La Germania, oltre che nella figura di Sasha Zverev, si contraddistingue come uno dei Paesi con il più alto numero di tornei su erba. Oltre ad Halle infatti questa settimana si sta disputando anche il Grass Court Championships Berlin, WTA500 che si svolge appunto nella capitale tedesca con un vero parterre di primo livello. A partire dalla prima testa di serie, la n.2 del mondo Coco Gauff, che ha faticato solo un set per vincere il proprio ottavo contro Ekaterina Alexandrova. 7-6(6) 6-2 il risultato, con tanto però di 3 set point annullati nel tie-break del primo parziale, prima di dilagare soprattutto psicologicamente nel secondo. Il servizio, con 7 ace e l’80% di punti vinti con la prima, hanno fatto la differenza per la classe 2004, di gran lunga superiore anche nello scambio.
Gauff raggiunge dunque il terzo quarto di finale su erba, secondo a Berlino dove nel 2022 si arrese in semifinale a Ons Jabeur. Che curiosamente sarà la sua avversaria nel prossimo incontro, dopo aver sofferto non poco contro la sempre più convincente e meno sorprendente Linda Noskova. 6(5)-7 6-3 6-4 il finale in favore della tunisina, alla dodicesima rimonta in carriera sull’erba. Prova di forza mentale e grinta che le regala l’ottavo quarto di finale in carriera (5-2 i precedenti, compresa la sconfitta della scorsa settimana a Nottingham) e secondo in terra tedesca. Dopo un difficile primo set i tagli e le variazioni di Jabeur, armi fondamentali sull’erba, le hanno permesso di spiccare il volo e di rimandare (non bocciare) una Noskova sempre più sulla cresta dell’onda, evitando un pesante upset. Specie considerando che Ons è stata anche campionessa qui, nel 2022.
Si è andato a comporre, in questo caso non senza sorprese, anche l’altro quarto di finale della parte alta. In una partita comunque alla vigilia non scontata, a lasciarci le penne è stata la tds n.6 Qinwen Zheng, regolata con un perentorio 6-4 6-4 dall’ex n.1 al mondo in doppio Katerina Siniakova. La ceca, che da lunedì rinnoverà il proprio best ranking almeno al n.27 al mondo, ha così raggiunto per la quarta volta un quarto di finale su erba, il più prestigioso dopo Birmingham e i due a Bad Homburg, dove l’anno scorso vinse. Ha saputo ben gestire un’avversaria ostica come la cinese, tenendo in mano dall’inizio il primo set e mettendo in mostra ottime doti di lottatrice recuperando lo svantaggio e tenendo a distanza l’avversaria nel secondo. Vittoria dunque più che meritata per Siniakova, che affronterà ai quarti Jessica Pegula.
L’americana, quarta testa di serie, ha messo in campo tutta la sua solita regolarità per battere Donna Vekic con un rapido 6-4 7-5 in meno di un’ora e mezza. Nonostante il punteggio la n.5 al mondo è infatti stata sempre in controllo, prendendosi solo un minimo rischio andando sotto di un break nella metà del secondo set, e trovandosi 2-4. La maggior costanza da fondo e una superiore qualità in spinta hanno permesso all’americana di ricucire presto lo strappo per andare poi a chiudere abbastanza agevolmente. Pegula così per la quarta volta in carriera raggiunge le ultime otto in un torneo su erba, seconda a Berlino. Cerca però ancora la prima semifinale, con la ferita di Wimbledon 2023 ancora aperta.
Vittoria in due set per Aryna Sabalenka su Daria Kasatkina, praticamente mai in partita se non per il sussulto verso il finale di match quando all’ottavo game ha riagguantato l’avversaria lanciata verso il traguardo. Non abbastanza per evitare il 6-1 6-4 in poco più di un’ora di gioco per un’Aryna quasi sempre irresistibile.
Inizio di match stregato per Kasatkina, o più probabilmente benedetto per Sabalenka. La bielorussa trova ottimo responso dal solito pressing da fondo, piazzando tante risposte profonde che non permettono mai alla russa di entrare nello scambio. Arrivano così, suggellati da due vincenti, break rapidi e senza troppo sforzo per Aryna. Da lì in poi é quasi una formalità per la n.3 al mondo tenere il servizio (tante prime, e soprattutto efficaci) per poi chiudere un primo set dominato e forse mai realmente neanche iniziato dell’avversaria, in 22 minuti.
Nel secondo parziale, Kasatkina cerca di rimanere almeno aggrappata ai propri turni di battuta. Sembra essere a metà dell’opera quando ha la palla del 3-2, ma Aryna risponde sempre e le basta un colpo per prendere in mano lo scambio in modo decisivo. Se poi Daria commette anche un errore, ecco che in un attimo arrivano i tre punti che valgono il break per Sabalenka che poi consolida, 4-2.
Kasatkina rimane in scia e addirittura acciuffa il 4 pari, riuscendo per una volta a muovere efficacemente l’avversaria. È un fuoco di paglia, però, perché apre il game successivo con un doppio fallo e gli altri punti non vanno molto meglio. Sabalenka serve per chiudere e così fa, con il piccolo brivido di una seconda battuta molto profonda sul 30 pari, e raggiunge ai quarti Anna Kalinskaya.