla palla. Forte di questo il venticinquenne torna ad accelerare e vince tre giochi di fila portandosi in vantaggio subito recuperato però da un redivivo Wawrinka. Poi due palle di Kotov escono di un soffio assicurando allo svizzero il tie-break a cui si accoda subito l’avversario prendendo l’ultimo game a zero.
L’ultimo game è bloccato, il russo è lezioso fin quando sul 5-4 fa fare a Wawrinka il giro del campo guadagnando finalmente il minibreak e due match point. Il primo match point va via grazie ad una diagonale irreale scovata da Wawrinka che, però, butta tutto sul più bello. Proprio un rovescio, il suo cavallo di battaglia, peraltro piuttosto semplice finisce a rete decretando la fine delle ostilità.
Michele Larosa