[3] A. Sabalenka b. [10] L. Samsonova 6-3 6-2
Aryna Sabalenka c’è e lo dimostra in un match convincente contro Liudmila Samsonova terminato 6-3 6-2 e che permette alla bielorussa di ritrovare Iga Swiatek in semifinale del Cincinnati Open. Il testa a testa più recente è datato 18 maggio 2024 in quel di Roma con il successo della polacca nella finale degli Internazionali. Torniamo però sul match disputato a Cincinnati dov’è stata tutt’altra partita: Samsonova ha retto l’urto per un set, salvo poi crollare colpo dopo colpo alla numero due del mondo.
1° set: Samsonova spreca, Aryna no!
Un incontro che sin dalle prime battute si rivela tutt’altro che semplice per Sabalenka. Al terzo game, Samsonova sfiora il colpo grosso con ben due breakpoint a favore consecutivi, ma è brava Aryna a mantenere la calma e a salvarle entrambe. Oltre al lato sportivo, naturalmente, questo doppio salvataggio iniziale è fondamentale a livello mentale. A differenza di Liudmila, Aryna non se lo fa ripetere due volte e alla prima occasione per rubare il servizio mette subito a segno il punto portandosi sul 4-2. Quando l’inerzia sembrava ormai completamente dalla parte della bielorussa, Samsonova non si tira affatto indietro e tenta di recuperare il servizio perduto, ma ci va solamente vicina con l’ennesima palla break sprecata del primo set. Sabalenka sembra acquisire ogni volta più fiducia, anche se si legge sul suo viso un po’ di dissenso per le grandi potenziali occasioni regalate all’avversaria. A proposito di regali, proprio Sabalenka “restituisce” i favori vanificando due set point sul servizio di Samsonova. Tutto risolto però nel game successivo dove chiude a 30. Percentuali relativamente basse da una parte e dall’altra, statistiche viziate anche da alcuni errori di troppo.
2° set: crollo Liudmila, troppo facile per Sabalenka
La combinazione “set perso” più “tre breakpoint sprecate” ha naturalmente tagliato le gambe a Samsonova che affronta il nuovo set con grande difficoltà. In un dispendioso primo game, Liudmila cede il passo (e il servizio) a Sabalenka che ora più che mai sente di avere tra le mani il match. Dopo un turno di servizio esemplare, Aryna ruggisce e strappa un altro break. Samsonova conta appena tre “15” in altrettanti game ma sopratutto una confusione mentale parecchio importante dopo questo “uno-due” di Aryna a livello di break, un manifesto chiaro di come sta volgendo al termine questo incontro. Parlare della partita da qui in avanti è una formalità dato che Sabalenka non molla un centimetro e chiude in tranquillità il discorso. La differenza l’ha fatta anche il servizio con una clamorosa percentuale del 93% di punti con la prima di servizio (13 su 14). Insomma, Samsonova praticamente nulla in risposta anche se va detto che a livello mentale la tennista numero 17 al mondo era senza dubbio segnata da un set iniziale dove avrebbe potuto e dovuto approfittare maggiormente delle sbavature di Aryan, pressoché perfetta nel secondo set dove ha chiuso in 38 minuti.