[2] A. Zverev b. [Q] O. Otte 6-7(5) 6-3 6-4
Alexander Zverev riparte dal Terra Wortmann Open in scena a Halle dopo la finale persa di Parigi contro Carlos Alcaraz. Il tennista di Amburgo salta l’appuntamento di Stoccarda e inaugura la sua stagione verde come testa di serie numero due nella manifestazione della Sassonia-Anhalt. Il numero quattro del mondo impiega due ore e venti minuti per superare il trentunenne connazionale Oscar Otte, tennista di Colonia che rientra nel circuito maggiore dopo un’assenza che durava dallo scorso Wimbledon.
Otte passa indenne due turni di qualificazione contro Mensik e Lestienne senza perdere un set e riesce a strappare il primo parziale all’illustre avversario di primo turno. Nella frazione inaugurale i servizi fanno la voce grossa e solo per due volte i contendenti disputano i vantaggi, in entrambi i casi con Zverev alla battuta; Otte perde un solo punto sui diciassette disputati con la prima palla e Sasha risponde proprio con diciassette ace. Nell’inevitabile tie-break l’equilibrio persiste, con un minibreak per parte, fino al 5-4 per il tennista qualificato; qui Zverev cede il primo dei suoi turni al servizio e si arrende al secondo setpoint dopo un’ora di gioco.
Durante la seconda ora della partita Zverev prende progressivamente qualche parte di confidenza con il servizio del rivale, quanto basta per acciuffare tre palle-break e per trasformarne l’ultima nel corso del quarto game. Dopo il successo parziale l’atleta di Amburgo torna a focalizzarsi sui propri turni e, pur concedendo una chance all’avversario nel settimo game, non incontra particolari ostacoli per giungere al traguardo del set: 6-3 con “solo” otto ace ma un ottimo 82% di rendimento con la prima palla.
Otte potrebbe considerarsi soddisfatto e inconsciamente allentare la concentrazione nella partita decisiva, ma questo non accade, a dire il vero anche per la condotta irregolare del suo opponente, che dissemina il cammino fino al matchpoint di numerosi errori non forzati (quaranta al termine del match, a fronte di cinquantaquattro colpi vincenti). Zverev deve certamente conquistarsi la normalità dell’erba con i suoi meccanismi e Otte riparte con un discreto utilizzo dei colpi in chop per rallentare le sciabolate di Sasha.
Il game cruciale è il sesto: Oscar mette a segno una splendida palla corta di dritto per il 15-15 ma nello scambio successivo Zverev si para a rete e mette a terra la volée di dritto del 15-30. Il campione tiene alto il ritmo e guadagna due punti con altrettanti affondi in rete del suo rivale; il break è cosa fatta. Sul punteggio di 5-3 Sacha tratteggia una palla corta di rovescio a una mano pregevole e che gli vale lo 0-30 ma Otte risale la china e difende la battuta con l’aiuto di due servizi vincenti. Il decimo game è però troppo complicato per il generoso Oscar, che si arrende a un ace, il ventottesimo di Zverev: 6-4 per lui e secondo turno mercoledì con Lorenzo Sonego.
[6] S. Tsitsipas b. [WC] H. Squire 7-6(7) 7-6(2)
Stefanos Tsitsipas torna in campo dopo la sconfitta contro Carlos Alcaraz a Parigi e viene a capo di Henri Squire, ventitreenne di Duisburg con all’attivo solo quattro incontri nel circuito maggiore, di cui uno sempre ad Halle nel 2022, ma in grado di non sfigurare di fronte al numero 11 del ranking.
La frazione iniziale vede i duellanti predominare con le rispettive, pesanti prime palle ma non nega attimi di buon tennis: di Tsitsipas certo, lesto e fermo con il polso nei paraggi della rete, ma anche di Squire, che talvolta perde il dritto quando il greco trova gli spazi antistanti la linea di fondo con lo slice morbido e lo obbliga a spingere, ma che per il resto manovra bene e replica anch’esso con discreti tocchi con il taglio sotto. C’è solo una palla-break e la concede il tedesco nell’ottavo game: Henri serve due doppi errori ma nel frangente di massimo pericolo estrae il servizio vincente che sistema le cose.
Un’ora di buon tennis su erba è il preludio allo jeu decisif: ci sono subito due minibreak, cui fanno seguito dodici punti in fila per chi mette la palla in gioco. Squire serve otto volte senza mai ricorrere alla battuta di scorta; dimostra sangue freddo con tre servizi vincenti ma soprattutto salendo 6-5 con due soluzioni a sventaglio, dapprima a uscire e poi a rientrare, per spingere su due risposte dell’ateniese soffici ed insidiose.
Squire prova sul setpoint la risposta vincente da sinistra verso destra ma trova il corridoio; dopo il cambio di campo Tsitsi cura lo spavento con il servizio vincente del 7-6. La wild card di casa scrive 7-7 con la battuta ma nel palleggio successivo mette un dritto lungolinea in rete mentre si sta costruendo lo spazio per la stoccata: Stefanos ringrazia con un servizio-lampo e il set è suo.
Il canovaccio della seconda frazione rende ancora più onore ai servizi scintillanti dei due protagonisti, che non devono fronteggiare palla-break alcuna, perdendo complessivamente solo sette punti quando entrano le battute principali. Con buona personalità Squire non trema mai e si porta al tie-break forte dell’esperienza del parziale precedente.
Il secondo shootout è però meno avvincente; Squire cede dal punto di vista mentale e commette qualche errore di troppo, a cominciare dal rovescio in uscita dal servizio nel punto inaugurale. Stefanos piazza il 3-0 con una elegante volée bassa di dritto e gira sul 4-2. Dopo il cambio di campo Henri non oppone più resistenza e per il greco c’è il 7-2: l’avversario di secondo turno per lui sarà Struff oppure Darderi, frenati martedì dalla pioggia.