(da Parigi, Vanni Gibertini)
[2] J. Sinner b. P. Kotov 6-4 6-4 6-4
Con un match dalla metronomica regolarità e precisione, indicata più che efficacemente dal punteggio di 6-4 “periodico”, Jannik Sinner conquista gli ottavi di finale del Roland Garros regolando in due ore e 26 minuti Pavel Kotov senza mai dare la sensazione di poter perdere il controllo del match. Una sola palla break, concessa quando il vantaggio era già consistente, e una solida prestazione che dovrebbe aver fugato i dubbi sulla condizione dell’anca, viste le ripetute scivolate verso destra in open stance per difendere i colpi penetranti di Kotov senza perdere troppo campo.
Il russo ha provato a fare il suo solito gioco palleggiando in progressione per aprirsi un minimo spazio per l’accelerazione. La sua mobilità laterale decisamente perfettibile, tuttavia, lo ha esposto agli angoli trovati da Sinner, più volte a segno con il contropiede sia sull’incrociato sia in lungolinea.
PRIMO SET – La “maglietta della salute” bianca a maniche lunghe che Sinner indossa sotto la t-shirt color ocra annacqua un po’ l’effetto mimetico della sua mise Nike (che ad alcuni è apparsa un po’ troppo minimalista), ma non annacqua per nulla l’efficacia del suo tennis, che appare concreto come al solito anche di fronte ai colpi lisci e anticipati di Kotov. Il russo esibisce il suo solito tennis un po’ “alla Karastev”, anche se meno potente e con qualche variazione di tocco in più.
Sinner non appare per nulla turbato dall’aver mancato le prime tre palle break del match sull’1-1, tanto che quasi non stacca gli occhi dal punto all’infinito che fissa durante il cambio di campo mentre il supervisor lo informa che il tetto verrà chiuso nel corso dei successivi minuti.
Si gioca mentre il tetto si muove (come parallelamente accade anche sul Suzanne Lenglen durante il match tra Rublev e Arnaldi), con una nuova procedura consolidata qualche anno fa qui a Parigi, quando però durante un match in prime time televisivo il sabato pomeriggio ritardarono un po’ troppo la chiusura facendo disputare un game con un giocatore sotto il diluvio e in mezzo al pantano e il suo avversario comodamente al secco.
Il break comunque non tarda molto ad arrivare: Sinner spinge in risposta e, alla sesta palla break, mette il naso avanti sul 3-2, prendendo il comando del punteggio che non lascerà più fino alla fine del parziale. Sulla battuta il tennista italiano è solido quanto basta per tenere a debita distanza il suo avversario, troppo discontinuo nel tenere in campo un numero sufficiente di colpi di ribattuta per poter almeno iniziare lo scambio.
SECONDO SET – Il gioco non cambia di molto nel secondo parziale, se non che Kotov aggiunge qualche smorzata in più al mix degli scambi, trovando alterne fortune. Sull’1-1, quasi a copia carbone di quanto era accaduto nel primo set, Sinner si procura tre palle break non consecutive, ma questa volta, complici anche un paio di drop shot eccessivamente avventurose di Kotov, passa in vantaggio anche nel secondo set.
Un paio di game più tardi, sul 3-2, Kotov riesce a procurarsi la palla del controbreak, complici un paio di gratuiti di Sinner, ma la spreca mettendo in rete una risposta di diritto. L’altoatesino prova ad accelerare piazzando due staffilate di diritto su due seconde palle particolarmente morbide del suo avversario, arriva alla chance del 5-2 pesante, ma la sfrutta, e deve rassegnarsi di continuare a giocare il secondo set per un po’ più a lungo.
La direzione della partita, però non cambia per nulla, e dopo un’ora e 40 minuti di gioco, mentre dal non lontano Court Suzanne Lenglen si sentono arrivare gli applausi per la vittoria di Arnaldi su Rublev, Sinner chiude il secondo parziale per 6-4 passando a condurre due set a zero.
TERZO SET – Prima del terzo set Kotov va alla toilette e si cambia maglietta, sfoderando un bianco più classico, mentre Sinner scalpita a fondocampo giocherellando con la racchetta. Il canovaccio del terzo set però è molto simile ai primi due: il break per Sinner arriva al quinto gioco, con tre palle corte, tutte sul rovescio di Kotov, e un diritto finale del russo che vola oltre la riga di fondo. Per il resto è il solito Sinner in cruise control che cerca di tenere sotto controllo i palleggi furibondi e un po’ randomici di Kotov, e piazza qualche smorzata a tagliare le gambe del suo avversario, mentre martella anche durante i cambi di campo con gli spot pubblicitari di una crema solare dei quali è protagonista e che martellano senza sosta durante le trasmissioni di France TV.
Con un ace conclusivo Sinner perfeziona il punteggio periodico e va ad attendere negli ottavi di finale il vincente della sfida tra l’austriaco Ofner e il francese Moutet, in quella che potrebbe essere una sfida ad alto livello di ottani (anche se senza alcool) sul Philippe Chatrier domenica pomeriggio.