Anche da queste partite si riconoscono i predestinati. Che Mirra Andreeva abbia un futuro luminoso dinanzi a sé non è uno scoop, ma nella semifinale del torneo di Iasi ha dato prova di grande carattere, sicuramente non in una delle sue giornate migliori. La stellina russa porta a casa una partita dove era spalle al muro riuscendo a ribaltare più volte Olga Danilovic, a cui rimangono sicuramente tanti rimpianti. La tennista diciassettenne è autrice di un grandissimo comeback e centra la prima finale WTA battendo in tre set la rivale serba con il punteggio di 3-6 6-3 7-6(1). Tra la semifinalista dello scorso Roland Garros e il primo trofeo nel circuito maggiore c’è colei che ha battuto anche la pioggia rumena, la connazionale Elina Avaneysan che nello stesso giorno ha battuto la padrona di casa Jacqueline Cristian e fatto sua la semifinale con Chloe Paquet con il risultato finale di 6-2 6-3.
[1]M.Andreeva b. O.Danilovic 3-6 6-3 7-6(1)
Le capacità di problem solving sicuramente non le mancano, nonostante la giovane età suggerirebbe tutt’altro. Mirra Andreeva recupera un match che sembrava finito, come araba fenice riesce a trovare la forza mentale per ribaltare un match che la vedeva sotto 5-2 e il suo game di servizio che recitava un nefasto 15-40. Si lecca le ferite, invece, la sconfitta dell’incontro Olga Danilovic che è stata avanti per tutto il match e ha dato l’impressione di essere più in palla della diciassettenne russa, salvo poi sciogliersi nel momento di far partire i titoli di coda sulla semifinale. Sorprende la tempra della 2007 non solo per i pochi anni all’attivo nel circuito ma soprattutto perché durante l’incontro erano stati alcuni scatti di ira, con racchetta scagliata a terra, che tradivano uno stato di malcontento per quello che stava esprimendo in campo. Un’incostanza denotata non solo nel primo set dominato dalla serba, ma anche quando, dopo aver raddrizzato le cose nel secondo parziale, agli albori del terzo si era fatta riprendere due volte da Olga. Quando sembrava completamente uscita dal match sotto 5-2 15-40, la russa si riassetta e lascia che sia la rivale a sbagliare qualcosina. Atteggiamento che premia con la rivale che perde servizio e certezze, fino a farsi trascinare nel tie break. Ormai il disastro è servito, con Danilovic che sciupa tutto arrendendosi 7-1, mentre Mirra centra la prima finale WTA nel modo più eroico possibile.
E.Avaneysan b. C.Paquet 6-2 6-3
Evidentemente neanche la pioggia riesce a spegnere il momento on fire di Elina Avaneysan. Il fuoco da cui si fa scaldare la tennista russa è di quelli ad alte temperature, capace di farle conquistare due vittorie nello stesso giorno. I due biglietti staccati dall’atleta con origini armene sono quello per la semifinale in mattinata e, dopo qualche ora per riposare, quello per la finale a chiudere il programma di giornata. Prima non si distrae e chiude la pratica iniziata ieri con Jaqueline Cristian nei quarti di finale con un 7-5 6-4, mentre fatica sicuramente meno al cospetto della francese Chloe Paquet che viene regolata 6-2 6-3, probabilmente con un passivo più pesante di quello che la sfida abbia espresso. Un’ora e mezza dove la transalpina avrebbe anche opportunità di impensierire maggiormente la rivale ma nessuna delle cinque palle break totali ha avuto esito positivo, lasciando campo al cinismo della russa che ha avuto il sopravvento. La finale sarà, quindi, a tinte russe con il derby con Mirra Andreeva.