[1] S. Bolelli/A. Vavassori b. [3] H. Heliovaara/H. Patten 4-6 6-3 10-5
Pechino ha già un forte tocco di azzurro. In attesa della finale del tabellone di singolare tra Sinner e Alcaraz, l’Italia si è infatti portata a casa il trofeo del doppio grazie ai soliti Bolelli e Vavassori. I due, diventati una certezza nel corso di quest’anno, hanno battuto in rimonta i numeri 3 del seeding Heliovaara/Patten, campioni a Wimbledon a luglio (dove avevano eliminato al primo turno proprio gli azzurri). È il terzo titolo stagionale per la coppia italiana che, dopo aver vinto sulla terra di Rio e sull’erba di Halle, ha messo il sigillo anche sul cemento di Pechino dando così prova di continuità e versatilità. E’ un successo che significa molto per i due azzurri che da un lato lanciano un messaggio importante al capitano di Davis Volandri in vista delle finali di Malaga e dall’altro sono adesso praticamente certi del posto alle Finals di Torino. Per la qualificazione matematica servono infatti 5595 punti: Simone e Andrea sono arrivati a 5360, al terzo posto nella Race.
IL MATCH – L’avvio è stato decisamente favorevole alla coppia britannico-finlandese. Heliovaara e Patten hanno infatti immediatamente trovato buone sensazioni in risposta andando molto vicini al break nel game inaugurale e poi prendendosi effettivamente il vantaggio al secondo tentativo. Dopo aver rischiato qualcosa nel game successivo, i numeri 3 del tabellone hanno amministrato il vantaggio fino al 6-4 riuscendo a infastidire i due italiani anche e soprattutto con la seconda di servizio a cui hanno dovuto ricorrere spesso per mancanza di prime. Bolelli e Vavassori sono poi riusciti a superare un momento molto delicato della partita all’inizio del secondo parziale quando gli avversari, decisamente in controllo, hanno avuto tre opportunità complessive (due nel primo gioco e un’altra nel terzo) per portarsi avanti anche in questo set. Gli azzurri hanno così riacquisito una buona dose di fiducia ma Heliovaara e Patten sono tornati alla carica sul 3-3 guadagnandosi una palla break ben annullata dal servizio di Andrea e dalla volée di Simone.
Su questa scia, la coppia italiana è passata al contrattacco in risposta e con un pizzico di fortuna (oltre all’ovvia bravura) si è presa il break decisivo per portare il match al super tie-break. Sul deciding point dell’ottavo game, quello che sarebbe stato un ace di Heliovaara è stato neutralizzato da un leggere tocco del nastro e subito dopo Bolelli ha messo a segno una volée non colpita benissimo che ha dato la svolta alla partita. Nel tie-break a 10, infatti, Simone e Andrea hanno ulteriormente alzato il livello del loro gioco e in particolare Vavassori ha fatto la differenza con le sue bordate da fondocampo. La fase centrale del super tie-break è stata determinante: Patten, che fino a quel momento era stato il più difficile da aggredire in risposta, ha perso entrambi i turni di servizio e poi gli azzurri hanno controllato egregiamente il vantaggio chiudendo poi sul 10-5 dopo un’ora e 34 minuti di gioco.