Come ci si riprende dopo una stagione al limite della perfezione disputata da Jannik Sinner? L’altoatesino è diventato l’unico giocatore della storia a vincere due Slam, ATP Finals e Coppa Davis nello stesso anno, vincendo 73 partite su 79 disputate. Adesso c’è bisogno di una pausa per ricaricare le energie e programmare il futuro. Come riportato da la Gazzetta dello Sport, dal ritorno a Malaga, Sinner tornerà a casa sua a Monaco, per staccare la spina, prima di volare a Milano a dicembre per il Gala della FITP e organizzare la partenza per gli Emirati.
A differenza del passato, il numero 1 al mondo ha deciso di prendere ispirazione da due dei più grandi tennisti di sempre, Djokovic e Federer, e svolgere la preparazione invernale a Dubai. Negli Emirati difatti, c’è un resort che è tra i più organizzati al mondo. Anna Kalinskaya doveva raggiungerlo lì, ma al momento pare che la loro relazione sia in stand-by e forse la tennista russa andrà a Miami.
La partenza per Dubai è fissata tra il 7 e l’8 dicembre, mentre il 24 Sinner tornerà a casa per festeggiare il Natale in famiglia. Al momento non è previsto che Jannik giochi tornei di preparazione o di esibizione: il primo grande appuntamento sarà lo Slam di Melbourne in Australia, che si terrà a partire dal 12 gennaio.
Caso doping – le tappe verso il processo
Nel frattempo, sta per arrivare la resa dei conti con la WADA nell’ambito del cosiddetto caso–Clostebol. Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, l’Agenzia mondiale anti-doping avrebbe proprio in queste ore depositato la propria memoria d’appello e scelto il suo arbitro in vista del processo davanti al Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna, il massimo organismo giurisdizionale per dirimere le controversie in materia di sport. Ora toccherà all’azzurro depositare la propria memoria difensiva in vista del processo.
Jannik Sinner era già stato assolto in merito alla questione dall’ITIA, l’International Tennis Integrity Agency, secondo cui il numero 1 del mondo avrebbe correttamente seguito le linee guida WADA.
“Il processo è definito dal Codice mondiale antidoping, stabilito dall’Agenzia mondiale antidoping e dal Programma antidoping del tennis. Il modo in cui gestiamo i casi non cambia, indipendentemente dal profilo del giocatore coinvolto. Il modo in cui si svolge un caso è determinato unicamente dalle sue circostanze, dai fatti e dalla scienza”. Ha specificato il CEO dell’ITIA Karen Moorhouse in un comunicato, difendendosi da chi accuserebbe l’agenzia di aver riservato al tennista del momento un trattamento di favore.
La WADA ha fatto così ricorso al TAS, chiedendo una squalifica di durata compresa tra uno e due anni. L’auspicio è che il verdetto da Losanna arrivi prima degli Australian Open. Il futuro del numero 1 al mondo è infatti tenuto in bilico da questa sentenza, che oltre che gettare ombre sul suo straordinario 2024 potrebbe compromettere inevitabilmente la stagione a venire. Tuttavia, proprio per gli impegni di Jannik è più probabile che il processo possa slittare a febbraio: l’arbitrato viene infatti calendarizzato in seguito a un accordo condiviso da tutte le parti in causa. Ci si potrebbe quindi avvicinare proprio alle stesse date in cui Sinner, l’anno scorso, fu sottoposto ai test risultati positivi durante e dopo il torneo di Indian Wells.
Si è detto fiducioso nella giustizia il presidente della FITP Angelo Binaghi durante un’intervista all’Associated Press: “Ritengo il caso chiuso, penso che il peggio sia assolutamente passato. Bisogna aspettare la sentenza, non so se verrà emessa prima o dopo gli Australian Open. Credo sia una formalità, abbiamo grande fiducia nel Tas“. Mentre decisamente meno ottimista è l’ex tennista ora telecronista Omar Camporese: “So che la WADA è molto arrabbiata per quello che è successo in passato. Per le questioni del doping delle cinesi, dei ciclisti, in cui loro si sono sentiti presi in giro, ed ora sono arrabbiati. Per cui alla prima gliela vogliono far pagare, e purtroppo è capitato proprio a Sinner. Le voci dicono purtroppo che ci sarà una pena, anche se non si sa di quanto, ma ci sarà”.
La palla passa ora proprio a Sinner, che dovrà far valere le proprie ragioni, sperando di non iniziare la nuova stagione con un altro, grande, punto interrogativo.
Ha collaborato Lorenzo Celenza