Il protagonista del giorno al National Bank Open presented by Rogers, almeno a queste latitudini, è senz’altro Matteo Arnaldi, autore di una bellissima vittoria contro un ex semifinalista di questo torneo come Karen Khachanov. Vittoria che lo proietta in ottavi concedendogli una buona occasione contro Alejandro Davidovich Fokina. D’altronde si sa, l’appetito vien mangiando, e un’altra vittoria potrebbe rilanciare un azzurro apparso molto positivo nell’intervista esclusiva post gara con il nostro inviato in Canada Giovanni Pelazzo.
“Sono contento“, esclama Arnaldi, “è stata una bella partita, ho giocato bene nei momenti importanti. Sono andato set e break sopra, lì ho giocato l’unico brutto game della partita, con un paio di errori, ma sono riuscito a riprendermi subito. Sono stato molto solido nei momenti importanti, sapevo che lui poteva concedermi qualcosa. Poi nell’ultimo game 40-15 sono riuscito a brekkare. Mi piace come ho giocato. Come ho detto ieri volevo cercare di alzare il livello e credo di averlo fatto oggi ancora di più. Sicuramente cercherò di migliorarmi ancora“.
Come detto ora affronterà Davidovich, in uno spicchio di tabellone apertosi dopo la caduta di tante teste di serie. “Ma per ora mi concentrerò sul mio prossimo avversario“, ammonisce Matteo, “ho visto che è uscito Medvedev, mi sarebbe piaciuto giocare anche con lui. Ci ho perso tre volte su tre, ma l’ultima 6-4 al terzo a Madrid, giocando molto bene. Ma va bene lo stesso… anzi da un punto di vista forse è anche meglio, lui gioca molto bene su questi campi. Davidovich ha giocato la settimana scorsa contro Flavio, avevo guardato un pezzo di quella partita“.
E proprio a tal proposito potrebbe essere anche utile chiedere un consiglio a Cobolli, nonostante la diversità del gioco dei due: “Di solito io e Flavio ci scambiamo due parole, ma non prendo tanto conto perché siamo due giocatori diversi. Sicuramente può darmi qualcosa, ma me la studierò da solo, la prepareremo per bene con il mio team. Sono contento del livello che ho espresso oggi e spero di esprimerlo uguale o di migliorare sempre di più partita dopo partita“. Miglioramenti come quelli del nostro tennis, che ha ormai quasi ogni settimana un motivo per festeggiare.
“Nell’ultimo mese non ho giocato benissimo“, ammette l’azzurro, “dopo Wimbledon è stata dura. Ho perso una partita in cui ero due set avanti contro Tiafoe, che stava giocando molto bene come poi ha dimostrato perdendo con Alcaraz al quinto. Ho fatto un po’ fatica subito dopo quella partita, non è mai facile perdere quando sei due set a zero sopra anche perché stavo giocando molto bene. C’è stato un piccolo calo, poi alle Olimpiadi ho iniziato a ritrovare piano piano il mio tennis anche se ho giocato non benissimo. Sono contento che il cemento americano mi ha portato due buone partite e spero di continuare così”, ha concluso Arnaldi.