E’ giunto il tempo di tuffarci definitivamente nella trasferta asiatica, con i sipari alzati sullo Shanghai Masters: in questo martedì d’autunno, difatti, si è consumato il turno finale del tabellone cadetto, che ha regalato ai 12 tennisti usciti vittoriosi dal loro incontro il biglietto per il main draw. Mattia Bellucci (23 anni, numero 103 della classifica ATP) ha battuto l’ex numero 14 del ranking mondiale Aslan Karatsev con il punteggio di 7-6(3) 6-1 in un’ora e 32 minuti di gioco. Il 23enne italiano, dopo aver rimontato un break di svantaggio nel corso del primo parziale, ha dominato il secondo set, qualificandosi per il primo Masters 1000 della carriera. Svajda ha invece sconfitto il cinese Bai, Vukic ha superato Krueger mentre Atmane ha rimontato Walton. Si sono qualificati anche l’indiano Ramanathan, l’australiano Tu e il giapponese Watanuki, il canadese Diallo (successo solido ai danni di Trungelliti) e infine il bielorusso Gerasimov (31 anni, numero 268 del ranking ATP), che ha sconfitto dopo 3 ore di lotta lo spagnolo Alejandro Moro Canas. L’inglese Billy Harris è stato invece eliminato a sorpresa dal kazako Beibit Zhukayev, che si è imposto con il punteggio di 7-5 2-6 6-4.
Tra i qualificati troviamo i nomi eccellenti di Daniel Evans e di Denis Shapovalov. Il britannico ha sconfitto l’australiano Alex Bolt, al termine di un match decisamente lottato che lo ha visto imporsi solamente dopo due ore di grande battaglia per 6-2 1-6 7-5.
(a cura di Cipriano Colonna)
[6] D. Shapovalov b. [24] S. Shimabukuro 4-6 3-1 (RIT.)
Mentre il canadese ha avuto vita fin troppo facile, beneficiando del ritiro del ventisettenne giapponese Shiro Shimabukuro a metà secondo set. Il mancino nato a Tel Aviv, sino a quando le condizioni fisiche del nipponico gli hanno consentito di potersela giocare a pieno, ha sofferto tremendamente perdendo il primo parziale 6-4 in 35 minuti. Tuttavia, già a partire dalla seconda frazione la 24esima testa di serie (del tabellone minore del Masters 1000 di Shanghai) ha cominciato ad accusare delle limitazioni di carattere fisico che ne hanno compromesso definitivamente le possibilità di successo.
(a cura di Cipriano Colonna)
[7] M. Bellucci 6-3 b. [17] A. Karatsev 7-5
Rimpianti nella frazione d’apertura ne avrebbe potuti avere eccome Mattia Bellucci, avendo sprecato proprio nel primissimo game del match due diverse – peraltro consecutive – palle break. Dopodiché, difatti, il ventitreenne di Busto Arsizio cede inopinatamente la battuta sul 2-1 dando il là alla fuga di Karatsev. Sembrava tutto apparecchiato per una comoda conclusione a favore del semifinalista all‘Australian Open 2021, e invece l’azzurro ha un colpo di coda di puro orgoglio con cui riesce a controbreakkare nel decimo gioco. Aslan si porta a due punti dal set, 30-15, ma poi si spegne perdendone tre consecutivi (5-5).
Ripristinato l’equilibrio si giunge dritti fino al tie-break: nel tredicesimo game, però, c’è un solo giocatore in campo. Dominio assoluto del tennista lombardo che rompe gli argini nel terzo punto del gioco decisivo, trovando il primo di due mini-break, per poi sigillare il primo parziale a marchio italico 7 punti a 3 in 59 minuti di gioco. Il secondo set è un monologo del bustocco, che, dopo la lotta del primo parziale, prende rapidamente in mano la partita: un break nel secondo game (2-0), un altro nel sesto (5-1) e l’ex numero 14 del ranking ATP si arrende in fretta. Bellucci difende a zero l’ultimo turno di battuta regalandosi così la prima presenza della carriera nel tabellone principale di un Masters 1000.
(ha collaborato Cipriano Colonna)