[3] C. Gauff b. [8] O. Jabeur 4-6 6-2 6-3
Cori Gauff (20 anni ,numero 3 del ranking WTA) raggiunge per la seconda volta in carriera la semifinale del Roland Garros (due anni fa era arrivata addirittura in finale, perdendola con Swiatek) dopo aver sconfitto in rimonta la testa di serie numero 8 Ons Jabeur con il punteggio di 4-6 6-2 6-3 in un’ora e 58 minuti di gioco. Jabeur, dopo aver vinto il primo set grazie al miglior tennis della sua deludente stagione, ha ceduto fisicamente, facendosi rimontare dalla fisicità e dalla pazienza dell’avversaria. Il braccio dell’americana, che in semifinale attende la vincitrice del match tra Iga Swiatek e Marketa Vondrousova, nell’ultimo game ha tremato anche più del previsto, ma Gauff si è salvata grazie alla solidità del suo tennis e ad un paio di pasticci della tunisina.
PRIMO SET: Jabeur disegna un gran tennis e vince il miglior set della sua stagione
Nella prima metà del parziale la partita vive una fase di puro studio, stabilizzandosi sui binari dei turni di battuta: nel settimo game, però, Jabeur, quasi all’improvviso, rompe gli indugi, riuscendo a guadagnare campo fin dalla risposta e irretendo poi l’avversaria con tutte le rotazioni del suo talento. Jabeur gioca in controbalzo, taglia il campo, cambia il ritmo, attira Gauff a rete con le smorzate, l’americana va in crisi e regala il break (4-3 Ons) liberandosi freneticamente di un comodo rovescio, che finisce lungo di chissà quanti metri. Gauff sembra sorpresa dal livello della rivale, Jabeur continua a giocare su una nuvola e, dopo aver sprecato un paio di set point sul 5 a 3, chiude per 6-4 il miglior set del suo 2024- senza concedere nemmeno una palla break- con il secondo ace dell’incontro.
SECONDO SET: Gauff reagisce e approfitta di un’avversaria improvvisamente stanca
Il dominio di Jabeur comincia a scricchiolare, minuto dopo minuto: Gauff si tranquillizza e nel quarto game breakka finalmente l’avversaria grazie alla pazienza del suo tennis (3-1) mentre Jabeur torna improvvisamente sulla terra dopo la trance agonistica degli ultimi minuti del primo set. La tunisina illude sé stessa, controbreakkando a sorpresa grazie ad un paio di scambi solidi e propositivi (3-2), ma si tratta di un fuoco di paglia, perché l’americana ha ormai cominciato a macinare il suo gioco mentre i colpi e gli spostamenti di Jabeur (13 errori non forzati nel secondo set, ma forse questa statistica è perfino generosa) sono diventati inesorabilmente faticosi. La numero 3 del mondo scappa ancora ma stavolta decide di non voltarsi più indietro e chiude il set con un parziale di tre game consecutivi (6-2), guadagnandosi l’opportunità di cominciare a servire nel terzo e decisivo parziale.
TERZO SET: Gauff scappa definitivamente, si complica la vita, ma alla fine chiude
L’epilogo della sceneggiatura della partita sembra ormai scontato, e infatti. E infatti Jabeur resiste ancora per pochi minuti (1 pari), e poi crolla definitivamente, con Gauff che scappa rapidamente sul 4 a 1 grazie ad un parziale di 12 punti a 4. La fiamma del talento della tunisina non si è però ancora del tutto spenta, e il pubblico lo capisce: Ons si riavvicina sul 2-4 e il dritto più bello di tutto il torneo (una specie di smash in cross da fondocampo, un vero e proprio lampo di classe che stupisce perfino uno dei raccattapalle) le regala la speranza dello 0-30 ma Gauff reagisce salvandosi con saggezza grazie a quattro punti consecutivi, perché la frenesia del primo set si è trasformata nella consapevolezza della campionessa (5-2). L’americana non capitalizza un match point in risposta e, chiamata a servire sul 5-3, si complica la vita, perché il dritto è improvvisamente entrato in modalità retromarcia: Jabeur approfitta di un doppio fallo, e si porta ancora sullo 0-30, per poi costruirsi addirittura l’opportunità della palla break, ma Gauff si salva con il servizio. Ons annulla un secondo match point scherzando l’avversaria grazie ad una smorzata deliziosa, ma al terzo cede definitivamente, buttando via il più semplice degli smash, e Coco Gauff può così festeggiare la seconda semifinale della carriera al Roland Garros.