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Matteo Arnaldi è stato eliminato agli ottavi del Roland Garros da Stefanos Tsitsipas: il giocatore greco, finalista al Roland Garros nel 2021, si è imposto in quattro set con il punteggio di 3-6 7-6(4) 6-2 6-2 in 3 ore e 14 minuti di gioco dopo aver rimontato uno svantaggio di 3-6 3-5 15-40 e aver annullato in totale quattro set point nel corso del finale del secondo parziale.
Il 23enne di Sanremo nella conferenza stampa post-partita ha analizzato con lucidità le opportunità mancate, consapevole in ogni caso di aver disputato- in circa 48 ore- due partite alla pari contro due top 10 come Rublev e Tsitsipas. Matteo, che nei primi cinque tornei dello Slam della carriera ha raggiunto già in due occasioni gli ottavi di finale, grazie a questo risultato ritoccherà il proprio best ranking, assestandosi al numero 34 della classifica ATP.
Domanda (Ubaldo Scanagatta): “Cosa hai provato quando hai perso il secondo set? Lui è cresciuto molto ma tu sei un po’ calato, hai qualche rimpianto particolare sui quattro set point?”
Arnaldi: “Sinceramente non ricordo con precisione quei punti: nei primi due set ho giocato molto bene, poi lui è cresciuto molto, i set point annullati gli hanno dato grande fiducia e da lì in poi è riuscito a trovare la strada giusta del suo tennis, io invece sono calato un po’, ho provato a cercare una soluzione ma ho perso intensità con il passare dei minuti. La verità è che non sono ancora abituato a giocare questi match, sto cercando di imparare a farlo, forse avrei potuto servire meglio sul 5-4, ma in generale è stato bravo lui, bisogna essere onesti. Sicuramente c’è del rammarico, perché sono stato ad un passo dall’andare in vantaggio di due set, ma non ho niente da rimproverarmi. Stefanos sa come si giocano queste partite e ne approfitto per fargli i complimenti, è stato strepitoso”.
Domanda: “Hai giocato alla pari con un ex numero 3 del mondo: dove pensi di dover migliorare per avvicinarti ancora di più al livello di questi campioni?”
Arnaldi: “Devo lavorare su tanti aspetti, innanzitutto sulla continuità, ‘3 su 5’ non avevo mai disputato un match alla pari contro un top 10, qui invece ne ho giocati due consecutivi, in 48 ore, e di ottimo livello, e mi sembra un bel passo in avanti. Sono due partite che mi rendono molto orgoglioso, non ho niente da rimproverarmi, sono contento di come sono entrato in campo. Il mio livello si sta alzando partita dopo partita, con Alcaraz a New York e con de Minaur a Melbourne avevo perso 3 set a zero, senza praticamente mai entrare in partita, qui al Roland Garros ho battuto il numero 6 e ho lottato con Tsitsipas che è numero 9 ma che vale molto di più, e infatti ha giocato due finali slam in carriera”.
D: “In questi due incontri ti sei esaltato, la sensazione è che ti trovi a tuo agio in questo tipo di partite, nei tornei del Grande Slam, e su un grande palcoscenico. Non è una cosa scontata”.
Arnaldi: “Sì, è vero. Mi piace giocare 3 su 5, mi piace quando le partite diventano molto fisiche e ovviamente mi piace giocare in stadi del genere. Sto imparando ad adattarmi a queste situazioni che per me sono completamente nuove e secondo me sto migliorando. C’è da dire che giocatori come Rublev e Tsitsipas hanno molta più esperienza, sanno come gestire i momenti di una partita così lunga e così importante, io ho appena cominciato”.