Una mattinata concitata, quella di sabato 28 settembre, per il tennis italiano. E purtroppo non per motivi di campo, ma per l’ennesima pagina della vicenda che sta tenendo sulle spine Jannik Sinner e tutto il nostro movimento, con la Wada che ha presentato ricorso al Tas per il caso Clostebol. Una notizia di certo non necessariamente negativa, visto che il n.1 al mondo è già stato proclamato innocente e ha già dimostrato come sia stato contaminato e non abbia colpe nell’assunzione della sostanza.
E si basa su queste solide certezze nel commentare il presidente della FITP Angelo Binaghi. “Abbiamo grande fiducia nell’organo (il Tas) che dovrà porre la parola fine sul caso“, ha chiosato con ottimismo il sardo, “poiché Sinner ha dalla sua non soltanto l’evidenza dei fatti ma anche l’assoluzione da parte di ben tre organi indipendenti, sono sicuro che l’unico effetto dell’appello della Wada sarà positivo, perché sancirà l’innocenza del ragazzo e metterà fine una volta per tutte a questa vicenda restituendoci un campione nel pieno della sua serenità“.
Non possiamo che augurarci che la previsione di Binaghi si riveli infine fondata. E che nel mentre Sinner continui a esprimere il meglio del suo tennis, come sempre ha fatto nel suo incredibile 2024 finora.