Conchita Martínez, ex storica tennista spagnola con 33 titoli WTA nonché la prima tennista spagnola a vincere il titolo del singolare femminile di Wimbledon, è la direttrice delle finali della Billie Jean King Cup e ha parlato al quotidiano spagnolo AS di alcune interessanti novità riguardanti il torneo. Le prime cose che ci sono da sapere sulla competizione è che da Siviglia si sposta a Malaga per motivi organizzativi e si giocherà dal 13 al 20 novembre.
C’è tantissima attesa per questa Billie Jean King Cup come spiega l’ex numero due al mondo: “Non vedo l’ora che arrivi il momento, i preparativi stanno andando bene. Anche se si sovrapporà un po’ con la Davis, siamo concentrati sulla Billie Jean King Cup con tre top 10 al mondo ovvero Pegula, Paolini e Collins oltre ad una Badosa in grande spolvero e nomi come Osaka, Raducanu, Andreescu“.
Al suo secondo anno alla guida della Billie Jean King Cup, Martinez conferma le voci che parlano della possibilità di fare un torneo combined con la Coppa Davis: “Sì, stiamo andando in quella direzione per fare un torneo combinato. Il tennis stesso sta andando in quella direzione, sempre più tornei sono combinati WTA e ATP“
Da ricordare che quest’anno non esiste una vera e propria fase a gironi bensì direttamente la fase ad eliminazione diretta: “A riguardo stiamo ricevendo buoni feedback. La stagione d’altronde è lunghissima e c’era il round robin che confondeva gli spettatori. Ora è più semplice: se vinci, vai avanti mentre se perdi sei eliminata“.
Impossibile non fare un passaggio sulla Spagna padrona di casa nonché nazionalità della tre volte medaglia Olimpica: “Questo influenza molto, l’anno scorso a Malaga non è stata la stessa cosa con la Coppa Davis senza la Spagna. Per fortuna abbiamo la Spagna nelle fasi finali e se dovesse andare bene questo aspetto attirerà molto più la gente del posto. C’è da dire però che ci saranno molti seguaci di altri paesi“
Chiosa finale su Mirra Andreeva, ragazza prodigio allenata proprio da Conchita Martínez: “Sono molto felice, abbiamo iniziato in occasione del torneo prima di Madrid ed è stata una bella esperienza. C’è molto lavoro dietro, sto viaggiando di nuovo tanto, ma un progetto del genere ne vale la pena. Vedere la crescita di Mirra ogni giorno è qualcosa che mi motiva molto, ma bisogna andare passo dopo passo. Si tratta di una giocatrice con molto potenziale e questa è un’arma a doppio taglio”