Quarti di finale
POLONIA b. REPUBBLICA CECA 2-1
M. Bouzkova (CZE) b. M. Frech (POL) 6-1 4-6 6-4
I. Swiatek (POL) b. L. Noskova (CZE) 7-6(4) 4-6 7-5
K. Kawa/I. Swiatek (POL) b. M. Bouzkova/K. Siniakova (CZE) 6-2 6-4
La Polonia di Swiatek rimonta la Repubblica Ceca e raggiunge l’Italia in semifinale grazie alla vittoria netta in doppio dopo che Iga l’aveva già spuntata sul filo di lana in singolare.
Assenti Barbora Krejcikova e Karolina Muchova, la Repubblica Ceca si è presentata a queste Finali di Billie Jean King Cup con una formazione comunque più che accettabile: la diciannovenne Linda Noskova, n. 26 della classifica, e Marie Bouzkova, n. 45. La ventiseienne di Praga in questo momento è nominalmente “Cechia 6”, ma in realtà è prima dopo Linda, tra una Marketa Vondrousova che si sta riprendendo dopo la chirurgia alla spalla e una Karolina Pliskova che da un mese ha messo una scarpa normale dopo l’intervento ai tendini della caviglia. Che poi Karolina in Spagna c’è pure andata, però due settimane fa per un viaggio della sua (e della sorella) accademia ed è già tornata. E pure ripartita per le Maldive. Lato Polonia, Iga è tornata sui propri passi dopo l’ottobrino annuncio in cui si era chiamata fuori.
M. Bouzkova (CZE) b. M. Frech (POL) 6-1 4-6 6-4
Beneficiaria del bye al primo turno, la squadra ceca ha quindi schierato Bouzkova nel primo singolare – quello fra le n. 2 – contro la 25^ del ranking Magdalena Frech, che ha sostituito una Magda Linette determinante nel successo contro le padrone di casa ma verosimilmente provata dal vittorioso match di esordio contro Sorribes Tormo, una cosa da 3 ore e 51 minuti. Bouzkova – peraltro spesso compagna di doppio di Sorribes – si è presa fin troppo comodamente il primo parziale, 6-1, ma non è riuscita a staccare nel secondo. È stata anzi Frech l’unica a brekkare, al nono game, approfittando di un nastro fortunato e di una smorzata ceca alla cieca. Servizio tenuto senza patemi per il 6-4 e rubber che va al terzo.
Fatti (e pagati) i conti di un primo parziale troppo facile, Marie sembrava aver ripreso il controllo della faccenda salendo 2-0, salvo poi restituire immediatamente il break a una Magdalena molto propositiva in risposta. Brava la polacca a salvare due palle break al sesto gioco (buon servizio e bel passante su attacco praghese invero timido), molto meno sul 4-4 quando ha mancato il 30 pari in risposta nonostante due assist di Marie, la quale ha così potuto permettersi di perdere senza conseguenze il punto successivo, forse non a caso l’ultimo da lei ceduto. Game sul 5-4 iniziato con un gran lob in difesa di Bouzkova, che poi tira dritto e chiude tirando un rovescio vincente dopo 2h e 21′. Ora tocca alle n. 1.
I. Swiatek (POL) b. L. Noskova (CZE) 7-6(4) 4-6 7-5
Linda Noskova trascina al terzo set una Iga Swiatek piuttosto tesa ma, al netto degli unforced inevitabili giocando in spinta (35 a fronte di 29 vincenti), commette errori pesantissimi nelle fasi più calde del match: due su tutti il dritto nel tie-break e quello che avrebbe annullato il match point. Bene Swiatek in difesa, facilitata nel ribaltare il controllo dello scambio da una diversa mobilità dell’avversaria, ma anch’ella con più gratuti che vincenti (22-30), con una seconda battuta deficitaria (42% complessivo, 29% nel terzo ma con 23 prime su 30 in campo) e una difficoltà – praticamente incapacità – nel mantenere il vantaggio nel punteggio che mal si adatta al suo blasone, certo anche ascrivibile alla pressione di giocare per il proprio Paese, entrando in campo da nettamente favorita sullo 0-1.
Iga parte subito centrata, certo aiutata dalle troppe seconde di Linda, che con il doppio fallo sulla palla break si ritrova subito a inseguire. Potrebbe rientrare immediatamente, ma dal 15-40 Swiatek mette due prime e il 2-0 arriva. La classe 2004 morava muove il punteggio e rimane in scia, pestando (e a volte smorzando) con il dritto bello ed efficace, ma si prende troppi rischi, spesso esagera e nemmeno inizia lo scambio in risposta sulla seconda. Ci riesce però all’ottavo game, l’altra concede qualcosa e anche di più, considerando il secondo servizio lungo sul vantaggio esterno. Noskova mette quattro prime e un minuto e mezzo dopo è avanti, 5-4. Raggiunta poco dopo, non tiene il successivo turno: due punti uguali con il drop shot che invita il dritto vincente polacco e due seconde fuori bersaglio bastano e avanzano a Swiatek per andare a servire per il set, ma il bimane ceco torna a sfondare e allora è tie-break.
La smorzata di dritto sembra diventata la palla che il maestro ti dà da chiudere e così Iga è subito avanti. Linda recupera due mini-break grazie alla risposta di rovescio, però manca l’aggancio del 4 pari fallendo un comodo dritto in avanzamento. Una prima vincente, una risposta che vola via e Swiatek fa suo il set dopo 65 minuti.
Turni di battuta privi di grosse difficoltà per entrambe, anche se Iga (40% con la seconda nella prima frazione) deve ringraziare la magnanimità della risposta avversaria. Linda, con il braccio un po’ più sciolto rispetto al finale del primo set, rimane incollata con tre punti persi in quattro turni di battuta. Risponde invece con continuità nel game successivo – qualche seconda polacca davvero morbida – guadagnandosi l’opportunità di servire sul 5-4 che sfrutta sigillando con due rovescioni intoccabili.
Nel terzo, Iga è la prima ad allungare, brava in difesa e in fase di contrattacco in occasione del break; vola 4-1, ma perde il vantaggio regalando tre punti frettolosi dopo un vincente ceco. Servendo per seconda, Noskova rimane in vita una prima volta, ma sul 5-6 si ritrova sul 15-40: annulla in spinta il primo match point e la prima esterna le dà la possibilità di colpire una palla alta vicina alla rete ad avversaria battuta: dritto largo e a casa. Anzi, al contrario, tocca al doppio dirimere la questione in parità dopo cinque ore esatte. Nel frattempo, scocca la mezzanotte…
K. Kawa/I. Swiatek (POL) b. M. Bouzkova/K. Siniakova (CZE) 6-2 6-4 (Francesco Maconi)
Nel doppio decisivo la Polonia si giocava la prima semifinale nella competizione, con Swiatek e Kawa che si sono trovate davanti Bouzkova e soprattutto la numero 1 al mondo di doppio Siniakova, alla ricerca della terza semifinale consecutiva. La qualificazione è andata ad aggiudicarsela la Polonia per 6-2 6-4 in un’ora e 38 minuti.
La coppia polacca nel primo set è riuscita a fuggire non appena si è portata in vantaggio, passando dal due pari al sei giochi a due; nel secondo parziale, invece, nonostante si fosse fatta rimontare da 4 giochi a 0, ha saputo tenere a bada il duo ceco per portare a casa il punto decisivo.
Per Iga Swiatek, che non disputava un doppio in Billie Jean King Cup dal 2019, è stata una notte certamente storica: “È incredibile, abbiamo fatto la storia della Polonia, è un sogno che si avvera. Non sono riuscita a giocare in questo evento un paio di volte ma, ora che ho la possibilità di farlo, voglio avere un impatto positivo e fare qualcosa di buono. Sono felicissima che Katarzyna abbia preso le redini del doppio, scegliendo le tattiche giuste e dicendomi cosa fare, dal momento che non giocavo in doppio da un po’”.