Sembrano non finire i problemi per Karolina Muchova, nuovamente costretta al ritiro prima ancora di scendere in campo. La ceca avrebbe affrontato la qualificata giapponese Moyuka Uchijima, nel primo turno del Wuhan Open: al suo posto, Kamilla Rachimova, sconfitta al secondo turno delle qualificazioni da Bernarda Pera.
Karolina è arrivata nella provincia di Hubel appena qualche ora dopo la sconfitta in finale a Pechino con Coco Gauff. Un quasi totale dominio, che ha visto la potenza della statunitense surclassare le variazioni di una Muchova ancora lontana dalla propria miglior versione. Ma come biasimarla? Da ormai più di due anni per la ceca sembra impossibile scendere in campo con continuità, martoriata da un problema al polso che nel febbraio del 2024, l’aveva costretta a operarsi. Ora, almeno questa volta, l’entità del problema non sembra grave: “Ciao a tutti – scrive su Instagram – sfortunatamente non sarò in grado di competere a Wuhan quest’anno. Dopo un duro programma a Beijing, ho bisogno di più tempo per recuperare completamente. Spero di vedervi tutti a Ningbo la prossima settimana!“.
Un forfait, quindi, che sembra più che altro preventivo, dopo un torneo fisicamente durissimo.
I problemi della ceca cominciano nel 2022, quando, abile a giocare pochissimi tornei e costretta a numerosissimi ritiri, esce dalla top 100, scivolando fino alla posizione numero 149 della classifica mondiale. Discesa non banale, per chi era appena riuscita a entrare fra le prime 20 giocatrici al mondo.
Il 2023 sembra l’anno della rinascita: raggiunge la finale del Roland Garros, dove impegna Iga Swiatek per tre set e quasi tre ore di gioco, e la semifinale a New York. Nuovo best ranking: è top 10, è la nuova numero 8 del mondo. Qualificata di diritto alle WTA Finals di Cancun, il 24 ottobre è ancora costretta ad annunciare un nuovo infortunio al polso, saltando il torneo di fine anno.
Da allora, passeranno altri nove mesi prima di rivederla in campo: dopo l’operazione a febbraio e la lenta ripresa, Karolina torna a competere a Eastbourne, ritirandosi dopo appena due turni. Qualche giorno dopo è decisa a giocare ancora: un match in uno Slam manca da troppo tempo. Sorteggio amaro e sconfitta netta con Paula Badosa sull’erba di Wimbledon. Finalmente, un paio di settimane dopo, il ricco gioco della ceca sembra tornare a splendere: da testa di serie numero 2 arriva in finale al WTA di Palermo, perdendo un solo set. All’atto finale, però, c’è un ostacolo fin troppo complicato: Qinwen Zheng, futura medaglia d’oro olimpica, vince col punteggio di 6-4 4-6 6-2.
Sconfitta in secondo turno a Cincinnati da Jessica Pegula, Muchova vola a New York e, atterrata a Flushing Meadows, non smette di volare: semifinale e nessun set perso, battendo tra le altre la nostra Jasmine Paolini. Per la seconda settimana consecutiva, è Jessica Pegula a fermarla. Percorso netto anche a Pechino, interrottosi nuovamente all’atto decisivo. Per Karolina, ora, un finale di stagione con tutto da guadagnare: nessun punto da difendere, ancora molti tornei da giocare. Il primo appuntamento è a Ningbo, prossima settimana, nel torneo appena divenuto di categoria 500. Poi, presumibilmente, Tokyo.
Al momento numero 31 al mondo, a quota 1776 punti, le basterebbero 500 punti per tornare fra le prime 20, dove manca da quasi un anno. L’infinito talento la rende una giocatrice quasi impossibile da non amare, ma dove può arrivare? La top 10 non sembra un traguardo cosi lontano, visti i prossimi mesi da giocare priva di pressione. Il suo gioco merita quelle posizioni, merita il vertice mondiale. Che nel 2025 possa lottare per un titolo del Grande Slam?