[25] F. Cobolli b. S. Wawrinka 6-7 (6) 7-6 (4) 6-3
Era uno scontro generazionale. Basti pensare che la prima partita da professionista di uno è antecedente di sei mesi alla nascita dell’altro. Sono quasi 17 gli anni di differenza tra Stan Wawrinka e Flavio Cobolli e, alla lunga, hanno pesato nel decretare il vincitore in questa sfida inedita. L’azzurro, unico sorriso tricolore della giornata, è artefice di una grande rimonta e porta a casa quello che poteva essere un match pieno di rammarichi. Lo svizzero, visto sfumare il secondo set, è calato tanto fisicamente con il romano che non si è lasciato pregare per fissare il risultato sul 6-7 7-6 6-3 in poco più di due ore e mezza di gioco.
Un calo che probabilmente ha influito anche su una distrazione costata carissima a Stan: nel game in cui Cobolli ha effettuato il break rivelatosi decisivo, Wawrinka non si è reso conto dell’errore del giudice di sedia Bernardes che ha incredibilmente sbagliato a tenere il punteggio. Quando si era sul 15-15, l’arbitro ha infatti chiamato lo 0-30 in favore dell’italiano, agevolando così il tentativo di break di Flavio. Un errore sicuramente pesante che però non cancella l’ennesima dimostrazione di killer instinct da parte del classe 2002 che, spuntandola al terzo, ha portato a 18 il conteggio set decisivi vinti (nessuno ne ha portati a casa più di lui). Ora al terzo turno dopo l’elvetico, un altro rappresentante della Golden Age lo attende: sua maestà Novak Djokovic. “È il mio idolo fin da quando ho iniziato a giocare a tennis – ha detto l’azzurro nell’intervista post-match – Guardavo video suoi e le sue partite, ancora adesso vado a dormire guardando i suoi colpi migliori. Voglio divertirmi quanto più possibile“.
Primo set: Zero palle break, un doppio fallo tradisce Cobolli al tie break
L’inedita sfida tra Flavio Cobolli e Stanislav Wawrinka inizia sotto il segno del servizio e dritto, di cui entrambi gli atleti danno gradevolissimo sfoggio tenendo i turni in battuta a 0. Per ammirare un punto in risposta bisogna aspettare il secondo scambio del terzo game dove il romano regge l’urto del rovescio svizzero e lo punisce con il medesimo fondamentale. Sul 30-30 l’azzurro è penalizzato da un nastro, così con il secondo ace di giornata Stan si porta senza patemi sul 2-2. Flavio tiene la percentuale di prime a ridosso del 62% e non soffre minimamente per tenere la battuta. Al ritorno dalla pausa lunga, l’elvetico segue la scia dell’italiano e condisce un game corso via in appena un minuto con un paio di ace e una deliziosa volèe dopo il seve and volley. Sul 4-4 gli scambi si prolungano e, dopo vari botta e risposta, è il vincitore del Roland Garros 2015 a portare a casa il primo punto, concedendo il bis nel 15 successivo. Flavio prova a togliersi dall’impaccio tirando giù un ace e facendo andare a pieno regime il dritto sale 5-4, mandando Stan a servire per rimanere nel set. Lo svizzero non trema e, in barba alle 39 primavere, mostra una discreta mobilità nelle discese a rete con un rendimento al servizio che continua a rasentare la perfezione.
Il classe 2002 deve faticare un po’ per garantirsi il tie break, con il primo gioco della partita che va ai vantaggi dove, proprio sul 40-40, mostra sangue freddo a non fermarsi su una palla out di Wawrinka, non ravvisata dall’arbitro, che lo costringe ad un super recupero che evita una delicata palla break. Fatica che non sente il nativo di Losanna, che a 0, spedisce il primo set al tie break. Il primo mini break è di Flavio che in spaccata trasforma un recupero in un vincente di dritto, lasciando Stan di sasso a cui non resta che applaudire sportivamente. L’azzurro conserve i due servizi e mantiene il vantaggio, si gira sul 4-2. Il tre volte campione Slam non ci sta e riporta il tredicesimo game on serve facendosi strada con un dritto poderoso per poi concludere con una comoda volèe a rete. Basta un attimo di disattenzione e Stan restituisce il favore, con un rovescio affossato in rete. Cobolli, il secondo sul proprio servizio, non sfrutta due set point e si gira di nuovo sul 6-6. Passaggio a vuoto clamoroso per l’italiano che si macchia di un pesantissimo doppio fallo, servendo l’assist all’avversario per chiudere. 8-6 e 1-0 Wawrinka.
Secondo set: Wawrinka cala e Cobolli sale nel tie break, 1-1
Scottato dal modo in cui è svanito il primo set, Cobolli si concede una pausa e, dopo quasi 4 minuti di toilet break, l’azzurro è rientra in campo. Wawrinka continua a martellare con il servizio, calando il decimo e undicesimo ace della sua prestazione. Nonostante un paio di scelte infelici, il romano rompe il ghiaccio facilitato anche da uno Stan non irreprensibile in risposta. Flavio riprende un pizzico di fiducia, sfida l’elvetico sulle smorzate e fa suo un buon game per il morale: 2-2. I game dello svizzero durano lo spazio di un mattino, con il classe 2002 in difficoltà in risposta.
L’azzurro ha bisogno di accendersi, ma nel mentre è bravo a rimanere in scia. Il veterano classe 1985 continua a non concedere nulla dal servizio e quelle poche volte che la sua battuta pare essere attaccabile, la risposta di Flavio è troppo pretenziosa. 5-4 per l’elvetico con l’azzurro costretto a servire per rimanere in partita. Ci riesce alla grande e avrebbe anche l’occasione di far girare il parziale: situazione inedita con le prime tre palle break dell’incontro a tinte tricolore. Wawrinka riesce a salvarsi da campione: Cobolli non riesce a rispondere sulle prime due chance mentre sull’ultima c’è una stilettata vincente di rovescio dei tempi migliori a sbrogliare la matassa per Stan. Si va al tie break, dove anche questa volta il primo strappo è dell’italiano con una risposta vincente meravigliosa di dritto. Ace e dritto sulla riga a corredo del 3-0 con cui prova a sprintare l’italiano. Analogamente al primo parziale si gira sul 4-2 per il romano. Lo svizzero non è più così fresco e concede un regalo di dritto che vale il 5-2. E’ lo strappo decisivo perché il servizio vincente del classe 2002 fissa il 7-4 che porta il match al terzo.
Terzo set: Wawrinka crolla fisicamente, Cobolli completa la rimonta
Quasi allo scoccare delle due ore di gioco, il match diventa una battaglia dove nessuno dei due vuole retrocedere di un passo. Wawrinka gioca un game aggressivo sul primo turno di battuta di Cobolli ma riesce a spingersi solo fino ai vantaggi perché l’italiano regge e mette il muso davanti al termine di uno scambio pazzesco. Nonostante la buona volontà ma l’incedere del tempo inizia a presentare il conto al giocatore con la carta di identità più pesante. Come se non bastasse il servizio dello svizzero si prende un turno di pausa e Flavio non se lo lascia dire due volte per entrare in maniera decisa: basta la prima delle due palle break concesse per effettuare il primo sorpasso della sfida. Dritto fuori misura dell’elvetico e Cobolli sale 2-0, ma in realtà non si doveva essere a palla break per l’italiano sul 15-40 ma sul 30-30: il primo punto del game era andato infatti a Wawrinka ma l’arbitro ha clamorosamente sbagliato a chiamare il punteggio senza che nessuno se ne accorgesse. Stan prova una reazione, ma dopo un gratuito inizia a palesarsi anche un po’ di frustrazione che lo porta a frantumare la propria racchetta e beccare il penalty point che gli costa il game.
Svanito il desiderio di chiudere la contesa in due parziali, Wawrinka si aggrappa al servizio e prova a rimanere in scia muovendo il proprio punteggio. Il numero 3 di Italia guadagna in scioltezza e libera senza pensarci troppo i propri vincenti, soprattutto con il dritto: 4-1. In maniera del tutto inaspettata, la testa di serie numero 28 si scompone e con una stecca e un errore di dritto concede ben tre palle break per un insperato rientro in corsa di Stan. Flavio supera il pressure test da fenomeno: dritto vincente che pizzica la riga, una volèe a rete e un servizio vincente. Sono 5 i punti di fila che fanno uscire l’italiano dalla buca proiettandolo da un ipotetico 4-3 a un 5-2, tutta la differenza del mondo. Il vincitore dell’US Open prova a concedersi ancora una possibilità ma, sul 5-3, il numero 30 del ranking non sbaglia e completa una grande rimonta in più di due ore e mezza di gioco.