Dopo la vittoria di Fritz 7-6 al terzo set su Alexander Zverev, Jannik Sinner prosegue la sua marcia trionfale a queste Nitto ATP Finals, piegando in due set 6-1 6-2 un Casper Ruud che ha fatto il possibile, ma semplicemente c’era poco da fare. Domani il n.1 al mondo troverà Fritz, già battuto nel girone. Sarà la 21esima volta in cui due giocatori si ritrovano in finale dopo essersi affrontati nel round robin.
Le parole di Sinner
Dopo un minuto abbondante di “Sinner, Sinner” e applausi, Sinner riesce a rilasciare le sue dichiarazioni a caldo: “Sicuramente è un’emozione grandissima, bellissima, per me è molto speciale giocare qua. L’anno scorso abbiamo perso in finale, proveremo a far meglio. Ma a prescindere dal risultato di domani è stata una settimana piena di emozioni, di momenti bellissimi. Grazie a tutti, vuol dire tanto per me. Sto solo provando a giocare al 100% ogni giorno, non posso controllare il risultato, posso solo controllare come sto in campo e quanto energia posso trarre da voi. Oggi è stata una partita che si poteva complicare, sono stato sopra di un break e 15-40, ma sono stato bravo a rimanere dentro mentalmente e poi ad alzare il livello anche nel secondo“.
MATCH SINNER!
L’ottavo, e ultimo game, è una mera formalità. Sinner giochicchia, fa correre Ruud e alla fine chiude con un ace una prestazione sensazionale, diventando il più giovane giocatore a raggiungere due finali di fila alle ATP Finals da Lleyton Hewitt nel 2001-02, vincendo la sua 39esima partita su 40 contro giocatori fuori dalla top 5 sul cemento nel 2024. 6-2 Sinner.
Break Sinner
La resistenza di Ruud finisce ancor prima del previsto. Nel settimo game Sinner alza ancora di più il livello e, con un dritto fulminante in risposta, conquista il doppio break. 5-2 Sinner.
Break Sinner
Nel quarto gioco Sinner concede qualcosina, andando sotto 0-30, e si apre una porticina per Ruud. Porticina che viene presto richiusa, a doppia mandata nel game successivo, quando il n.1 torna ad accelerare in risposta. Il ritmo ritorna insostenibile per il norvegese, che è costretto a rinculare…ma può fino a un certo punto. Guadagna tre palle break, giocando ad altissima intensità negli scambi che gli regalano le occasioni. E un dritto quasi vincente lo manda poi in vantaggio. 3-2 Sinner.
Ruud tiene botta
Nel secondo set il norvegese tiene il servizio nei suoi primi due turni di battuta, trovando delle ottime soluzioni con il dritto per rimanere in scia. Il problema per lui è che deve rischiare su ogni colpo per tenere lo scambio con Sinner, e alla lunga gli errori potrebbero complicare la situazione. 2-1 Ruud.
SET SINNER!
Dopo quanto visto finora, chiudere il set è più una formalità che altro. Nonostante Ruud abbia tutt’altro che sfigurato, la caratura di Sinner è semplicemente troppo superiore. Va anche a prendersi il punto a rete per arrivare ai due set point, trasformando poi il primo con una dolce palla corta che Ruud non riesce a rimettere in campo. 6-1 Sinner.
Break Sinner
Il sesto game presenta una salata punizione per Ruud dopo le occasioni sprecate. Nel secondo punto gioca ai limiti della perfezione, cercando di muovere Sinner…peccato che l’azzurro arrivi ovunque. E così conquista tre palle break di fila, la prima delle quali è un rovescio lungolinea vincente che lo manda a servire per il set sotto anche lo sguardo entusiasta e gli applausi di Giorgio Chiellini. 5-1 Sinner.
Sinner rischia ma resta avanti
Fatto il break, Sinner prova a mettere la partita in cruise control. Ma Ruud capisce l’antifona e rischia costantemente il tutto per tutto, tirando con veemenza qualsiasi cosa. E di dritto fa molto male. Nel quinto game si procura così due palle break, ma senza riuscire a convertirle. In ambo i casi c’è un piccolo spiraglio di passante, ma Casper non riesce ad infilarvisi. E Jannik non perdona due volte. 4-1 Sinner.
Break Sinner
Ruud serve quasi sempre sopra i 190 km/h, ma Jannik riesce sempre a rispondere e dar dunque vita allo scambio. Lì le marce in più si fanno vedere e, nonostante il norvegese tenga botta da fondo, la variazione di ritmo nel quarto punto (clamoroso) del secondo gioco regala due palle break. Per concretizzarla quasi toglie la racchetta dalle mani di Casper. 2-0 Sinner.
Buona partenza
Il primo game si allinea su quanto mostrato in questa settimana da Sinner. Il n.1 al mondo tiene a 15 il servizio, piazzando un paio di ottimi rovesci e sin da subito impedendo a Ruud di entrare bene nello scambio. 1-0 Sinner.
Sinner parte al servizio
Il lancio della monetina premia ancora una volta il lato “ATP”, quello di Sinner, che sceglie di iniziare in battuta la sua seconda semifinale consecutiva alle ATP Finals.
I giocatori fanno il loro ingresso
Ben prima dell’inizio del match l’Inalpi Arena è già piena, si infiamma completamente quando scende in campo il n.1 al mondo Jannik Sinner, preceduto da Casper Ruud. Come nel pomeriggio a tutti gli spettatori è stato dato un braccialetto che si illumina d’azzurro al buio per colorare l’impianto.
MATCH FRITZ!
Nel tie-break Fritz, che ne ha vinti 6 su 9 nei precedenti con il tedesco, riesce a trovare un immediato mini-break. Uno strappo minimo, che uno Zverev forse anche gravato dalle chance sprecate non riesce però a ricucire, crollando soprattutto di dritto. E proprio dal lato destro, con un vincente, Fritz batte per la quarta volta di fila Sasha e conquista la prima finale in carriera all’evento. 7-6(3) Fritz.
Si va al tie-break
Poco dopo, con molta meno fatica, Zverev raggiunge Fritz al tie-break decisivo. Per la prima volta dal 2020 (quando Thiem batté Djokovic) una semifinale delle ATP Finals si deciderà al tie-break del terzo. 6-6.
Fritz si assicura il tie-break
Poco dopo le due ore di partita rischia di esserci una pesante sliding door. Fritz, avanti 40-15, tira un dritto sottorete letteralmente sulla racchetta di Zverev, che riesce a rimanere nel game. E così, anche con una mano dell’americano (troppi gli errori non forzati), va a due palle break. Bravissimo Fritz a forzare con il rovescio e alzare il ritmo al servizio, per assicurarsi il tie-break e mettere la pressione su Sasha. 6-5 Fritz.
Zverev si salva per un pelo
Le occasioni sprecate pesano come un macigno per Zverev. Il tedesco gioca un ottavo game che sembra far presagire il peggio, trovandosi sotto 15-40. Riesce, prima con il servizio, poi manovrando con forza da fondo, a trarsi d’impaccio. Come farà poi con un ottimo servizio e dritto sulla terza, che gli restituirà la giusta fiducia (con una mano anche dall’americano) per tenere il servizio. 4-4.
Ritorno alla normalità
Dopo un quinto game lungo e spettacolare, con anche grosse occasioni per Zverev, al cambio campo si ristabiliscono le cose. Il tedesco con comodità, Fritz con un minimo di rischio, andando sul 40-40 da 40-0, tengono i propri servizi. 4-3 Fritz.
La freddezza di Fritz
Nel quinto game Fritz lascia un po’ la presa, ma è un calo di ritmo che si rivela fatale. Soprattutto i due punti che regalano lo 0-40 a Zverev. Ma a quel punto prima col servizio, poi ritrovando smalto da fondo con due scambi giocati in apnea, e con un ritmo fenomenale, tiene a distanza il tedesco. Si chiude con un errore di Sasha il game più bello e lungo del match, durato 14 punti e 9 minuti. 3-2 Fritz.
Game interlocutori
Anche il terzo segue la falsariga dei primi due set, assecondando i servizi sia da una parte che dall’altra, con nessuno dei due che riesce veramente a tracciare un solco in risposta. A servire per primo è Frtiz, il che potrebbe rivelarsi un vantaggio. 2-1 Fritz.
SET ZVEREV!
Non trema, nonostante lo 0-30, al momento di chiudere Zverev. Con servizio e dritto ingiocabili chiude un secondo parziale dove si è visto qualcosa di più rispetto al primo in termini di gioco, nonostante la rapidità, visto che si va al terzo dopo 1 ora e 10. 6-3 Zverev.
Fritz spalle al muro
Mentre piovono fischi quando viene inquadrato sul maxi schermo l’allenatore della Juventus Thiago Motta (evidentemente non sono molti i tifosi bianconeri), in campo si iniziano a vedere un po’ di scambi più lunghi, e soprattutto intensi. Fritz avrà anche una palla break, ma non ha chance di convertirla di fatto. Può vantare però di portare a casa il punto del match finora, con palle corte e scambi sotto rete che fa ripensare a un tennis che ormai è solo un ricordo lontano. 5-2 Zverev.
Break Zverev
La reazione di Zverev attende, ma arriva con veemenza nel quarto gioco. Finalmente riesce a dar filo da torcere anche in risposta, e ribatte per bene al servizio di Fritz. Un ace cancella però la prima palla break, mentre la seconda viene finalizzata da un gran passante di dritto che infiamma il pubblico. 3-1 Zverev.
Il copione non cambia
I servizi continuano a farla da padrone in una partita per la verità abbastanza piatta, arricchita giusto da un video review sul primo punto del secondo game. Che dà ragione a Zverev, dopo che il tedesco si “accomoda” sui tabelloni sponsor in attesa del responso per sgranchirsi le gambe. Scena simpatica, ma che non cambia la sostanza. 2-1 Zverev.
SET FRITZ!
Il break, come ci si poteva aspettare visto il susseguirsi dei turni di battuta, risulta decisivo. Con un nono game pulito, giocato con autorità e in cui ancora Zverev concede un po’ troppo, l’americano va a chiudere un primo set rapidissimo, di 26 minuti, non certamente spettacolare. 6-3 Fritz.
Break Fritz
Il primo break del match, un po’ a sorpresa, lo mette a segno l’americano. Nel settimo game riesce a prendere le misure, Zverev concede qualcosina di troppo sul rovescio e, concludendo con un gran dritto vincente lo scambio della palla break, il n.5 va avanti. 4-2 Fritz.
Tennis o F1?
Neanche un game ai vantaggi nei primi cinque, che impiegano giusto 14 minuti per terminare. Chi è al servizio tiene chiaramente le redini del match, che sia Fritz o Zverev, nessuno riesce a trovare la chiave in risposta, essendo entrambi molto solidi anche da fondo. 3-2 Fritz.
Inizio sprint
La superficie durante la settimana sembrava aver acquisito un po’ di velocità, e i primi 3 game vanno in effetti a confermarlo. I primi tre game si esauriscono in 6 minuti, con 3 ace per Fritz e 2 per Zverev. Scambi brevi, pesantemente indirizzati dal servizio. 2-1 Fritz.
Fritz al servizio
Come in praticamente ogni match della settimana, a vincere il sorteggio è chi sceglie “ATP” e non “Nitto”, quasi a mo’ di rito scaramantico. E in effetti funziona per Fritz, che vince e sceglie di iniziare il match alla battuta.
Si comincia
In un’Inalpi Arena ancor più gremita degli ultimi giorni, grazie anche al sabato, scendono in campo Alexander Zverev e Taylor Fritz. La cornice è abbellita dai braccialetti azzurri luminosi dati in dotazione al pubblico, che contribuiscono a un’atmosfera sì rilassata ma in cui si respira l’attesa del grande tennis.