A. Popyrin b. M. Berrettini 7-5 7-6
Mattinata nera per il tennis italiano al Rolex Paris Masters di Parigi Bercy. Dopo il ritiro di Sinner e l’eliminazione di Musetti arriva anche la sconfitta di Matteo Berrettini. Poco cinico e sicuro l’ex numero 6 del mondo contro un Popyrin in stato di grazia. L’australiano, già campione 1000 quest’anno a Montreal, ha fatto la differenza nei momenti cruciali, guadagnandosi il secondo turno. Una sconfitta che chiude un autunno di certo non entusiasmante per il giocatore italiano, il quale di conseguenza arriverà con qualche dubbio di troppo alle finali di Coppa Davis.
Primo set: Berrettini poco cinico
Inizia in perfetto equilibrio il primo parziale del match, due giochi a zero a favore di entrambi. Popyrin mette in difficoltà il tennista romano con la sua risposta, mentre l’ex finalista di Wimbledon punta come al solito sul suo potente servizio, compresa la seconda. Poco cinico Matteo Berrettini, che trova tre palle break sul terzo e sul quarto turno di servizio dell’australiano senza però riuscire a trasformare.
Tanti errori a metà del primo set per Popyrin, che con un errore di dritto dà al ventottenne romano altre due palle break. Tuttavia Berrettini ancora una volta si disunisce durante i punti chiave, e costretto agli straordinari Popyrin si assicura il tie break. Subito dopo la situazione si ribalta, ed è Popyrin ad avere due palle break che adesso possono anche valere il set. A differenza di Berrettini, migliore fino a quel momento, l’australiano fa la differenza nei momenti chiave, spinge e, costretto alla difesa estrema, l’ex numero 6 del mondo cede il set per 7-5.
Secondo set: Berrettini serve per il set ma si fa rimontare
Inizia negativo Matteo Berrettini dopo la batosta subita nel primo parziale. Al primo turno di servizio si trova pericolosamente sotto 40-15, si salva grazie al servizio e poi la svolta.
L’ingresso di un raccattapalle su un punto a favore di Popyrin causa lo stop dello scambio. Dopo questo avvenimento l’australiano sembra attraversare un momento di appannamento, sbaglia un dritto e concede la palla break, finalmente trasformata da Berrettini. The Hammer in questa fase mostra forse il miglior tennis della sua partita, si vede lo switch mentale, e ritrova la brillantezza, arrivando così a servire per il set. Ma torna insicuro proprio nel momento più importante, Popyrin vince due punti e poi un passante miracoloso si stampa sulla riga portando l’australiano 40-0 con tre palle del controbreak. Le prime due vengono annullate, ma proprio il servizio, la freccia più affilata dell’arco del romano, lo tradisce causando il controbreak. Si ribalta ancora la situazione, e Popyrin si assicura di nuovo il tiebreak. Per fortuna dell’azzurro il servizio torna a funzionare, e il 6 pari arriva senza patemi.
Grandi numeri per Popyrin che scende da subito a rete e si prende il primo minibreak. Non trova la risposta vincente Berrettini per recuperare lo svantaggio, sbaglia un dritto semplice e si autocondanna alla sconfitta, 7-2 nel tie break e 7-5 nel punteggio.