Non basta giocare benissimo a tennis ed infrangere record per essere dei campioni. Quel tocco in più lo dà la vita fuori dal campo, la capacità di saper stare tra e con il pubblico, dandogli l’importanza che merita. E anche su questo aspetto Carlos Alcaraz, nonostante la giovane età, sembra già ben educato e capace di regalare momenti indimenticabili. O, ancor meglio, intere giornate da portare scolpite nel cuore. Come nel caso del piccolo John Jones, mascotte della sua partita contro Borges salito subito alla ribalta per essere uscito dal campo saltellando e ridendo. Ma quello era solo l’inizio.
Il bambino, dopo la vittoria in quattro di Carlitos, ha potuto rivedere nuovamente con il murciano, mostratosi disponibilissimo e felice di passare del tempo con un suo piccolo fan. Al punto da fargli vivere un’esperienza davvero incredibile: John, ovviamente ignaro di tutto ciò che accade dopo un match di tennis ma super contento di poter interagire per tanto tempo con Alcaraz, ha partecipato alla conferenza stampa del n.3 al mondo. In prima fila, dritto sulla sedia con in mano la pallina autografata dal suo idolo. E dopo aver parlato come due vecchi amici nel percorso, con Carlitos interessato alla provenienza del bambino e affezionato fino ad augurargli di vederlo un giorno sulla Rod Laver Arena.
“La mia giornata è stata assolutamente perfetta“, ha raccontato John in una simpatica intervista ad Eurosport, “la migliore della mia vita. Se andate su Instagram, leggete, vedete i commenti, tutti mi amano. Carlos Alcaraz è il mio giocatore preferito perché mi piace come colpisce e mi piace la sua concentrazione, ed è davvero gentile“. Ma la parte migliore è il finale, con entrambi che dopo una foto di rito appena prima del rientro negli spogliatoi dello spagnolo dopo la conferenza si salutano con Carlos che fa: “John, spero di vederti presto“. Uomini, prima che grandi tennisti. Bravo, bravo, bravo ad Alcaraz.