Naomi Osaka è ormai ben lontana dalla giocatrice dominante vista tra il 2019 e il 2021, capace di vincere quattro Slam e di risultare praticamente ingiocabile sul cemento. Problemi fisici, maternità, troppi mesi lontana dai campi ne hanno precluso le possibilità di rimanere sulla cresta dell’onda. L’unica linea continua tra le due parti della carriera è stata la presenza di Wim Fissette, allenatore che in passato ha collaborato anche con Clijsters, Halep, Azarenka e Kerber. Il belga è arrivato nell’angolo della giapponese sul finire del 2019, rimanendoci fino al 2022 e vincendo con lei l’US Open 2020 e l’Australian Open 2021, oltre a due finali 1000.
Fissette è poi tornato al fianco di Naomi al seguito del suo lungo stop, la scorsa estate, provando a riaccendere la fiamma della sua carriera. Nell’ultimo anno Osaka ha riconquistato la top 100, (attualmente è n.75 al mondo), vinto contro top 20 e messo in scena la probabile partita dell’anno, almeno a livello Slam, contro Swiatek al Roland Garros. Ma il livello di un tempo rimane ancora un lontano ricordo. E così, nella giornata di venerdì 13 settembre, tramite il proprio profilo Instagram l’ex n.1 al mondo ha annunciato la sua separazione da coach Fissette con queste parole: “Anni, Slam e un sacco di ricordi. Grazie Kim per essere stato un grande allenatore e una persona anche migliore. Ti auguro il meglio“.
Non ci sono ancora notizie ufficiali, ma stando a quanto riportato dal sito Opencourt, il principale candidato a sedersi prossimamente sulla panchina di Osaka dovrebbe essere nientemeno che Patrick Mouratoglou, ex allenatore di Serena Williams nella parte conclusiva della sua carriera e recentemente separatosi da Holger Rune. I due sarebbero anche stati insieme sul campo, durante un allenamento della giapponese sotto lo sguardo del suo team e appunto dell’allenatore francese, in quel di UCLA. Ma per ora rimangono solo delle indiscrezioni, per quanto con una buona probabilità di rivelarsi fondate.