È un giovedì di parecchie sorprese quello che chiude il prospetto dei primi due turni di Wimbledon. Non sono poche, infatti, le teste di serie cadute, ma anche chi va avanti lo fa non senza difficoltà. Novak Djokovic ha superato la wild card di casa Fearnley in quattro set – Nole sfiderà Popyrin in un terzo turno già più impegnativo dei primi due – mentre hanno rischiato tantissimo Shelton, Shapovalov e Dimitrov, tutti sopravvissuti al quinto set. Ci sono però diversi risultati a sorpresa, come le sconfitte di Draper e Khachanov, ma anche i pronostici rispettati da Rune, Fritz e Zverev. Ecco come sono andate le partite.
C. Norrie b. [28] J. Draper 7-6(3) 6-4 7-6(6)
Una delle sorprese di giornata va in scena sul Campo 1, dove nel secondo derby britannico è incredibilmente Cameron Norrie a staccare il pass per il terzo turno, sconfiggendo la brutta copia di Jack Draper. Norrie ha certamente dimostrato di poter far bene su questi campi, visto che nel 2022 raggiunse le semifinali, ma certo non proveniva da un momento brillante. Tutto l’opposto del suo avversario insomma, che arrivava a Wimbledon da grande speranza britannica e n°1 del suo paese.
Dopo un primo set molto equilibrato, senza l’ombra di una singola palla break e risolto solo al tie-break, Draper ha perso la bussola (oltre al primo parziale), finendo subito sotto 0-4 nel secondo. Il n°28 del tabellone era anche riuscito a recuperare uno dei due break, ma lo sforzo è stato vano. Quando sembrava essersi rimesso in piedi – 5-2 nel terzo – ecco arrivare un altro passaggio a vuoto del n°1 britannico, che ha perso il servizio a zero e si è nuovamente arreso al tie-break. 7-6(3) 6-4 7-6(6), che riceve anche i complimenti da Kyrgios: “può essere molto pericoloso su questa superficie”. Per il n°42 del mondo ora c’è Sascha Zverev.
[4] A. Zverev b. M. Giron 6-2 6-1 6-4
Parli del diavolo, spuntano le corna. Mentre tutti gli occhi erano puntati sul Centre Court per lo splendido tributo ad Andy Murray, Alexander Zverev approfitta delle poche attenzioni su di lui e avanza in sordina, dominando Marcos Giron. Un match in cui lo statunitense, che pure veniva da ottimi risultati come gli scalpi di Rublev e Berrettini ad Halle, non ha potuto nulla contro il n°4 del mondo. Con 12 ace, 88% di punti vinti con la prima e zero palle break concesse Zverev firma la condanna sportiva di Giron, breakkato sei volte (su otto chance) e dominato in tutti gli aspetti. 6-2 6-1 6-4 in poco più di un’ora e mezza per il tedesco, che senza lo spauracchio Draper al terzo turno può pensare di fare strada anche su una superficie che non è proprio la sua prediletta.
[13] T. Fritz b. A. Rinderknech 6-3 6-4 3-6 6-4
Dovesse vincere al terzo turno, Zverev potrebbe trovare agli ottavi Taylor Fritz, a patto che lo statunitense sconfigga prima Alejandro Tabilo, sopravvissuto a Flavio Cobolli. In una sfida dai mille significati Fritz è partito alla grande contro Arthur Rinderknech, con il quale non c’è proprio un gran rapporto. Il nordamericano si è presto portato avanti di due set, recuperando dallo 0-40 nel decimo game del secondo, salvo poi (come spesso accade) scendere leggermente ad inizio terzo parziale, quanto basta per comprometterlo del tutto. Grande equilibrio anche nel quarto set, spezzato soltanto in un decimo game che sorride ancora a Fritz, bravo ad imporsi 6-3 6-4 3-6 6-4 e a dire al suo avversario “fai buon viaggio verso casa“.
E. Ruusuvuori b. [11] S. Tsitsipas 7-6(6) 7-6(10) 3-6 6-3
La grande sorpresa di giornata è la sconfitta di Stefanos Tsitsipas, che saluta Londra al secondo turno contro un ottimo Emil Ruusuvuori. Il greco parte subito indietro di un break, riuscendo però a recuperarlo e ad arrampicarsi fino al tie-break, dove però il finlandese è più cinico. Nessun break nell’equilibratissimo secondo set, vero ago della bilancia della partita. Nel secondo tie-break di giornata Tsitsipas manca tre set point e, alla terza chance in favore del suo avversario, commette un dolorosissimo doppio fallo che manda Emil avanti di due set.
Come successo anche a Fritz, il terzo set è interlocutorio, ma fa specie che a vincerlo sia Tsitsipas in versione underdog. Nel quarto parziale, infatti, un grande Ruusuvuori sale in cattedra, fa i buchi col dritto, non concede nulla al servizio e va a vincere 7-6(6) 7-6(10) 3-6 6-3, conquistando il suo primo terzo turno in uno Slam. Ad attenderlo c’è bum bum Perricard: il lucky loser francese ha infatti annichilito il povero Nishioka, spazzato via 6-4 6-1 6-2 in un’ora e mezza. È, questo, uno spicchio di tabellone che interessa molto da vicino a Lorenzo Musetti, che se dovesse battere Comesana al terzo turno sfiderebbe proprio Ruusuvuori o Perricard. Si sono visti percorsi più complicati per i primi quarti di finale Slam in carriera.
[15] H. Rune b. T. Seyboth Wild 3-6 6-3 6-2 6-2
Poteva non avere vita facile Holger Rune, che invece nel giro di due ore e un quarto ha sbrigato abbastanza comodamente la pratica Thiago Seyboth Wild. Il brasiliano era partito a raffica, con un punto concesso in tre turni di battuta e un primo set incassato abbastanza comodamente, salvo poi subire il veemente rientro del danese. Rune ha iniziato a macinare gioco e, dopo aver pareggiato i conti, ha preso il largo e chiudendo con un doppio 6-2 terzo e quarto set.
Finisce dunque 3-6 6-3 6-2 6-2 per il n°15 del tabellone, che al terzo turno non sfiderà come da pronostico Karen Khachanov, bensì Quentin Halys. Il francese, grazie anche a 24 ace e all’86% di punti vinti con la prima, si è infatti imposto a sorpresa dopo quasi tre ore, rimontando due volte un set di svantaggio: 4-6 6-3 3-6 6-3 6-4. Chi vince agli ottavi avrà probabilmente in premio Novak Djokovic.