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[10] G. Dimitrov b. [8] H. Hurkacz 7-6(5) 6-4 7-6(3)
Nella seconda domenica del Roland Garros, sicuramente meno movimentata rispetto al giorno precedente, Grigor Dimitrov e Hubert Hurkacz tornano subito in campo dopo neanche 24 ore. Al terzo turno il polacco aveva superato Denis Shapovalov, mentre il bulgaro aveva avuto ragione di Zizou Bergs. Entrambe le partite, già cominciate ed interrotte causa pioggia, sono finite al quarto, anche se Grisha complessivamente è rimasto in campo quasi un’ora in più.
Il n°10 del mondo, unico superstite in top10 col rovescio a una mano (insieme a Tsitsipas), non accusa comunque la fatica e per la sesta volta su altrettante sfide batte la testa di serie n°8, prenotando un posto nei quarti con Jannik Sinner. Come sempre nel loro storico è una partita ampiamente combattuta – non bellissima ad essere onesti – ma anche in questo caso è il bulgaro ad uscirne vincitore. Per lui è il settimo quarto di finale Slam in carriera (3-3 il bilancio: quattro all’Australian Open, uno a Wimbledon e uno allo US Open), il primo in assoluto al Roland Garros.
Primo set: Hurkacz ha tante chance, ma è Dimitrov a partire avanti
Com’era facile ipotizzare, tanto dai precedenti quanto dalla classifica, è subito una partita equilibrata. Il primo ad avere palle break è Hubert Hurkacz: sono due consecutive, nel terzo gioco dell’incontro, ma Grigor Dimitrov le cancella entrambe (la seconda al termine di un super scambio da 29 colpi). Da quel momento si prosegue piuttosto rapidamente, con i servizi a farla da padrone nonostante le condizioni di gioco molto lente. Il polacco non soffre le variazioni del suo avversario e, nel primo vero momento di difficoltà – sotto 4-5 15-30 – scaglia due ace e un servizio vincente per portarsi sul 5-5.
Hurkacz non offre neanche una palla break in tutto il set e ha nuovamente l’opportunità di passare in vantaggio. Dimitrov commette tre errori di fila e nel decimo game si trova sullo 0-40, ma con un po’ di fortuna riesce a salvarsi e a garantirsi il tie-break, in cui dopo aver perso i primi due punti ne vince sette dei successivi dieci. Il polacco è nervosissimo, scaglia a terra la racchetta un paio di volte e dopo aver salvato due set point al servizio capitola su quello in risposta. Grisha vince il sesto tie-break su sei contro il suo avversario odierno, portando a 15-6 il suo ottimo bilancio stagionale. Pur non avendo
Secondo set: Grisha molto cinico incrementa il vantaggio
In avvio di secondo parziale Hurkacz rischia di capitolare, ma riesce a salvare due break point in avvio e, poco dopo, manca l’affondo nel secondo gioco. Per via di un brutto errore il polacco non ottiene il primo break della partita, che arriva invece qualche minuto più tardi ma porta la firma di Dimitrov. Sul 3-3 Hubi gioca un game horribilis e perde il servizio a zero: il 33enne bulgaro ne approfitta e sale sul 5-3 con un parziale di 12 punti a 2. Il polacco sembra accusare qualche problema, piegandosi più volte su se stesso, ma continua a correre e a difendersi alla grande. Nulla può, però, sullo straordinario passante di rovescio lungolinea che Dimitrov scaglia sul 5-4 30-30 per procurarsi il primo set point. Non è quello buono, ma alla seconda chance Grisha è ancora cinico e allunga: 6-4.
Terzo set: i nervi di Hurkacz cedono, Dimitrov lo tranquillizza e vince la partita
La partita sembra scivolare via, perché Dimitrov breakka ancora Hurkacz nel terzo game, portandosi poi sul 3-1. Le gambe del bulgaro a questo punto rallentano, Hubi ne approfitta, e la partita finalmente decolla (3 pari). Il polacco però è nervoso, un po’ per la partita e un po’ per le chiamate della giudice di sedia, e la sua tipica gentilezza diventa una rabbia al limite del controllo. Ad un certo punto, fuori di sé, arriva a proporre addirittura la sostituzione dell’arbitro.
Interviene quindi Dimitrov, che prova a parlargli nel corso del cambio di campo, più da coach che da avversario, cercando di tranquillizzarlo. I nervi di Hubi resistono e il polacco annulla una palla break nel nono game grazie al punto più spettacolare dell’incontro. Le occasioni però sono finite e Dimitrov, reduce dalla lotta di ieri con Bergs, capisce che è il momento di chiudere. Per una volta il n°10 del mondo non tradisce se stesso, dominando il tie break con il punteggio di 7 punti a 3 e raggiungendo per la prima volta in carriera i quarti di finale al Roland Garros.
(In collaborazione con Jacopo Gadarco)