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Da Parigi, il nostro inviato
[2] J. Sinner b. C. Moutet 2-6 6-3 6-2 6-1
Non ha rischiato minimamente di perdere Jannik Sinner nel suo match di ottavi di finale contro Corentin Moutet, ma sicuramente ha passato “un brutto quarto d’ora”, diciamo così. Il francese infatti è sceso in campo carico a 1000, sfruttando al massimo tutte le armi di cui dispone (sia tennistiche che extra-campo) riuscendo a surclassare il n.2 del mondo per un set abbondante. Sinner comunque non è più il giovane di una volta vittima delle circostanze, e i fattori esterni ormai ha imparato a gestirli, così come i colpi tagliati e ben nascosti del mancino francese.
Dopo due ore e 41 minuti Sinner la spunta per 2-6 6-3 6-2 6-1 con un tennis in crescendo, ma comunque difficile da giudicare visto il poco ritmo che gli ha concesso il suo avversario – affrontato per la prima volta – e le tante palle diverse che gli ha fatto giocare.
Le parole a caldo di Jannik Sinner: “È stato un avvio molto difficile, Moutet ha giocato benissimo nel primo set e ha giocato molto meglio di me. Ha giocato un grande torneo. Corentin ha un tennis diverso rispetto agli altri avversari, poi è mancino, non capita spesso di affrontare mancini. L’atmosfera è ancora una volta stata straordinaria, grazie mille al pubblico, penso sia stato molto giusto ed imparziale. Sarebbe strano se fossero stati tutti per me!”
Moutet puntava a diventare il primo francese a raggiungere i quarti da Gasquet nel 2016, e saluta il suo pubblico con il miglior piazzamento Slam della carriera dopo le difficili vittorie su Jarry, Shevchenko, e Ofner.L’azzurro invece nei primi tre turni, contro Christopher Eubanks Richard Gasquet, e Pavel Kotov, non aveva perso set e in questa sfida ne lascia uno per strada (rischiando addirittura il 6-0). L’altoatesino torna a raggiungere i quarti di finale nell’Open di Francia per la seconda volta in carriera dopo esserci riuscito al suo debutto nel torneo nel 2020 (sconfitto in tre set da Nadal). Quest’anno affronterà il 33enne n.10 Dimitrov vittorioso a sua volta su Hurkacz. I precedenti sono 3-1 in favore di Jannik, con Grigor che ha vinto l’unico sulla terra, la prima sfida a Roma 2020.
I quarti di finale Slam invece sono in totale sette.
La vittoria e il conseguente passaggio agli ottavi aumentano ancora le probabilità di successo del torneo per Jannik Sinner. L’azzurro è sempre più tra i principali favoriti per alzare il trofeo, e un tabellone in discesa con il solo Alcaraz come vero pericolo sono invitanti per la storia. Com’è invitante la quota proposta da Better, che permette di vincere 10 volte la posta giocata in caso di secondo Slam del n.2 al mondo. E che sarebbe in tal caso n.2 ancora per poco
Primo set: Moutet incanta, Sinner frastornato non riesce a reagire
La partita si incanala subito sul binario che si sarebbe voluto evitare il più possibile: Moutet che si fomenta, giocando in modo stellare aizzato dal pubblico, e Sinner restio e falloso…che perde il servizio per tre volte consecutive.
Se nel primo game del match il francese ci mette del suo per ottenere il break, quello del 3-0 ‘pesante’ è tutto demerito dell’italiano: due gratuiti di dritto larghi e due doppi falli consegnano il doppio vantaggio a Corentin. L’impressione è che Sinner, così pacato e amante della tranquillità, sia leggermente infastidito dall’atmosfera pittoresca che c’è sugli spalti (cori dopo ogni punto, colpi di tamburo e squilli di trombe), e nei primi 4 game vince appena sei punti. Moutet invece, che sta disputando il torneo della vita, incanta coi suoi colpi mancini arrotati o affettati – soprattutto col dritto le cui smorzate sono spesso letali – che tolgono ritmo all’avversario.
I primi due set point potrebbero costare il nono 6-0 in carriera per Sinner ma si salva con un errore di rovescio del francese e un suo vincente di dritto. Come se non fosse già in difficoltà, a Jannik gli viene anche la ‘sindrome di Djokovic’, e a causa di uno smash sul nastro concede un set point anche sul 5-1, annullato con una prima a 193kmh, seguita da un ace di seconda a 160kmh e un’altra prima vincente a 203kmh, con la quale vince il game. (Unica nota positiva, a tratti il servizio).
Moutet va al servizio per chiudere il set per la seconda volta e questa volta riesce nell’impresa. Una risposta di rovescio sbagliata di Jannik su una prima carica mette fine a questo dominio transalpino durato 44 minuti.
Secondo set: Sinner in crescita, Moutet paga a caro prezzo un solo passaggio a vuoto
Per essere n.79 del mondo, Moutet sta giocando a un livello tremendamente superiore rispetto alla sua classifica, a conferma ancora una volta di quanto l’aspetto mentale sia fondamentale in questo gioco (nel bene e nel male), e le condizioni esterne possano favorire o meno una certa prestazione. Sinner fatica a leggere i colpi dell’avversario partendo spesso in ritardo sulla palla, e il back mancino del francese è un’arma che inizia a usare più spesso. Il break in suo favore arriva anche ad inizio secondo set, dopo uno scambio di 26 colpi da cui Sinner cerca di uscirne con un smorzata di rovescio che non scavalca il nastro. A differenza di prima però il break non viene confermato a causa di una volée a rete e un gratuito di rovescio lungo del francese, 1-1.
Jannik, riuscendo forse a isolarsi e pensare solo al suo gioco, inizia pian piano a prendere confidenza con la situazione e imporsi sull’avversario. Nel sesto game passa in vantaggio di un break, e questo si rivela decisivo per indirizzare il set in suo favore.
Sul 5-2 annulla il francese annulla tre set point ritrovando il coraggio e la convinzione che aveva appena smarrito, quindi il n.2 del mondo deve ricorrere al suo turno di servizio per chiudere 6-3 e rimettere il match in parità dopo un’ora e 25 minuti.
Terzo e quarto set: Jannik sempre più in discesa verso i quarti
Il terzo set si apre con un servizio da sotto vincente per Moutet, che si rivelerà l’unico punto del suo game, e il pattern si ripete anche nel quinto game, con fischi ancora più forti del pubblico per il colpo di inizio gioco poco ortodosso. Corentin è sempre più a corto di soluzioni: la smorzata non è più così imprevedibile come prima, e il dritto è di sempre più facile lettura per Sinner, che sale 4-1 e servizio. Chiudere il set 6-2 a questo punto è solo una formalità. Il quarto parziale è una falsariga di quello precedente, con la differenza che manca il servizio da sotto perché interrotto da un fallo di piede – chiamato in ritardo e contestato dal francese. I break in favore di Jannik saranno ben 3, e con un dritto a rete in uscita dal servizio di Moutet, si chiude un match tutto sommato divertente, che ha offerto la parte saliente dello spettacolo nella prima ora abbondante di gioco.