Altri primi turni degli Swiss Indoors di Basilea, prestazione tenace di Stefanos Tsitsipas.
A. Tabilo b. [PR] M. Cilic 7-6(4) 7-6(2)
Alejandro Tabilo supera in due tie-break la buona resistenza di Marin Cilic, che conferma le sue qualità di colpitore ma che manca in entrambi i set le occasioni che sa crearsi con alcune interessanti sortite in risposta. Tabilo esce sempre illeso quando per due volte il rivale serve per il set e risulta più concreto nei finali di set; il cileno è ora atteso dal numero uno del seeding, Andrey Rublev.
Il match
Cilic non batte un giocatore con classifica migliore di quella di Tabilo (numero 21 del ranking) dalla settimana novembrina di Coppa Davis di due anni fa, quando superò Pablo Carreno Busta; il croato dimostra quanto sia motivato partendo con grande attenzione e sorprendendo il rivale sulla ancora tenera seconda di servizio; l’iniziale 3-0 diventa 5-2 e Marin può servire sul 5-3.
Qui Tabilo riesce però a ottenere il contro-break e guadagna lo jeu decisif, che sul punteggio di 2-2 illumina con una strepitosa zampata di dritto in opposizione a una apertura dal centro verso destra del croato che sembrava aver messo definitivamente alle strette il sudamericano. È il minibreak decisivo, dal momento che Marin difende i propri turni ma non intacca la pressione esercitata dal rivale, che chiude con un ace all’undicesimo punto: in cinquantotto minuti un doppio fallo e cinque ace a testa.
Il trentaseienne campione dello US Open 2014 conferma un, comunque, buon feeling in risposta e schiaccia l’avversario quando questi allenta i giri del servizio; dopo aver costretto Tabilo ai vantaggi nel primo game del secondo parziale, nel settimo gioco ritrova la palla-break e la tramuta positivamente con un passante in corsa di rovescio che intacca appena la vernice della riga interna del corridoio.
Il croato torna a servire per il set ma per due volte a un soffio dal traguardo deve rimandare: dal 40-15 alla parità sfumano due palle-set e Tabilo è bravo e concreto a sfruttare la prima palla-break. Cilic sembra perduto nell’undicesimo game quando cerca la strada del tie-break e si trova a fronteggiare tre matchpoint, di cui due consecutivi: il servizio è fondamentale per rinviare tutto a un nuovo tie-break, che però non sorride, parimenti al primo, al veterano croato. Tabilo, infatti, spingendo trova alcuni errori in contenimento del rivale e dal 2-2 inanella la cinquina decisiva, firmandola con un ottimo dritto a uscire.
[4] H. Rune b. N. Jarry 6-4 7-6(3)
Holger Rune torna da Riyadh e affronta con sagacia il primo turno sopportando mansueto la violenza della battuta di Nicolas Jarry senza mai rischiare alcunché nei propri turni di servizio, per poi confermarsi il più forte in campo nel tie-break del secondo parziale. il danese affronta al secondo turno la wild card svizzera Dominic Stricker.
Il match
Sul tappeto rapido di Basilea sia Rune che Jarry fanno il vuoto con le rispettive prime battute: nel primo parziale complessivamente solo due scambi vengono vinti dal giocatore in ribattuta quando si gioca sul servizio principale. Anche il numero 14 del ranking mostra una ottima continuità, rimediano ai tre doppi errori con cinque ace e diversi servizi vincenti.
Il break decisivo arriva nel primo game, quando il tennista cileno viene sorpreso a freddo e concede due palle-game consecutive, la seconda delle quali viene tramutata dal ventunenne di Gentofte. Holger si lascia comunque preferire nelle iniziative, provando anche la discesa a rete più spesso del suo collega, normalmente un pochino più predisposto allo scambio nei pressi del net.
Trentacinque minuti per il primo set, che termina 6-4 per Rune. Nel quinto game del set successivo Jarry si trova sul punteggio di 15-15 quando affossa malamente una volée di dritto che lo pone in situazione di ritardo; Nico nuovamente trova aiuto nel servizio e conferma come l’andamento del match prosegua con le medesime caratteristiche di quello che l’ha preceduto. In realtà Rune sembra aver trovato maggiore confidenza in ricezione e sul 3-3 si prende il primo scambio reagendo con tempismo alla battuta del rivale e ribaltando la pressione con un rovescio profondo che causa l’errore del cileno con il dritto.
Jarry tiene comunque alto il rendimento del colpo d’inizio gioco e si porta sul 4-3. L’approdo al tie-break è a questo punto facilmente ipotizzabile e giunge senza particolari sorprese; qui Rune imposta con intelligenza lo scambio cercando di rischiare il meno possibile, sapendo che la pressione è tutta sul rivale.
Jarry incappa nel doppio errore dell’1-3 e cede subito dopo con un dritto in rete alle insistenze del danese ora sul versante sinistro ora su quello opposto; sull’1-5 guadagna un ottimo scambio chiudendo con la volée di dritto ma subito dopo stecca il dritto del 2-6. Rune ringrazia e spedisce l’ace che sigilla la contesa.
[3] S. Tsitsipas b. F. Cerundolo 6-3 6-7(3) 7-6(4)
Stefanos Tsitsipas dapprima schiaccia Francisco Cerundolo, poi viene progressivamente pressato dal rivale, che lo relega in fondo al court e lo spinge assai vicino alla sconfitta. L’opportunità però finisce per tradire l’argentino, che a pochi passi dalla vittoria rabbrividisce e si fa soffiare il passaggio del turno dal generale greco, che con l’umiltà di un oplita ritorna dal baratro e passa il turno: ora sfida Van De Zandschulp.
Il match
Tsitsipas comprime i tempi di esecuzione dell’argentino anticipando da manuale il colpo in risposta e prendendosi immediatamente il break con una volée di dritto che suggella uno scambio in elegante ed efficace contenimento, che lo porta improvvisamente a comandare e a chiudere in zona-rete. L’atleta ateniese guida con autorevolezza e sul 3-0 e 15-40 è a un passo dal poker.
Cerundolo evita la debacle con un asso e con un dritto a rientrare che rintuzzano gli ardori della testa di serie numero tre e che marcano il vero ingresso nel match del sudamericano. Francisco trova infatti modo di farsi rispettare con le sue trame e acquisisce sicurezza in manovra fino a relegare a fondo campo il greco. Tsitsi non tentenna mai in battuta e naviga sereno verso il traguardo di frazione, che giunge al nono game: solo tre punti ceduti da Stefanos con il servizio.
Il numero 11 del ranking viaggia rilassato nella consapevolezza del valore della propria battuta e ha successo, come nel primo parziale, nel turno iniziale al servizio dell’avversario, che sul 30-40 allunga eccessivamente un dritto. Tsitsipas si trova a proprio agio nel ribattere i colpi di rimbalzo del numero 30 del ranking e persiste nel giocare con grande anticipo; nel settimo game raggiunge una volée sul fronte destro e la tramuta in un lob di dritto che sorprende Cerundolo in una complicata veronica che appassisce in rete.
Il tennista di Buenos Aires resiste e si issa sul 3-4 con buona tigna e forza fisica nei colpi: ha annullato nel set in corso ben sei palle-break, senza mai aver costretto il rivale ai vantaggi in sede di ricezione. Il break al termine dell’ottavo game è quindi la sorpresa della partita.
Cerundolo aggancia il 40 pari con un passante di dritto che si appoggia alla riga e sorprende l’ateniese a rete; Tsitsipas rimbalza una prima chance del rivale con un servizio vincente, ma si arrende alla seconda perdendo il controllo del rovescio. L’argentino sale con un game bianco fino al 5-4, frangente che sottolinea come sia riuscito quasi in extremis a ribaltare il vantaggio psicologico del rivale, ora non più impermeabile al servizio.
Il greco perde infatti profondità e gli affondi dell’argentino recano maggiore pena al greco, che con mestiere e a fatica difende il turno che lo porta sul 5-5; i duellanti arrivano al tredicesimo game con Cerundolo che ha qualche rimpianto in più del greco. È forse il cruccio per qualche errore nel finale che zavorra l’azione di Cerundolo e lo porta sull’1-3; Francisco però si scuote aggredendo in risposta e regalandosi il 2-3 con la volée di dritto.
È il primo di sei punti con cui il sudamericano pareggia il conto dei set, mentre Tsitsipas si squaglia con gli errori di chi si rassegna anzitempo a dover rivincere un match che già aveva in pugno.
Terzo set: Tsitsipas vacilla ma rimonta nel tie-break e vince
Il peso dei colpi dalla linea di fondo di Cerundolo è ormai di consistenza chiaramente superiore: Francisco ha inoltre al suo attivo già tre ace dopo due giochi al servizio, ma Stefanos ripara al meglio la sua battuta e si spinge sul 3-2.
Le percentuali con la prima palla del sudamericano ora ricalcano quelle del greco del primo set e le soluzioni slice di Tsitsi sono unicamente tentativi di abbassare la cadenza imperiosa del rivale e riprendere la posizione centrale; nel settimo game l’ateniese è sul punto di crollare quando il tabellone dice 15-40 e solo due dritti che… raddrizzano per paura i capelli di chi popola il suo angolo allontanano la minaccia.
Con un ace Tsitsipas ne neutralizza una terza e finisce per guizzare lontano dal pericolo: Cerundolo sta avendo il sopravvento ma le palle-break mancate nella frazione sono ormai ben quattro e diventano cinque nel nono gioco. Stefanos mette ancora i cerotti beneficiando anche di un’avventata risposta di rovescio forzata del rivale sulla palla-break, che vola ben oltre la linea dell’out: il 5-4 è in suo favore.
Francisco continua a servire da manuale e l’avvicinarsi del tie-break non gli ricorda i fantasmi delle cinque palle-break non sfruttate e semmai lo motiva ulteriormente: la sua risposta tormenta il greco su ogni prima palla e gli facilita il colpo gobbo nell’undicesimo gioco: 6-5. Ci sarebbe ora il dodicesimo e ultimo game, ma Cerundolo trema mentre Tsitsipas raccoglie gli ultimi granelli di classe e gongola incassando un doppio fallo sulla prima palla-break a suo favore del set.
Si arriva così al tie-break e Cerundolo si porta con rinnovata sicurezza sul 4-2, ma qui la lucina si affievolisce fino a spegnersi; errori da tremarella, compresa una inspiegabile palla corta di dritto che trova la rete a mezza altezza. Tsitsipas manovra con lucidità residuale ma sufficiente a marcare la sua classe superiore, che si sostanzia in cinque punti consecutivi che lo inviano al secondo turno.