[5] T. Paul b. L. Musetti 6-1 7-6(8)
Tommy Paul vince i Cinch Championships in scena al Queens’ Club di Londra superando 6-1 7-6(8) il nostro Lorenzo Musetti, alla sua prima finale sul verde. Abbiamo seguito un match sostanzialmente a senso unico nel primo set, dominato dall’americano in virtù di una poderosa battuta e di un forcing privo di tentennamenti. Nel secondo set quando sembra vicino il successo per il nordamericano, Musetti si riprende e gioca meglio dell’avversario, e solo pochi dettagli nel tie-break sottraggono al nostro rappresentante un terzo set nel quale avrebbe potuto far valere il suo tennis in crescita.
Bravissimo Paul che centra il suo terzo titolo ma Lorenzo non esce bocciato. L’estroso tennista di Carrara ha infatti confermato i miglioramenti che nelle ultime due settimane lo hanno portato, oltre all’atto conclusivo a Londra, anche alla semifinale di Stoccarda: il posizionamento in risposta, i movimenti più brevi e l’efficacia del rovescio slice sono cresciuti in qualità. Forse servirebbe qualche discesa in più a rete per lasciare al rivale il dubbio della possibile iniziativa di volo, ma i progressi rivelati fino a ora lasciano ben sperare in ulteriori sviluppi. Ora vedremo a Wimbledon quanta strada potrà fare Lorenzo, sicuramente in fiducia dopo queste ultime due settimane.
Primo set: Paul perfetto, Musetti non gioca male ma non incide
Musetti prova a non stare troppo indietro in posizione di ribattuta, sapendo di concedere un vantaggio importante al rivale; Paul parte a sua volta benissimo in risposta e quando spinge avvisa il rivale di essere già alla giusta temperatura con i propri colpi. Musetti disegna colpi bellissimi in contenimento e mette in campo un paio di passanti in corsa pregevolissimi; il carrarino utilizza bene anche il rovescio tagliato per rompere il ritmo dell’avversario, ma in generale comanda di rado lo scambio. Paul è pressoché perfetto nella prima parte della frazione e coglie il break nel secondo game.
L’efficacia alla battuta è un ingrediente determinante nel 4-1 che Tommy raggiunge in ventuno minuti: due ace per lui contro nessuno di Lorenzo e soprattutto il 70% di prime palle in gioco, con Musetti che si ferma venti punti più in basso. Nel sesto game il carrarino serve con maggiore costanza ma ugualmente Paul mostra di non soffrire il colpo di inizio gioco dell’azzurro e spinge anche quando ne deve fronteggiarne le variazioni di ritmo.
Musetti pizzica il net quanto basta perché il suo dritto prenda la strada dell’out, concedendo una palla per il secondo break. Lo scambio seguente è bellissimo ed esemplificativo: Musetti cerca spazi con il dritto ma il lavoro di Paul a fondocampo denuncia preparazione atletica e intelligenza tennistica di prim’ordine; l’americano subisce ma ribalta il palleggio e chiude il punto del 5-1 con un cross di dritto in risposta a un colpo analogo dell’atleta toscano semplicemente formidabile.
Dopo trentadue minuti, siamo al 6-1: Paul è magnifico mentre Lorenzo non gioca male ma semplicemente non trova la via per fare male con il servizio e il forcing; per entrambi ci sono sette colpi vincenti e Musetti, con otto errori gratuiti, ne assomma solo uno in più dell’americano.
Secondo set: Musetti conquista il tie-break ma manca un setpoint e si arrende
Lorenzo deve cercare nella propria battuta la risorsa che gli permetta una vita più semplice nei propri turni, per poi cercare di parare in risposta le fiondate del suo rivale e trasmettergli qualche dubbio. L’italiano vince facilmente il primo game del set e nel secondo game risale da 30-0 con due dritti vincenti, uno in risposta e uno in corsa lungolinea, assolutamente da antologia, ma Tommy risolve la situazione critica con l’aiuto della battuta. Musetti prova il movimento minimo in risposta per contrare il colpo senza muovere troppo la racchetta, espediente che può tornare untile nel prosieguo del set.
In generale i progressi alla battuta di Lorenzo sono evidenti: la prima palla entra un po’ più spesso e Paul assume una posizione più dimessa in ricezione, riuscendo meno efficace in contrattacco. Musetti tiene i primi due turni con decisione e si porta sul 2-1. Nei primi tre game al servizio il toscano colleziona il primo ace della finale e punzecchia con lo slice esterno da destra, soluzione che destabilizza lo statunitense; Lorenzo prova con successo anche il serve and volley, pescando in contropiede il rivale con la volée di rovescio.
Dove però si continua a giocare poco è nei turni di servizio di Paul, assolutamente padrone del palleggio e capace, comunque, di inviare tre assi: il 3-3 dopo venti minuti conta solo quattro scambi a favore di chi risponde. L’incantesimo si spezza proprio nel settimo game: Paul torna ad alzare la pressione e si spinge fino allo 0-40 incassando una volée di dritto dell’italiano oltre la riga di fondo. Musetti annulla la prima palla-break con il dritto ma sulla seconda mette in corridoio un disimpegno di rovescio in cross.
Quando il traguardo sembra vicino si materializza il game perfetto: Lorenzo incassa il doppio errore del 15-15 e spinge una risposta di dritto in allungo che Paul può solo osservare. Sul 30-30 nuova ribattuta in drive incrociato, sulla quale lo statunitense abborraccia un recupero che però casca in corridoio. Cosa può ancora succedere sul 30-40? Semplice, una risposta vincente di rovescio. Musetti è di nuovo in sella e si prende con la battuta il 6-5 che gli assicura l’approdo al tie-break.
Il pubblico neutrale saluta gli sprazzi di talento puro e la rimonta dell’azzurro, che si reca in ribattuta; arriva comunque il tie-break e Musetti raccoglie il 4-1 con due servizi vincenti consecutivi. Paul è in difficoltà ma ritrova la verve che lo aveva contraddistinto, procurandosi con un parziale di 5-1 il primo matchpoint. Lorenzo annulla tutto con un cross di dritto sulla riga e si prende un setpoint, che Paul vanifica in spinta.
Musetti cancella un‘altra palla-gara con un ace ma trova il corridoio con un dritto e la terza chance per Tommy è quella che lo porta al titolo. Vince lui, bravi entrambi.