Guarda il video del direttore Scanagatta
[12] J. Paolini b. [4] E. Rybakina 6-2 4-6 6-4
Jasmine Paolini (28 anni, numero 15 del ranking WTA) si qualifica per le semifinali del Roland Garros dopo aver sconfitto in tre set la numero 4 del mondo Elena Rybakina (24 anni) con il punteggio di 6-2 4-6 6-4 in 2 ore e 5 minuti di gioco. Da lunedì 10 giugno, grazie a questo splendido risultato, entrerà per la prima volta in carriera nella top 10 del ranking WTA: il tennis femminile italiano tornerà così ad avere una giocatrice nelle prime 10 dopo quasi otto anni, esattamente dal 29 agosto 2016 (si trattava di Roberta Vinci, che oggi ha commentato l’incontro per Eurosport, accompagnando idealmente Paolini verso questo traguardo). Per la prima volta nella storia l’Italia avrà un rappresentante sia nelle semifinali del singolare maschile (Jannik Sinner) che in quelle del singolare femminile di un torneo del Grande Slam.
Paolini ha cominciando il match alla perfezione- approfittando degli errori gratuiti di Rybakina- dominandolo fino al 6-2 4-3 40-15: a quel punto si è probabilmente resa conto di essere ad un passo dal trionfo più prestigioso della vita e ha sbagliato un paio di dritti crudeli, riaprendo così il match. Nel terzo set la tennista italiana ha però reagito da campionessa, imponendosi con classe e freddezza nella volata finale. Ora in semifinale affronterà Mirra Andreeva, vincitrice anche lei in tre set su Sabalenka. Tra l’italiana e la 17enne russa c’è un unico, recente, precedente: a Madrid dove ha vinto Andreeva.
Paolini è la quarta giocatrice italiana a raggiungere la semifinale al Roland Garros nell’era Open dopo Schiavone, Errani e Trevisan, mentre in generale la nona tennista azzurra della storia a raggiungere la semifinale in un torneo del Grande Slam (dopo Maud Levi Rosenbaum Blumenthal, Annelies Ullstein Bossi Bellani, Silvana Lazzarino, Francesca Schiavone, Sara Errani, Flavia Pennetta, Roberta Vinci e Martina Trevisan).
Primo set: Paolini è perfetta e domina una Rybakina troppo fallosa
Paolini comincia l’incontro con il piede giusto, breakkando subito l’avversaria ai vantaggi: quella che sembra una normale fase di studio, caratterizzata dalla tensione di un quarto di finale slam, diventa però con il passare dei minuti una vera e propria lezione della giocatrice italiana. Jasmine muove la palla e l’avversaria con una naturalezza sconvolgente, trovando tutti gli angoli e le rotazioni dei suoi colpi. Rybakina prova ad aggrapparsi in qualche modo al servizio- annullando proprio grazie alla battuta tre palle del doppio break tra il terzo e il quinto game- ma per il resto viene completamente abbandonata dal suo tennis: la kazaka commette infatti un errore gratuito dietro l’altro (alla fine del set saranno in totale addirittura 16) e nel settimo gioco crolla definitivamente, cedendo il servizio per la seconda volta (5-2 Paolini). Jasmine nel game successivo tiene la battuta a 15, concludendo alla perfezione e con il punteggio d 6-2 un parziale da incorniciare, nel corso del quale ha ceduto in totale solamente un punto al servizio (sul 5-2, 40-0).
Secondo set: Paolini, ad un passo dalla vittoria, subisce la rimonta dell’avversaria
La reazione di Rybakina è una di quelle reazioni un po’ troppo timide per diventare credibili, e Paolini continua a fare la partita, breakkando nuovamente l’avversaria nel terzo game (2-1 Jasmine): la numero 4 del mondo ritrova però all’improvviso un pizzico di lucidità tattica e strappa per la prima volta la battuta a Paolini grazie ad una splendida risposta di rovescio (2 pari). Ci si attende a questo punto il parziale decisivo di Rybakina- uno di quelli che spezzano i match- ma la campionessa di Wimbledon 2022 non riesce ad alzare il ritmo, perchè il tassametro dei suoi errori non forzati continua a segnare numeri sempre più alti, arrivando addirittura a 30 a metà del secondo set. Sul 3 pari Jasmine piazza di conseguenza un altro break ma nel game successivo non riesce a concretizzare il vantaggio, perché sul 4-3 40-15, forse, comincia a rendersi conto del contesto e del traguardo, ormai lì, ad un passo (un paio di errori crudeli, controbreak e 4 pari). Rybakina approfitta delle paure della rivale, lascia andare i piedi, mette un po’ a posto il mirino del diritto, limita gli unforced errors e chiude il set con un parziale di 13 punti a 5 (6-4 Rybakina da 4-3, 40-15 Paolini).
Terzo set: Paolini chiude l’incontro grazie ad una splendida volata finale
Il terzo e decisivo parziale si apre all’insegna della bagarre dei break: Paolini strappa per due volte consecutive il servizio all’avversaria ma in entrambi i casi restituisce immediatamente il favore, sprecando, nel corso del quarto game, un paio di palle del 3 a 1. La kazaka alza la percentuale di prime in campo, raggiunge la doppia cifra negli ace e lascia finalmente andare il braccio con i colpi a rimbalzo. Paolini, dal canto suo, replica senza paura, macina un tennis orgoglioso, difende due turni di battuta delicati e si arrampica sul 4 pari, per poi alzare ancora il livello nella volata finale. Rybakina torna a tremare e subisce il break, e nel game successivo Jasmine tiene a bada le emozioni, approfitta degli ultimi errori della rivale e tiene il servizio a 30, chiudendo al primo match point.
Paolini si gode il risultato più prestigioso della carriera e il primo ingresso in top 10, e, intervistata sul campo a fine partita da Marion Bartoli, lascia finalmente andare tutta la sua felicità: “Una gioia incredibile, un match difficilissimo, nel secondo set mi sono emozionata un pochino. Ma mi sono detta va bene così, lei è una campionessa slam. Io ho continuato a lottare e colpire ogni palla, così ho ottenuto la vittoria. Ho cercato di rimanere lì attaccata ad ogni punto e ho cercato di dimenticare cosa fosse accaduto nel secondo. Nel tennis può succedere e le cose possono cambiare, ho accettato la cosa continuando a lottare. È un privilegio e un piacere giocare qui, sono davvero contenta di aver trovato subito il ritmo su questo campo, è sicuramente uno dei più prestigiosi del mondo”.