Ogni volta che torniamo a parlare del Challenger di Todi sappiamo perlomeno un paio di cose: innanzitutto che siamo a Ferragosto e poi che continua l’avventura di MEF di Marcello Marchesini che qui officia da sempre, celebrando il torneo da cui tutto ebbe inizio e che quest’anno è giunto alla 16esima edizione. Agli Internazionali di Tennis Città di Todi – Sidernestor Tennis Cup, categoria 75, erano 14 gli italiani in tabellone, più altri 10 che non hanno superato il barrage delle qualificazioni. A proposito di qualificazioni, partiamo proprio da qui per segnalare la bella prestazione dell’italo-argentino Facundo Juarez e del 22enne ligure Luca Castagnola. Ma soprattutto del ‘bimbo’ Pierluigi Basile, 17enne pugliese che non solo ha superato le qualificazioni (Aboian e Rottoli le sue vittime), ma poi ci ha preso gusto nello scoprire che in fin dei conti il tennis dei grandi è alla sua portata. Così ha battuto all’esordio in un tabellone Challenger il romano Gabriele Pennaforti che era reduce da un ottimo periodo e anche da un’ottima partenza nel match in questione. Basile infatti ha dovuto recuperare un set di svantaggio fino alla vittoria per 6-7(1) 6-4 6-3 dopo oltre tre ore di battaglia. Il giovane talento di Martina Franca, primo classe 2007 a superare un turno in un Challenger, ha commentato ridendo: “Direi che non è male! All’inizio ero molto teso ma forse aver perso il primo set mi ha aiutato a lasciar andare il braccio”. Gli è poi stato fatale l’incrocio con Carlos Taberner (n.261, ma in top 100 non più tardi di due anni fa) che già nel terzo gioco conquista il break approfittando di un banale errore dell’azzurro sulla volée dopo che aveva seguito a rete un bellissimo rovescio in back. Ma il ragazzo non si lascia certo intimorire, la sua pallina viaggia veloce e il suo splendido rovescio ad una mano lascia spesso sul posto lo spagnolo. Così nel sesto gioco recupera il break e mentre il pubblico pregusta già il testa a testa, al tennista pugliese si spegne improvvisamente la luce: dieci minuti di black out che regalano il set al suo avversario. Il secondo parziale corre sui binari della più perfetta parità fino al sesto gioco in cui Basile si disunisce commettendo qualche errore non forzato e alla quarta occasione cede il servizio. È l’inizio della fine perché l’azzurro comincia anche ad innervosirsi e lo spagnolo prende definitivamente il sopravvento su Pierluigi, cui non bastano i consigli di coach Alessio Torresi e il tifo di Jacopo Berrettini. Ma del ragazzo risentiremo sicuramente parlar perché il talento c’è tutto, al netto del tanto lavoro che ancora l’aspetta.
Se i titoli se li è presi tutti il ragazzo pugliese, non vorremmo però dimenticare i nostri tre atleti che hanno raggiunto i quarti di finale: Stefano Travaglia, Lorenzo Giustino e Facundo Juarez. Giocatori esperti che nei quarti troveranno ad aspettarli rispettivamente Gastao Elias (n.329), Santiago Rodriguez Taverna (n.280) e Cezar Cretu (n.315). Tutti avversari più che rispettabili, ma non saremmo troppo stupiti se gli italiani facessero tripletta.
Fuori all’esordio Gabriele Piraino, Giovanni Fonio e Gianluca Mager che ha perso con un doppio 6-3 dal 22enne britannico Felix Gill (n.305) che in certi momenti sembra un giocatore di vertice per poi reincarnarsi subito dopo nei panni di un mediocre giocatore di circolo. Si dice che i mancini siano un po’ particolari, questo ragazzo lo è decisamente. Stessa sorte per Andrea Picchione. Solo un turno in più sono riusciti a regalarsi Francesco Maestrelli, Franco Agmamenone e Luca Castagnola e l’unico che può tornare a casa soddisfatto è quest’ultimo.
Risultati di mercoledì 14 agosto
1° turno
Stefano Travaglia (1) b. Juan Bautista Torres (Alt) 5-7 6-3 6-4
Carlos Taberner b. Geoffrey Blancaneaux (7) 6-3 6-1
2° turno
Stefano Travaglia (1) b. Carlos Lopez Montagud 6-4 6-4
Luka Pavlovic (Q) b. Francesco Maestrelli (4) 2-6 6-2 6-3
Carlos Taberner b. Pierluigi Basile (Q) 6-3 6-3
Cezar Cretu b. Felix Gill 2-6 7-6(5) 6-4
Facundo Juarez (Q) Luciano Emanuel Ambrogi (Q) 6-3 6-2
Lorenzo Giustino b. Matej Dodig 4-6 7-6(1) 6-1
Santiago Rodriguez Taverna b. Luca Castagnola 7-6(7) 6-3
ALTRI CHALLENGER – Parecchi erano i nostri ragazzi che a Cary (Challenger 100, cemento) in North Carolina hanno colto l’occasione per scaldare i motori in vista delle qualificazioni degli US Open. Bene Mattia Bellucci che conferma il suo buon momento facendo fuori all’esordio l’insidioso coreano Seongchan Hong (n.156), per poi battere con un doppio 6-2 il 19enne Nishesh Basavareddy (n.276), arrivato in campo direttamente dall’Università di Stanford, ma già con due finali Challenger all’attivo: Fairfield 2023 e Cranbrook un mese fa.
Il ragazzo merita qualche annotazione, fosse anche solo per aver trionfato lo scorso maggio nel Trofeo Bonfiglio, in genere sicuro indizio di talento. Figlio d’indiani emigrati a Newport dal sud dell’India gioca con gli occhiali da vista perché è miope e ha già subito tre operazioni al ginocchio destro. Oggi non ha fatto una gran impressione ma Bellucci è bravissimo a far giocare male gli avversari. Adesso al tennista lombardo tocca il Kazako Mikhail Kukushkin che a 36 anni è sceso molto in classifica (n.121) ma che nel 2019 fu n.39 e rimane avversario da prendere con le molle. Male invece Francesco Passaro e Matteo Gigante che non hanno superato il primo turno, battuti rispettivamente da Aslan Karatsvev (n.99) e Roman Safiullin (n.66), entrambi russi ed entrambi teste di serie.
Si giocava anche in Polonia sul cemento del Challenger 75 di Kozerki (piccolo paese nella regione di Masovia, nella Polonia centro orientale) dove c’era il solo Giovanni Oradini che purtroppo ha ceduto all’esordio contro l’estone Mark Lajal (n.255) col punteggio di 6-3 3-6 7-5.